Danimarca paese piu’ connesso, Italia molto indietro

La Danimarca supera la Corea del Sud e si trova ora al primo posto della classifica dei paesi più connessi al mondo presente nel rapporto MIS 2014. Italia al 36esimo posto, dietro a paesi come Emirati Arabi, Qatar e persino le Barbados.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il nuovo rapporto MIS dell’Itu (Unione internazionale delle telecomunicazioni), che viene pubblicato annualmente dal 2009, mette in luce nuovi dati chiave delle ICT e strumenti di benchmarking per misurare la società dell’informazione, compreso l’Indice di Sviluppo ICT (IDI). L’IDI cattura il livello di sviluppo delle ICT in 166 economie in tutto il mondo e mette a confronto i progressi compiuti nel corso dell’ultimo anno.

Il MIS 2014 mette in luce il rapporto tra lo sviluppo delle ICT (come misurato dell’indice IDI) e gli MDG, un contributo sul potenziale delle ICT come fattori abilitanti per lo sviluppo. Il rapporto include i risultati dell’ICT Price Basket, , un indice basato sul prezzo dei servizi di telefonia fissa, mobile e in banda larga per valutare l’accesso alle tecnologie di rete di oltre 140 economie. I dati sui prezzi vengono analizzati per fornire previsioni sulla relazione tra accessibilità ad Internet e le disuguaglianze di reddito, concorrenza e regolamentazione.

Quanto emerso di rilevante nel rapporto 2014 è che la Danimarca supera la Corea del Sud e si trova ora al primo posto della classifica dei paesi più connessi al mondo. L’Italia, che è risaputo essere lontana anni luce rispetto agli altri paesi quando si tratta di connettività ad internet, è al 36esimo posto, dietro a paesi come Emirati Arabi, Qatar e persino le Barbados. In Italia, che non cambia posizione rispetto la classifica di un anno fa, secondo l’ultimo rapporto sono connesse 6.94 persone su 10, mentre lo scorso anno 6.66/10.

Inoltre, dal MIS 2014 veniamo a conoscenza che ci sono oltre 3 miliardi di persone connesse al web in tutto il mondo.

ICT Development Index (IDI), 2012 and 2013

"Lo scorso anno è stato caratterizzato da una crescita ininterrotta della diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC) e delle infrastrutture in adozione delle TIC da parte dei cittadini e delle organizzazioni pubbliche e private" si legge nel rapporto. "Mentre il mercato della telefonia mobile cellulare a livello globale sta raggiungendo livelli di saturazione, la diffusione mobile a banda larga continua a crescere a tassi a due cifre in tutte le regioni, e la banda larga mobile rimane il segmento di mercato in crescita più forte. Questa tendenza è accompagnata da un rallentamento della diffusione della banda larga fissa in via di sviluppo, dove i servizi mobilebroadband forniscono una risposta alla domanda di accesso a Internet ad alta velocità in vista della mancanza di convenienti servizi a banda larga fissa".

I dati mostrano anche un "continuo aumento dell’utilizzo di Internet, con una crescita del numero di utenti di Internet in tutti i paesi e crescente disponibilità di contenuti online, gran parte del quale sono creati dall’utente attraverso le applicazioni di social media e piattaforme (ad esempio Twitter, YouTube, WhatsApp). Con sempre più le applicazioni ora disponibili tramite applicazioni mobili, e la forte crescita dell’adozione di Internet mobile, un numero crescente di persone si stanno unendo, e partecipando attivamente, alla società dell’informazione".

Mentre la società dell’informazione cresce in tutto il mondo, il divario digitale rimane – e si sta anche ampliando – in alcuni segmenti. In particolare, nel rapporto viene messo in luce il divariodigitale "urbano-rurale" significativo e persistente, per cui gli abitanti delle città godono copertura della rete mobile ubiquitaria, servizi Internet ad alta velocità a prezzi accessibili per fare un uso più efficace dei contenuti e dei servizi on-line, mentre il contrario è spesso il caso in zone rurali e remote di molti paesi in via di sviluppo dove le velocità rasentano il megabyte.

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