Airlite, vernice anti Inquinamento purifica aria

E' stata brevettata una vernice che promette di eliminare il problema dell'inquinamento, si chiama Airlite. La luce attiva la verniche, che libera molecole ossidanti che attaccano le sostanze nocive presenti nell'aria trasformandole in sali minerali innocui.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Le ultime settimane del 2015 non sono state molto positive in termini di qualità dell’aria che respiriamo, in quanto nelle città c’è molto smog a causa del riscaldamento delle abitazioni e del traffico – tra le altre cose – e non viene in aiuto nemmeno la pioggia. C’è pero’ una ricerca italiana che promette di contrastare l’emergenza smog. E’ stata brevettata infatti una vernice che promette di eliminare il problema dell’inquinamento, si chiama Airlite.

Ogni giorno siamo esposti a inquinanti dannosi, quali gas di scarico, rifiuti industriali, residui plastici ed altri materiali tossici, vengono usati antibiotici che possono provocare la formazione di nuovi virus più forti e resistenti per il nostro sistema immunitario e la salute peggiora semplicemente respirando aria cattiva.

La vernice rivoluzionaria funziona così: deve solo essere applicata sugli edifici. La tecnologia di Airlite è una composizione di elementi che, combinati assieme, sono in grado di neutralizzare fino all’88,8% degli elementi inquinanti presenti nell’aria. Attraverso l’energia della luce, la vernice attacca gli agenti inquinanti trasformandoli in sali minerali innocui e neutralizzandoli. Dipingere una superficie di 100 m2 con Airlite riduce l’inquinamento dell’aria al pari di un’area di 100 m2 coperta da alberi ad alto fusto.

La tecnologia si basa sul meccanismo della fotocatalisi, un fenomeno chimico attraverso il quale la velocità di una reazione chimica subisce delle variazioni per l’intervento di una sostanza detta catalizzatore, che non viene consumata dal procedere della reazione stessa. I piu’ comuni fotocatalizzatori sono composti metallici quali TiO2, il più attivo e più utilizzato, ZnO, CeO2, ZrO2. Nello specifico di Airlite, la luce serve come catalizzatore e, una volta attivata Airlite, libera molecole ossidanti che attaccano le sostanze nocive presenti nell’aria trasformandole in sali minerali innocui.

Come fa a pulire l’aria? Airlite, la società che dà lo stesso nome alla vernice, spiega che grazie all’effetto della circolazione dell’aria l’effetto delle molecole ossidanti si estendono a tutto l’ambiente circostante. Se usata all’esterno degli edifici, la vernice contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico delle città mentre se usata all’interno degli ambienti in cui viviamo li rende più igienici e salutari.

In un anno 10.000 m2 di Airlite eliminano 251 kg di NOx, mentre 10.000 m2 di alberi ad alto fusto riducono 223 mg di NOx, che equivalgono alla quantità di ossidi di azoto prodotti da 1800 autovetture.

L’inquinamento atmosferico è l’alterazione delle condizioni naturali dell’aria, dovuta alle emissioni dei gas di scarico di autoveicoli, caldaie, centrali elettriche, fabbriche, impianti di incenerimento. Le sostanze inquinanti più diffuse in atmosfera sono il biossido di zolfo (So2), gli ossidi di azoto (Nox), il monossido di carbonio (CO), l’ozono, il benzene, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le polveri e il piombo. Il problema dell’inquinamento atmosferico si concentra soprattutto nelle aree metropolitane, dove il traffico, gli impianti industriali e il riscaldamento degli edifici hanno effetti dannosi sulla qualità dell’aria e sulla salute degli abitanti. Uno degli inquinanti più pericolosi per l’uomo e più diffusi nelle città è il Pm10: uno studio realizzato dall’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che nei grandi centri italiani, a causa delle concentrazioni di particolato sottile superiori ai 20 μg/m3, muoiono oltre 8 mila persone ogni anno. E uno dei principali responsabili dell’inquinamento da Pm10 è il traffico urbano.

A differenza delle pitture tradizionali, che sono a base di petrolio, Airlite è una polvere inorganica. Le pitture convenzionali al massimo hanno un effetto antimuffa, che svanisce nel tempo. Airlite funziona sempre, in quanto utilizza l’energia del sole per attivare, la produzione degli ossidanti Airlite funziona in maniera simile al processo della fotosintesi clorofilliana presente nelle piante, con cui si produce l’ossigeno. In modo analogo, i prodotti Airlite utilizzano le proprietà naturali del biossido di titanio per produrre una reazione ossidante con cui vengono catturati e distrutti gli agenti inquinanti presenti nell’aria.

Il titanio è il quarto metallo più diffuso del mondo (dopo alluminio, ferro e magnesio) e il nono elemento più presente (costituendo circa lo 0,63% della crosta terrestre ), e appartiene alla famiglia di ossidi di metalli ed è oggi utilizzato in moltissime applicazioni principalmente come pigmento bianco nelle pitture (51% della produzione totale), nella plastica (19%) e nella carta (17%). Il suo consumo come pigmento si è esteso negli negli ultimi anni in altri settori come il tessile, l’alimentare e i prodotti farmaceutici. È usato anche come rivestimento antiriflesso nelle celle solari e in molti dispositivi ottici a film sottile, come sensore di gas e come biomateriale. Il biossido di titanio ha ricevuto molta attenzione per la sua sua stabilità chimica e la sua totale non tossicità.

Le capacità di Airlite non si consumano nel tempo. Il fotocatalizzatore attiva e accelera la reazione, ma le sue particelle non ne vengono coinvolte direttamente, per cui non si consuma nel processo di ossidazione, che fa uso solo delle sostanze presenti nell’aria per decomporre le sostanze inquinanti in forme non dannose per la salute.

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