Chrome su Android, Google testa i segnalibri nella Home

Navigando su internet tramite il browser Chrome su Android quando comparirà il pulsante 'Aggiungi a Home' si potrà aggiungere una scorciatoia diretta a quella pagina nella Home o nel cassetto delle App.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Nel 2015, Google ha aggiunto una nuova funzionalità in Chrome per Android che consente agli sviluppatori di permettere agli utenti di aggiungere un link diretto al loro sito alla schermata Home per un accesso veloce e rapido. Tale caratteristica, chiamata "Progressive Web Apps", utilizza un collegamento di Android, il che significa che le applicazioni web si possono presentare nell’ambiente Android nello stesso modo in cui si presentano le applicazioni native installate.

Google ha detto che molti sviluppatori hanno chiesto per le loro web app la possibilità di poter essere inserite nel cassetto delle App di Android, ma per "evitare confusione tra gli utenti e prevenire una esperienza meno coesa" non è stata introdotta questa possibilità. Fino ad ora.

Nelle prossime settimane, Google intende lanciare una nuova versione di questa esperienza, partendo col testarla in Chrome Beta per Android. Con questa nuova versione, una volta che un utente va ad aggiungere una Progressive Web App nella propria schermata iniziale, Chrome la integrerà in Android in un modo molto più profondo rispetto a prima.

Dopo l’aggiornamento, le Progressive Web Apps potranno comparire nel cassetto delle App e nelle impostazioni di Android, e potranno integrarsi meglio nel sistema operativo come altre applicazioni. Ad esempio, avviando un sito compatibile nella più recente versione di Chrome Beta per Android si otterrà l’opzione "Aggiungi a Home", cosi’ il link a questa pagina potrà essere visualizzato come l’icona di qualsiasi altra applicazione nella schermata iniziale e nel cassetto delle App. L’utente diventa quindi in grado di controllare l’app e le relative notifiche nel pannello di gestione delle app di Android, piuttosto che nelle impostazioni di Chrome come i siti web tradizionali.

Il termine "Progressive Web Apps" è stato coniato nel 2015 da Frances Berriman e dallo sviluppatore Alex Russell di Google Chrome per descrivere le app capaci di sfruttare le nuove funzionalità offerte dai moderni browser, inclusi Service Workers e Web App Manifests, che consentono agli utenti di promuovere le web app affinché si comportino come applicazioni native nel sistema operativo dei loro device. La pubblicazione di una Progressive Web App funziona allo stesso modo di un’altra pagina web, e dal 2016 le Progressive Web Apps sono state implementate nel browser Chrome, ma altri browser le supporteranno in futuro.

Le "Applicazioni Web Progressive" utilizzano le più recenti funzionalità HTML e web per rendere i siti "affidabili, veloci e coinvolgenti", scrive Google. Per fare questo, usano funzioni chiamate "service workers" che sfruttano le risorse di cache in modo che l’applicazione possa caricarsi più velocemente e lavorare anche in assenza di connessione ad internet (no "downasaur", dice Google). I siti che riescono ad essere considerati una Progressive Web App si possono considerare più simili ad una "app nativa sul dispositivo, con un’esperienza utente coinvolgente", dice Google.

Per farla breve, navigando su internet tramite il browser Chrome quando si entrerà in un sito compatibile con le Progressive Web Apps comparirà il pulsante "Aggiungi a Home" nelle opzioni di Chrome che andrà ad aggiungere una scorciatoia a quella pagina nella Home o nel cassetto delle App.

Per capire meglio cosa sono le applicazioni web progressive e come funzionano vi lasciamo al filmato qui sotto, condiviso da Google.

Google Progressive Web Apps

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