Android P Beta 4 disponibile, ultima beta prima della versione ufficiale

Android P Beta 3 é l'ultimo aggiornamento da test della prossima piattaforma Android P e include le ultime correzioni di bug e ottimizzazioni per la stabilità  e miglioramenti generali.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Android P Beta 2, le novita’

A quattro settimane dal rilascio della prima beta di Android P in occasione della conferenza per gli sviluppatori Google IO 2018, all’inizio del mese di giugno la società di Mountain View ha reso disponibile la seconda Beta di Android P, un aggiornamento che include le API finali di Android P, le ultime immagini di sistema e gli strumenti di sviluppo aggiornati per aiutare i developers a prepararsi per l’uscita della versione per i consumatori durante questa estate. Gli sviluppatori già iscritti al programma Android Beta hanno potuto scaricare la Beta 2 del sistema operativo sui propri dispositivi Pixel mentre chi aveva già ricevuto Android P Beta 1 ha ricevuto automaticamente l’aggiornamento Beta 2.

Google ha collaborato con DeepMind su una funzionalità che è stata chiamata Adaptive Battery che utilizza l’apprendimento automatico per dare la priorità alle risorse di sistema per le app di cui l’utente si interessa maggiormente. Se una app è stata ottimizzata per Doze, App Standby e Background Limits, la batteria adattiva dovrebbe funzionare correttamente da subito, quindi gli sviluppatori non hanno aggiornamenti da fare.

Le App Actions sono un nuovo modo per aumentare la visibilità di una app e favorirne il coinvolgimento. Le azioni sfruttano l’apprendimento automatico su Android per far conoscere un’app all’utente al momento giusto, in base agli intenti semantici della app e al contesto in cui si trova. Le azioni funzionano su Android P e versioni precedenti della piattaforma e saranno presto disponibili per l’utilizzo.

Debuttano le Slices, che sono un nuovo modo per creare contenuti ricchi di modelli in luoghi come Ricerca Google e Assistente. Sono interattivi e tramite Android Jetpack sono retrocompatibili fino a KitKat. Se una app utilizza notifiche di messaggistica sono disponibili novità nelle API MessagingStyle che rendono le notifiche ancora più utili ricche di informazioni: un’app puo’ in Android P mostrare conversazioni, foto e adesivi e suggerire risposte intelligenti. Presto gli sviluppatori saranno in grado di utilizzare ML Kit per generare suggerimenti intelligenti per le risposte dalle loro app.

Android P aggiunge il supporto per gli schermi con la notch e sono state aggiunte nella Beta 2 nuove API per consentire agli sviluppatori di offrire applicazioni compatibili con ‘la tacca’. Google invita tutti gli sviluppatori ad approfondire questa novità per imparare come gestire la notch ed evitare problemi di compatibilità comuni che possono influire sulle app.

Dal momento che sono sempre di piu’ i sensori biometrici che vengono utilizzati per l’autenticazione dell’utente, Google ha voluto rendere l’esperienza più coerente tra i tipi di sensori e le app. Android P introduce una finestra di dialogo gestita dal sistema per richiedere all’utente qualsiasi tipo di autenticazione biometrica supportata. Le app non hanno più bisogno di creare una propria finestra di dialogo, ma usano l’API BiometricPrompt per mostrare la finestra di dialogo standard del sistema. Oltre al riconoscimento delle impronte digitali (compresi i sensori in-display) l’API supporta l’autenticazione tramite il riconoscimento del volto e dell’iride.

Se una app utilizza la fotocamera del dispositivo è possibile provare le nuove API multi-camera che consentono di accedere ai flussi contemporaneamente da due o più fotocamere fisiche. Sui dispositivi dotati di doppia fotocamera diventa quindi possibile creare funzionalità innovative non possibili con una singola fotocamera, ad esempio zoom continuo, effetto bokeh e visione stereo.

Le app audio possono utilizzare l’API Dynamics Processing per modificare l’audio proveniente dai dispositivi Android e ottimizzarlo in base alle preferenze dell’ascoltatore o dell’ambiente circostante in maniera dinamica.

Android P – Adaptive Battery

Dynamics Processing API

Le app con contenuti coinvolgenti possono visualizzare i contenuti a schermo intero su dispositivi con la notch

Notifiche di MessagingStyle con conversazioni e risposte intelligenti [a sinistra], immagini e adesivi [a destra]

Android P Beta 3

Il 2 Luglio, Google ha iniziato la distirbuzione della Beta 3 di Android P, la prossima major release del sistema operativo mobile di Google. Con le API per gli sviluppatori già finalizzate nell’aggiornamento precedente, la Beta 3 ha portato molto vicino a ciò che si vedrà nella versione finale di Android P, prevista disponibile per la fine dell’estate. Android P Beta 3 non ha incluso nuove funzionalità ma diverse correzioni di bug e ottimizzazioni per la stabilità e miglioramenti generali, insieme agli aggiornamenti di sicurezza del mese di luglio 2018.

La Beta 3 di Android P ha incluso le immagini del sistema Beta 3 per i dispositivi Pixel e l’emulatore Android, nonché un aggiornamento degli strumenti di sviluppo di Android Studio per includere D8 come strumento indipendente. Con le immagini del sistema Beta 3 e gli strumenti di sviluppo aggiornati gli sviluppatori hanno avuto tutto ciò che gli poteva servire per testare le app o estenderle con funzionalità disponibili da Android P come il supporto multi-camera, display cutout, notifiche avanzate, ImageDecoder, TextClassifier e altro ancora.

A seguire le novità introdotte dalla Beta 2 di Android P.

Android P: tutte le Novita’ per Utenti e Sviluppatori

https://www.pianetacellulare.it/Articoli/Android/45891_Android-P-tutte-le-Novita-per-Utenti-e-Sviluppatori.php

Google ha rilasciato il 25 luglio la Beta 4 di Android P, l’ultima versione da testing prima del rilascio della piattaforma ufficiale Android P più avanti questa estate. Gli sviluppatori interessati possono quindi testare le proprie app e pubblicare aggiornamenti per assicurarsi di offrire la migliore esperienza per gli utenti che avranno un dispositivo con Android P che,  ricordiamo, punta di portare l’Intelligenza Artificiale al centro del sistema operativo con esperienze intelligenti e semplici.

La Beta 4 di Android P include una build di release candidate con le system behaviors finali e le API ufficiali di Android P (API livello 28), disponibili dalla Beta 2. Include tutto il necessario agli sviluppatori di app per concludere i test in tempo per l’imminente rilascio ufficiale di Android P. Infatti, con il rialscio ormai vicino della versione ufficiale di Android P, è importante che gli sviluppatori testino la compatibilità delle proprie app con la nuova versione del sistema operativo mobile di Google, per evitare crash o incompatibilità durante l’esecuzione del software in un dispositivo con Android P. Un developer puo’ usare la propria app che si trova su Google Play – o una app di nuovo sviluppo – su un dispositivo o emulatore con Android P in Beta per vedere cosa va e cosa non va, quindi correggere i bug e sistemare le ultime cose.

I developers già iscritti al programma Android Beta possono scaricare la Beta 4 del sistema operativo sui propri dispositivi Pixel mentre chi ha già ricevuto Android P Beta 3 riceverà automaticamente l’aggiornamento Beta 4.

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