Apple brevetta blocco per le riprese ai concerti

Apple potrebbe aver trovato una soluzione volta a bloccare le riprese dai dispositivi elettronici in occasione di eventi come i concerti musicali, ma potrebbe essere usata anche per altri scopi.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Seno sempre di piu’ gli artisti, come Adele, che chiedono ai loro fan la cortesia di evitare di scattare foto e fare video durante la loro performance. Questo anche perchè se il fan si concentra ad avere l’inquadratura giusta e tiene gli occhi sullo schermo del telefonino, non puo’ essere in grado di ‘godersi’ lo show. Un nuovo brevetto pubblicato ora ma presentato da Apple nel 2011 potrebbe aver trovato una soluzione volta a bloccare le riprese dai dispositivi elettronici in occasione di eventi come i concerti musicali, ma potenzialmente potrebbe essere usata per altri scopi..

Il brevetto in questione descrive la possibilità di bloccare le riprese dalla fotocamera dello smartphone attraverso il blocco da remoto del sensore: in pratica, dei sistemi sparsi nel luogo in cui si tiene il concerto possono emettere dei comandi attraverso i raggi infrarossi, che vengono ricevuti dai dispositivi degli spettatori e decodificati; questi comandi potrebbero ‘dire’ al dispositivo di bloccare il sensore della fotocamera nel momento in cui l’utente apre l’app. L’utente potrebbe visualizzare  sullo schermo un avviso che informa della disabilitazione delle funzionalità della fotocamera, non potendo così scattare foto e registrare video.

"In alcune forme di realizzazione, un trasmettitore può essere situato in luoghi dove la cattura di immagini e video è vietata (ad esempio, un concerto) e i trasmettitori possono generare segnali a infrarossi con dati codificati che includono comandi che bloccano temporaneamente alcune funzioni" si legge nel brevetto depositato presso lo United States Patent and Trademark Office.

Un’altra opzione di questa tecnologia potrebbe essere quella di, invece che bloccare completamente la registrazione di filmati, aggiungere una filigrana o effetto sfocato alle immagini catturate durante l’evento, nel tentativo di scoraggiare le persone dal condividere online.

"In alcune versioni, un dispositivo può applicare un watermark alle immagini rilevate come alternativa alla disattivazione completa della una funzione di registrazione" si legge nel brevetto. "Ad esempio, un dispositivo può ricevere segnali a infrarossi con dati codificati che includono un comando per applicare una filigrana alle immagini catturate".

Si è parlato di concerti perchè sono i luoghi dove maggiormente le persone tirano fuori il loro smartphone e registrano tutto quello che riescono della performance dei loro idoli, ma potenzialmente la tecnologia potrebbe essere utilizzata anche altrove, per esempio nei musei. Altri luoghi dove la cattura di immagini e video è vietata è nelle sale dei cinema: con una tecnologia del genere si potrebbe impedire che vengano registrati illegalmente i film.

Un sistema come quello descritto nel brevetto di Apple "potrebbe danneggiare Apple agli occhi di alcune persone", ha dichiarato Stuart Miles di Pocket Lint, come riportato da BBC News. "chi è Apple per dirmi che non posso registrare qualcosa?"

Il brevetto è stato depositato nel 2011 e come spesso avviene in questi casi non è detto che quanto è stato descritto diventerà qualcosa di concreto.

Una curiosità: ai concerti di Alicia Keys agli spettatori viene chiesto di inserire il loro smartphone in apposite custodie che bloccano i cellulari, e per poterli utilizzare prima della fine dello show bisogna andare a chiedere al personale della sicurezza il permesso.

Un sistema che tramite i raggi a infrarossi è in grado di impartire comandi agli smartphone di chi si trova nelle vicinanze potrebbe essere utilizzato per altri scopi: ad esempio, nei musei i visitatori potrebbero ricevere sul loro smartphone informazioni sulle opere che sono in esposizione. Questo è gia’ tuttavia possibile, ad esempio tramite i QR Code che, messi nelle vicinanze di un dipinto o una scultura, possono essere inquadrati con la fotocamera dello smartphone per accedere alla scheda informativa dell’opera in un sito web o in una apposita app.

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