WhatsApp torna attivo in Brasile e Zuckerberg invita utenti a protestare

WhatsApp è tornato nuovamente a funzionare in Brasile dopo il blocco attivato il 2 maggio, e Zuckerberg invita gli utenti a scendere in piazza e protestare contro il governo brasiliano, che bloccando Whatsapp blocca di fatto la comunicazione nel Paese.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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WhatsApp è tornato nuovamente a funzionare in Brasile dopo il blocco attivato il 2 maggio, prima del termine dopo 72 ore previsto dal giudice. Zuckerberg invita inoltre gli utenti a scendere in piazza e protestare contro il governo brasiliano, che bloccando Whatsapp blocca di fatto la comunicazione nel Paese.

La sentenza del 26 aprile del giudice Marcel Montalban del tribunale di Lagarto, nello Stato di Sergipe, ha ordinato agli operatori telefonici locali, di rete fissa e mobile, di bloccare il servizio di messaggistica di proprietà di Facebook in tutto il Paese a partire dalle 14 locali del 2 maggio 2016 pena una multa di 500 mila reais (circa 125 mila euro) per ogni giorno in cui l’ordine non viene rispettato. Per evitare questo, le compagnie telefoniche brasiliane TIM, Oi, Vivo, Claro e Nextel hanno deciso di rispettare il provvedimento del giudice.

Il blocco doveva durare 72 ore, ma il giudice Ricardo Múcio Santana de Abreu Lima ha ordinato la sospensione del blocco e quindi il servizio WhatsApp è tornato a funzionare in tutto il Brasile prima del previsto, in seguito all’appello fatto da Mark Zuckerberg, il cofondatore di Facebook, la società che ha acquistato nel 2014 la piattaforma di messaggistica via internet. Zuckerberg ha felicemente pubblicato un post sul proprio profilo di Facebook in cui ha detto che "Whatsapp ora è di nuovo online in Brasile. Le nostre voci sono state ascoltate di nuovo. Ringrazio a nostra comunità per aver contribuito a risolvere questa questione" ed ha invitato gli utenti interessati a Brasilia alle ore 18 del 4 maggio per partecipare alla manifestazione dell’Internet Freedom Caucus che si impegnerà a fare proposte di legge per evitare il blocco dei servizi internet come WhatsApp in futuro.

Non è la prima volta che Whatsapp viene bloccato in Brasile.

Un giudice brasiliano il 18 dicembre 2015 ha ribaltato l’ordine del tribunale inferiore che ha voluto bloccare il servizio di messaggistica WhatsApp di proprietà di Facebook nel paese per due giorni. La nuova sentenza è arrivata circa 12 ore dopo che il divieto è entrato in vigore.

Lo scorso dicembre, un tribunale brasiliano ha ordinato alle società di telecomunicazioni locali di bloccare l’accesso al popolare servizio di messaggistica WhatsApp nel Paese per 48 ore, vale a dire 2 giorni. L’ordine è entrato in vigore allo scoccare della mezzanotte di Giovedi 17 dicembre 2015, il che significa che i brasiliani non avrebbero potuto accedere a WhatsApp in ogni sua forma fino alle ore 23:59 di venerdì 18 dicembre. La sentenza successiva ha tolto il divieto con circa 36 ore di anticipo dallo scadere dello stesso.

Il divieto è stato approvato in seguito la ripetuta inosservanza di WhatsApp di un ordine giudiziario che è stato passato dal governo nel luglio dello scorso anno, correlato ad un procedimento penale in un caso che coinvolge un trafficante di droga che avrebbe utilizzato il servizio di messaggistica di proprietà di Facebook nella commissione di reati.

L’ordine ribaltato. "Considerando i principi costituzionali, non sembra ragionevole che milioni di utenti vengano influenzati a causa dell’inerzia della società di fornire informazioni", ha detto il giudice nella sua sentenza, che ha deciso di multare WhatsApp e togliere il divieto di accesso in precedenza imposto.

Perchè Whatsapp era stato bloccato in Brasile a dicembre? Nel mese di luglio del 2015, a WhatsApp sono state chieste delle informazioni da parte dei tribunali brasiliani riguardanti un presunto trafficante di droga che aveva usato l’applicazione per commettere crimini. Il trafficante è stato poi scoperto di appartenere ad una delle più grandi bande criminali del Brasile. WhatsApp non ha rispettato gli ordini giudiziari, non fornendo le informazioni richieste.

WhatsApp è la più popolare app mobile nel paese, utilizzata dal 93% degli intervistati in un recente sondaggio.

Commentando l’ordine, il CEO di WhatsApp Jan Koum ha detto: "Siamo delusi della miope decisione di bloccare l’accesso a WhatsApp, uno strumento di comunicazione da cui tanti brasiliani dipendono, ed è triste vedere il Brasile isolarsi dal resto del mondo."

Anche quanto successo nel mese di dicembre non era la prima volta che Whatsapp finiva nel mirino delle compagnie telefoniche brasiliane, ma mai prima di allora era intervenuto un tribunale. Il blocco di Whatsapp in Brasile deciso da un giudice del tribunale di San Paolo, anche se temporaneo, ha creato di fatto un precedente: da allora, altri paesi o anche il Brasile come successo di nuovo nell’aprile 2016, possono decidere di impedire l’accesso al servizio di messaggistica per un qualche motivo giudiziario.

Mark Zuckerberg, CEO e co-fondatore di Facebook, ha cercato di convincere le autorità brasiliane a rimuovere il blocco deciso dal tribunale lo scorso dicembre perchè "Questo è un giorno triste per il Brasile. Fino a oggi, il Brasile era stato un alleato nel creare un Internet aperto" ha detto Mark. Allo stesso tempo ne ha approfittato per promuovere l’altra applicazione di messaggistica di Facebook, Messenger: "Finora, Facebook Messenger è ancora attivo e può essere usato per comunicare". 

Cosa succederebbe se in Italia Whatsapp fosse bloccato per due interi giorni? Si è già creato il caos nelle rare occasioni in cui il servizio non è stato disponibile per alcune ore per dei problemi tecnici, quindi è difficile immaginare che cosa succederebbe se Whatsapp venisse bloccato volontariamente per dei giorni. Non sarebbe comunque una cosa negativa, almeno chi lo usa potrebbe ‘disintossicarsi’ da Whatsapp per un po’. 

Nelle ore in cui WhatsApp è stato bloccato in Brasile lo scorso dicembre, il servizio di messaggistica rivale Telegram ha rivelato che la sua applicazione è stata scaricata più di un milione di volte solo in Brasile. 

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