Google Registra brevetto per trasformare in Ricordi quello che vediamo

Google ha depositato un nuovo brevetto per un dispositivo indossabile simile ai suoi occhiali Glass che consentirebbe di registrare video da poi trasmettere allo smartphone e da qui memorizzati in-the-cloud.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google ha depositato un nuovo brevetto per un dispositivo indossabile simile ai suoi occhiali Google Glass che consentirebbe di registrare video da poi trasmettere allo smartphone e da qui memorizzati in-the-cloud, sulla nuvola di un servizio come può essere Google Drive.

Quando il dispositivo rileva, attraverso segnali pre-programmati, che un momento significativo è in atto, in automatico inizia a documentare l’evento, registrarlo e caricare la clip su cloud. In seguito basterà fare una ricerca per rivivere i ricordi.

Il brevetto non afferma se questa nuova funzionalità è per Google Glass o un dispositivo tutto nuovo, ma potrebbe essere un indizio sul fatto che Google abbia nuovamente l’intenzione di rendere Glass, o qualcosa di simile, un prodotto di consumo. Ad oggi, sappiamo solo che la prima generazione di Glass sarà per uso professionale.

In uno scenario ipotetico, Google immagina l’utente mentre formula domande di cui non sa o non ricorda più la risposta, ad esempio "Cosa ho visto quando ero in vacanza a New york?", o "quali canzoni ho ascoltato alla festa di ieri sera?", o ancora "Chi erano le persone al pranzo di lavoro di oggi?". Google, in pratica, vuole registrare i momenti più significativi della persona che indossa il gadget per dare poi la possibilità di rivivere i ricordi migliori come quelli legati ad un viaggio semplicemente eseguendo la ricerca dei tag che vengono collegati ai singoli video.

Google – immagine legata al brevetto

Nel frattempo, Google prosegue lo sviluppo di una nuova versione ‘aziendale’ di Glass che potrebbe permettere di effettuare riprese nello stesso momento da più persone. Prendiamo come esempio un gruppo di guardie di sicurezza, che potrebbero indossare gli occhiali e trasmettere quello che vedono al loro centro di comando: in questo modo, se dovesse succedere qualche cosa, si avrebbero le registrazioni dei volti delle persone inquadrate dalle guardie fuori da un evento particolare.

Il brevetto riporta alla luce una delle questioni per le quali i Google Glass non hanno ricevuto una risposta positiva dalla massa: la privacy. Alcune persone possono non prendere positivamente l’idea che un paio di occhiali possono iniziare a registrare quando vogliono quello che vogliono senza il loro esplicito consenso.

Come la prendereste voi se, camminando per strada, vi trovaste di fronte ad una persona sconosciuta che, con i suoi Glass, vi registra senza che voi lo sappiate? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.

Gli occhiali intelligenti di Google, i Glass, non sono al momento più disponibili, ma faranno un ritorno trionfale, forse entro fine anno, almeno secondo quanto ha detto il presidente esecutivo del gigante della ricerca Eric Schmidt.

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