YouTube acquista BandPage per attirare musicisti con strumenti per fare soldi

YouTube ha acquisito BandPage, una startup che aiuta gli artisti musicali popolari a vendere biglietti dei loro concerti, merchandising ed esperienze esclusive di incontro con i fan. Si ipotizza che gli abbonati a RED potranno avere accesso a contenuti esclusivi dei loro artisti musicali preferiti quasi come su Connect di Apple Music.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

YouTube ha annunciato di aver acquisito BandPage, una startup che aiuta gli artisti musicali popolari a vendere biglietti dei loro concerti, merchandising ed esperienze esclusive di incontro con i fan. Secondo i media internazionali, il prezzo di acquisto è stato di 8 milioni di dollari.

Fondata nel 2009, BandPage è stata prima un’app che consentiva ai musicisti di creare una scheda speciale ‘Music tab’ sulla loro pagina di Facebook. Dopo che Facebook ha chiuso la possibilità di aprire Tab nelle Facebook Page nel 2012, BandPage ha perso il 90% del suo traffico in tre mesi, passando da 32 milioni di utenti attivi al mese ad appena qualche milione, come riportato da Techcrunch.

Dopo il duro colpo preso per aver investito solo su Facebook, BandPage ha creato una piattaforma che gli artisti possono utilizzare per gestire ciascuno una propria pagina inserendo le date del tour e vendere t-shirt o altri prodotti di merchandising. Queste pagine, poi, possono essere integrate in vari servizi musicali e piattaforme tra cui Spotify, Shazam, YouTube, Google, Deezer, Rhapsody, Microsoft Groove,Kik, SoundCloud, Vevo, iHeartRadio, Gracenote, Live Nation, StubHub, Lyricfind, Facebook, Twitter.

BandPage partner

BandPage ha raccolto 18,3 milioni di dollari in finanziamenti nel 2011. La società è gestita dal CEO e fondatore J. Sider, mentre CTO è Chris Tholen. Il team di fondatori si completa con Jason Anderson e Matt Conn. Nell’agosto 2010, Billboard ha definito BandPage una delle "Top 10 Best Digital media startup".

BandPage ritiene di essersi "dedicata ad aiutare i musicisti a costruire la loro carriera facendo crescere la loro base di fan e aumentare le loro entrate attraverso i più grandi servizi di musica digitale al mondo." In seguito l’annuncio dell’acquisizione da parte di Youtube, la società ha spiegato in una nota che "unendo le forze con il team di YouTube siamo in grado di aiutare gli artisti a raggiungere i loro fan in modi più potenti che mai. "

Ora, dal momento che BandPage ha stretto partnership con grandi società come Spotify, Twitter, Shazam, è lecito chiedersi: Youtube vorrà l’escusiva dei contenuti della piattaforma? Non lo sappiamo, il tempo ci saprà fornire una risposta. Tuttavia, il CEO dii BandPage J Sider ha spiegato in un post sul blog aziendale che "Il nostro obiettivo comune rimane lo stesso: far crescere una rete aperta di servizi di musica digitale, sviluppare nuovi strumenti intelligenti per la gestione e distribuzione di contenuti degli artisti e creare nuove opportunità di guadagno per tutti i musicisti, su YouTube e oltre".

"Siamo estremamente entusiasti di questo perché crediamo che YouTube possa condivide veramente il nostro impegno per i musicisti" prosegue il post sul blog. "YouTube offre già una piattaforma di distribuzione globale per ogni artista da scoprire e ha alcuni tra i migliori strumenti di pubblicazione contenuti per musicisti e altri creatori. Il team ha un sacco di cose in programma per aiutare i musicisti ad avere successo sulla piattaforma, e più in generale in tutta la rete di BandPage. C’è ancora molto che possiamo fare per aiutare i musicisti, e possiamo fare molto di più insieme [a Youtube]. Non vediamo l’ora di iniziare!"

YouTube lo scorso anno ha lanciato negli Stati Uniti il suo servizio di abbonamento Red che permette l’accesso alla sezione musica e toglie la pubblicità dai video. Resta da scoprire se la piattaforma BandPage in qualche modo si integrerà con RED oppure piu’ in generale con Youtube. Nel primo caso, gli abbonati a RED immaginiamo che potrebbero avere accesso a contenuti esclusivi dei loro artisti musicali preferiti, un po’ come quello che Apple consente di fare tramite il suo servizio Apple Music e la sua piattaforma ‘Connect‘.

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