Waze Rider, Google sfida Uber su condivisione auto. Test pilota in San Francisco

Waze Rider va a mettere Waze (quindi Google) più direttamente a confronto con Uber, servizio leader del mercato del ride-sharing negli Stati Uniti. Programma pilota attivo a San Francisco.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google ha lanciato la propria sfida a Uber. Dal momento che Uber è il principale servizio di ridesharing, che cosa avra’ mai fatto Google? Facile: ha aggiornato la propria social navigation app gratuita Waze che conta 50 milioni di utilizzatori in tutto il mondo per consentire agli utenti l’accesso a servizi per la condivisione di corse in auto, il car-pooling.

Alphabet – a capo di Google – ha presentato un programma pilota lo scorso maggio per consentire a diverse migliaia di lavoratori e utenti di Waze dell’area di San Francisco di condividere la corsa in auto per e da il luogo di lavoro. Il costo da pagare al guidatore è di 54 centesimi di dollari per ogni miglio percorso (1,6 chilometri). Il prezzo dovrebbe aumentare se e quando il progetto uscirà dal periodo pilota. 

Il servizio chiamato Waze Rider va a mettere Waze (quindi Google) più direttamente a confronto con Uber, servizio leader del mercato del ride-sharing negli Stati Uniti e che oltre ad investire per espandersi i piu’ paesi nel mondo sta sviluppando un proprio sistema di mappe e una propria tecnologia per le auto senza guidatore. C’è da ricordare che Alphabet e Uber sono state alleate in un certo senso, quando Google Ventures di Alphabet ha investito 250 milioni di dollari in Uber nel 2013.

Waze Rider recentemente è stato aperto al pubblico dopo un periodo di test condotto nella zona per diversi mesi dal maggio scorso in beta privata, e non è detto che in futuro sarà disponibile per tutti gli utenti di Waze dove l’app è disponibile, perchè se i test non porteranno a risultati positivi il progetto potrebbe non decollare. 

L’idea del servizio Waze Rider è quella di lasciare che i conducenti possano riempire i posti vuoti nelle loro auto quando si spostano ad esempio per andare a lavoro e tornare, riducendo così il numero delle auto sulla strada. E per zone trafficate o particolari come San Francisco, un ampio uso di questo servizio potrebbe ridurre notevolmente il traffico.

Google ha precisato che il servizio non si puo’ sfruttare come ‘secondo lavoro’ per guadagnare uno stipendio extra, perchè permette due corse al giorno, da e verso l’ufficio. Il servizio non è a scopo di lucro e dal momento che gli autisti guadagnano 0,54 per miglio percorso, una cifra molto bassa, Waze non dover rispettare norme legislative che invece Uber e Lyft sono tenuti a seguire.

L’annuncio del nuovo programma di ride-sharing Waze Rider è arrivato pochi giorni dopo che Apple ha investito 1 miliardo di dollari in Didi Chuxing Technology, il principale servizio di ridesharing in Cina nonchè concorrente di Uber. Altri investitori oltre ad Apple sono società di tecnologia come Alibaba e Tencent Holdings. General Motors, nel frattempo, ha investito 500 milioni in Lyft, altra rivale di Uber.

Alphabet ha detto che ha cominciato a testare il proprio servizio di carpooling chiamato Waze Rider a Tel Aviv nel mese di luglio 2015. Migliaia di persone ora utilizzano l’applicazione in tutta Israele, dove Alphabet prende una commissione del 15% su ogni corsa. 

Waze Carpool

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