Fact Check, Google etichetta in News e Ricerca le Notizie Verificate

Google implementa la verifica dei fatti nei risultati di ricerca e in Google News attraverso il nuovo strumento denominato Fact Check, una etichetta per le notizie verificate.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Google ha annunciato di implementare la verifica dei fatti nei risultati di ricerca e in Google News attraverso il nuovo strumento denominato Fact Check, che nella pratica etichetta le notizie verificate per permettere all’utente di identificare rapidamente gli articoli il cui contenuto non risulta essere falso. E’ un impegno che Google si è presa per combattere il problema delle ‘fake news’, ossia delle false notizie che circolano sul web.

"Google è stato costruito per aiutare le persone a trovare informazioni utili facendo emergere i grandi contenuti che gli editori e siti creanoJustin Kosslyn, Product Manager di Jigsaw nel blog ufficiale di Google. "Questo accesso alle informazioni di alta qualità è ciò che spinge le persone a utilizzare il web e per i collaboratori a continuare ad impegnarsi e di investire in esso. Tuttavia, con migliaia di nuovi articoli pubblicati online ogni minuto di ogni giorno, la quantità di contenuti che le persone confrontano online può essere schiacciante. E purtroppo, non tutto quello che viene riportato è vero, rendendo difficile per le persone distinguere la realtà dalla finzione."

Ecco perché lo scorso ottobre, insieme ai partner a Jigsaw, Google ha annunciato che in alcuni paesi avrebbe iniziato a consentire agli editori di mostrare un tag “Fact Check” in Google News per le notizie. Questa etichetta identifica gli articoli che includono le informazioni controllate dagli editori di notizie e organizzazioni di verifica dei fatti. 

 Dopo aver valutato il feedback sia dagli utenti che dagli editori negli ultimi mesi, Google rende quindi disponibile l’etichetta "Verifica dei fatti" in Google News in tutto il mondo, e l’espansione nei risultati delle ricerche a livello globale in tutte le lingue.

"Per la prima volta, quando si effettua una ricerca su Google che restituisce un risultato autorevole contenente fatti verificati per uno o più crediti pubblici, si vedrà in modo chiaro nella pagina dei risultati di ricerca", spiega Google.

COSA VEDRANNO GLI UTENTI DI NUOVO. Da ora in poi, quando si effettua una ricerca su Google, talvolta i risultati mostrati potranno includere verifiche dei fatti eseguite dai publisher rispetto a dichiarazioni pubbliche. Tali risultati indicano se le dichiarazioni correlate alla query di ricerca sono vere, false o "parzialmente vere" secondo la verifica dei fatti condotta dal publisher.

Su Ricerca Google, se su un sito è stata eseguita la verifica dei fatti di una dichiarazione correlata ad una ricerca, una casella in corrispondenza del risultato di ricerca indica la dichiarazione verificata, la persona che pubblicato la dichiarazione, il publisher che ha eseguito la verifica dei fatti, un riepilogo della verifica dei fatti. In Google News, gli articoli che includono una verifica dei fatti sono contrassegnati dalla dicitura "Verifica dei fatti".

Questa etichetta non sarà disponibile per ogni risultato di ricerca, e Google specifica che non è l’autore delle verifiche dei fatti. Se un utente non concorda con una verifica dei fatti puo’ contestare la verifica contattando il proprietario del sito web che l’ha pubblicata.

Google Fact Check – Etichetta dei Fatti Verificati

Se nei risultati di ricerca gli utenti visualizzano informazioni che ritengono classificabili come spam, contenuto inappropriato o link a pagamento, possono inviare il proprio feedback a Google. Il feedback sarà utile per risolvere il problema, tuttavia Google non risponde direttamente alle segnalazioni. Su Ricerca Google, sotto la verifica dei fatti, basta selezionare ‘Feedback’ quindi si descrive il problema e si seleziona ‘Invia’.

Come Google determina le verifiche dei fatti da pubblicare? Se una verifica dei fatti eseguita da un publisher soddisfa alcuni requisiti, Google ne mostra un riepilogo. In breve, i requisiti sono: il publisher della verifica dei fatti deve rappresentare una fonte attendibile di informazioni (questo viene stabilito da un algoritmo), il contenuto della verifica deve indicare chiaramente: le dichiarazioni oggetto di verifica, le conclusioni della verifica, come si è giunti alle conclusioni, citazioni e fonti primarie di informazioni.

Google precisa che non sponsorizza alcuna verifica dei fatti.

Come i publisher possono verificare i fatti in Google News? GNews può applicare l’etichetta "Verifica dei fatti" ai contenuti se l’autore (quindi il publisher) pubblica storie con contenuti che presentano la verifica dei fatti con l’indicazione markup schema.org ‘ClaimReview’, in particolare reportage che includono molteplici analisi con verifiche dei fatti all’interno di un solo articolo. L’etichetta ‘verifica dei fatti’ semplifica per gli utenti la ricerca di contenuti con verifica dei fatti per i principali avvenimenti di cronaca.

Quando il publisher deve decidere se utilizzare o meno questo tag ‘ClaimReview’ per un articolo, deve valutare se l’articolo soddisfa dei criteri che rappresentano le caratteristiche dei siti con verifica dei fatti: le verifiche e dichiarazioni discrete e indirizzabili devono essere facilmente individuabili nel corpo degli articoli con verifica dei fatti, con i lettori che devono essere in grado di capire ciò che è stato verificato e quali conclusioni sono state raggiunte; l’analisi deve indicare in modo trasparente fonti e metodi mediante citazioni e riferimenti alle fonti principali, e i titoli degli articoli devono indicare che le affermazioni vengono controllate; l’autore deve dichiarare le conclusioni tratte o semplicemente esplicitare che i contenuti dell’articolo sono basati sulla verifica dei fatti.

Se Google trova siti che non rispettano tali criteri del markup ClaimReview, puo’, a sua discrezione, ignorare il markup di quel sito oppure rimuovere il sito da Google News.

"Questo sforzo non sarebbe possibile senza l’aiuto di altre organizzazioni e la comunità di controllo dei fatti, che è cresciuta a 115 organizzazioni" ha spiegato Google.

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