Google sta lavorando per rendere piu’ social Google Earth, il servizio che consente di esplorare il Pianeta in cui viviamo e non solo attraverso immagini satellitari.

Prossimamente, potrebbe diventare possibile condividere immagini e video personali attraverso la piattaforma Earth di Google, che a quel punto potrebbe somigliare molto ad un social network. E’ quanto riporta Reuters, che ha parlato con Rebecca Moore, direttore di Google Earth, in occasione di un evento tenutosi a San Paulo..

Rendere piu’ ‘social’ Google Earth dovrebbe far parte del piano di rendere piu’ moderno il servizio gia’ avviato lo scorso aprile quando sono state rilasciate nuove versioni di Earth sul web e sui dispositivi Android.

Google Earth nuovo su Web e Android

http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Google/44087_Google-Earth-nuovo-su-Web-e-Android.php

Stando a quanto appreso, Google renderà Earth piu’ social permettendo agli utenti di condividere delle ‘storie’, come quelle di Snapchat, cosi’ da rendere possibile alla gesnte raccontare, per esempio, una scampagnata in montagna, una immersione nel mare o una gita fuori porta, presumibilmente geolocalizzando le condivisioni direttamente nelle mappe di Earth.

"La storia della tua storia familiare, la storia della tua escursione preferita – potrebbe essere [la storia di] qualsiasi cosa. Non deve essere profonda", ha detto Moore in occasione della sua partecipazione a Sao Paulo ad un evento per presentare il progetto "I am the Amazon" realizzato con la mappatura di 11 siti per documentare il rapporto tra la foresta pluviale e la gente che ci vive, toccando argomenti come cibo, acqua e origini culturali. Per raccontare le storie di comunità come Yanomami, Cinta Larga e Boa Vista Quilombola, Google e i suoi partner hanno utilizzato strumenti come telecamere 3D per accompagnare le immagini satellitari con video a 360 gradi e testi di approfondimento.

"Google Earth è il nostro regalo al mondo", ha detto Moore a Reuters. "In termini di budget, Google ha buone entrate dalla pubblicità, e non tutto ciò che Google fa deve fare soldi".