Microsoft dona 1 miliardo di dollari per aiutare a risolvere i problemi nel mondo

La divisione Philanthropies di Microsoft dona 1 miliardo di dollari per risorse di 'cloud computing' a enti no profit e ricercatori universitari come aiuto per trovare soluzioni in grado di superare le sfide più decisive per la società, generando nuova crescita in maniera equa.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La nuova divisione Microsoft Philanthropies della società di Redmond ha annunciato la sua donazione di 1 miliardo di dollari per risorse di ‘cloud computing’ agli enti no profit e ricercatori universitari che nell’arco di tre anni consentiranno a oltre 70mila Ong nel mondo di "avere accesso a una tecnologia che le aiuterà a superare le sfide più decisive per la società, generando nuova crescita in maniera equa".

E’ quanto annunciato dal Ceo di Microsoft Satya Nadella a Davos per il World Economic Forum, in Svizzera, dove i leader delle piu’ grandi compagnie si sono riuniti per trattare il tema della "quarta rivoluzione industriale".

Secondo Nadella, che ha parlato in una tavola rotonda dal titolo ‘La trasformazione di domani’, la donazione di 1 miliardo di dollari di Microsoft servirà per la fornitura di risorse gratuite di archiviazione e computing per enti no profit e ricercatori universitari, mentre per le comunità svantaggiate in tutto il mondo è previsto lo sviluppo di iniziative in grado di combinare l’accesso a internet e i servizi cloud.

"più di 70.000 organizzazioni avranno accesso alla tecnologia che li aiuterà a risolvere le nostre più grandi sfide per la società e, infine, migliorare la condizione umana e guidare una nuova crescita", ha detto Nadella.

L’anno scorso 193 capi di Stato hanno fissato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, tra cui porre fine alla povertà, porre fine alla fame, garantire accesso all’energia a prezzi accessibili e in maniera sostenibile per tutti. Microsoft ha detto che lo sviluppo del cloud computing sarà essenziale per "sbloccare soluzioni per completare questo elenco di alcuni dei problemi apparentemente irrisolvibili del mondo".

Nel concreto, i 70mila enti no-profit menzionati da Nadella avranno accesso ai servizi di Microsoft come Azure, Power BI, CRM Online, e Enterprise Mobility Suite. In precedenza Microsoft ha offerto accesso libero alla suite di applicazioni Office 365.

Per i ricercatori universitari, Microsoft aggiungerà altri 300 progetti al suo già ricco programma attivo per aiutare i ricercatori che attualmente garantisce loro risorse gratuite per lo storage e calcolo di dati tramite Azure a 600 progetti di ricerca.

Microsoft ha anche offerto 75 mila dollari in sovvenzioni per start-up che hanno progetti su come migliorare le tecnologie di connessione "dell’ultimo miglio", ossia la tratta di cavo che connette le centrali telefoniche agli utenti finali.

Microsoft sta spingendo i propri servizi cloud in tutto il mondo, anche creando dei data center localizzati in alcuni paesi per soddisfare le esigenze delle amministrazioni locali, che chiedono ai fornitori di servizi di archiviare i dati localmente. A tal proposito, lo scorso novembre, Microsoft ha annunciato l’apertura di nuovi data center in Germania per consentire ai clienti europei di archiviare le loro informazioni digitali in un luogo più sicuro rispetto ai server americani, dove altrimenti sarebbero sotto la sorveglianza del governo degli Stati Uniti.

Microsoft ha lanciato la sua unità Philanthropies nel mese di dicembre, con l’obiettivo di fornire un accesso più equo alle tecnologie.

"Penso che i timori sul lavoro ci siano stati anche durante la seconda e la terza rivoluzione industriale" spiega Nadella, "ad esempio con il passaggio dal lavoro nei campi a quello in fabbrica", ha detto. Per garantire l’occupazione, ha evidenziato, è fondamentale formare non solo i ragazzi, ma tutte le persone, in modo da consentire a chi perde il suo impiego di poterne svolgere un altro.

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