Microsoft aumenta i prezzi nel Regno Unito dopo Brexit

Microsoft dal 1 gennaio 2017 aumenta i prezzi dei propri servizi business a causa del crollo del valore della sterlina dopo la decisione del Regno Unito di uscire dalla UE.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Microsoft si appresta ad aumentare i prezzi di vendita dei propri prodotti nel Regno Unito. Per fortuna la nuova strategia non vale per tutti i tipi di clienti.

Di aumentare i prezzi è una decisione che sempre piu’ aziende che vendono prodotti nel Regno Unito stanno prendendo in seguito alla Brexit, ossia la decisione presa di far uscire il Paese dall’Unione Europea. Microsoft va cosi’ ad aggiungersi cosi’ a OnePlus e HTC, che gia’ in precedenza hanno comunicato il loro piano di aumentare i prezzi nel Regno Unito per i loro prodotti.

Microsoft ha previsto dal 1 gennaio 2017 l’aumento in UK del costo dei prodotti business, compresi software e servizi cloud. L’aumento dei prezzi interesserà solo i clienti business, quindi i clienti privati non vedranno alcun aumento dei prezzi. Gli utenti coinvolti dall’aumento si troveranno a pagare prezzi piu’ alti del 13 per cento per quanto riguarda i software enterprise, mentre è previsto un aumento del 22 per cento del costo dei servizi cloud, sempre enterprise. Inoltre, non sono previsti aumenti dei prezzi per i clienti commerciali che hanno stipulato un contratto che prevede la protezione del prezzo, una clausola che ‘blocca’ il prezzo per un periodo riportato nel contratto stesso –  ad esempio, i clienti commerciali con un abbonamento al servizio cloud Office 365 continueranno a pagare lo stesso prezzo durante il periodo di validità del loro abbonamento, che normalmente è di dodici mesi dall’inizio dell’abbonamento. 

Abbonamenti Office 365 e servizi cloud non costeranno di piu’ ai clienti consumer.

Da quando la maggioranza dei residenti nel Regno Unito che sono andati a votare lo scorso giugno ha deciso di lasciare l’Unione Europea, il valore della sterlina è crollato, portano alcuni produttori di elettronica ad aumentare i prezzi. Per esempio, il telefono OnePlus 3 è passato da costare 309 sterline a 329 sterline nel Regno Unito, mentre HTC ha aumentato il prezzo del suo telefono Vive da 689 sterline a 759 sterline.

HTC aveva comunicato questo il 27 luglio scorso ai consumatori UK:

"HTC controlla continuamente e regola i prezzi per assicurare che stiamo fornendo ai nostri clienti il miglior valore possibile. A causa delle recenti variazioni di valuta e del valore corrente della GBP stiamo regolando il prezzo di HTC Vive nel Regno Unito a 759 sterline+P&P. Il cambio entrerà in vigore Lunedi 1 agosto. Siamo impegnati a fornire la migliore esperienza possibile VR con Vive e vorremmo ringraziare i nostri clienti e partner del Regno Unito per il loro continuo supporto".

I cambiamenti di Microsoft sono "per assicurare che ci sia ragionevole allineamento" dei prezzi.

Per fortuna l’aumento dei prezzi previsto da Microsoft non va a colpire direttamente i consumatori, ma a questo punto quale sarà la prossima società che aumenterà i prezzi nel paese? Da un lato i produttori hanno anche ragione, perchè con il valore della sterlina che è crollato continuare a vendere prodotti allo stesso prezzo di prima hanno un guadagno minore, mentre per riuscire ad avere un guadagno almeno pari a prima del crollo della sterlina sono costretti ad aumentare i prezzi.

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