Semestrale 3 Italia: Crescono ricavi e clienti, profitti in aumento

Tre Italia annuncia i dati economici del primo semestre 2016 confermando dati in crescita su tutta la linea. Si tratta dell'ottavo semestre consecutivo di crescita.

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Redazione

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Tre Italia annuncia i dati economici del primo semestre 2016 confermando dati in crescita su tutta la linea. Si tratta dell’ottavo semestre consecutivo di crescita.

I clienti complessivamente sono 10,5 milioni, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In crescita i ricavi a quota 906 milioni di euro, con 752 milioni forniti dai servizi e una crescita del 10% delle entrate connesse all’Internet Mobile, segmento in rapida ascesa anche per Tre.

Il margine primario si assesta a quota 135 milioni di euro, in crescita de 38% rispetto allo scorso anno.

La rete 3G di Tre copre ogi il 97,3% della popolazione italiana mentre la rete 4G il 69%. La rete intermedia tra le due, ovvero quella basata sulla tecnoogia HSPA+ è disponibile al 92% della popolazione.

La rete Tre ha visto crescere il volume del traffico dati del 45% rispetto allo scorso semestre e del 15% per quanto riguarda la componente voce.

Il saldo delle pratiche di MNP (Mobile Number Portability) si è chiouso con un saldo positivo di 265.000 attivazioni nette.

Oltre all’aumento numerico dei clienti, Tre comunica che sono aumentati i clienti ad alto valore aggiunto che oggi sono il 56% del totale rispetto al 51% dell’anno scorso. Questi clienti forniscono il 75% del fatturato complessivo.

Tra le promozioni più attivate troviamo Free Ricaricabile e Free Abbonamento che prevedono la possibilità di cambiare smartphone ogni 12 mesi.

Nel futuro di Tre l’integrazione e la joint venture con il gruppo Vimpelcom Ltd che in Italia controlla Wind. Dalla integrazione dei due operatori Tre e Wind nascerà il primo gruppo italiano per numero di clienti e fatturato, superando cosi anche Tim e Vodafone rispettivamente oggi al primo e secondo posto.
L’annucio definitivo di questo accordo è atteso per l’8 settembre 2016, dopo l’approvazione e il nulla osta della Commissione Europea.

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