TIM, Vodafone, Wind, 3 e Fastweb tornano a Fatturazione Mensile: scopri da quando e come recedere dal contratto

Vodafone, TIM, Wind Tre e Fastweb torneranno alla fatturazione mensile 'reale' vale a dire ogni 30 giorni ma i clienti resteranno comunque fregati per via dei costi annuali delle offerte invariati.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Poco piu’ di un anno dopo aver introdotto la fatturazione ogni quattro settimane delle offerte, facendo cosi’ pagare una mensilità in piu’ nell’arco di un anno ai propri clienti, gli operatori telefonici sono ora obbligati dall’Agcom – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – a tornare alla fatturazione mensile: in questo articolo abbiamo raccolto le varie decisioni dei vari operatori, e vi spiegheremo come hanno trovato il modo per raggirare quanto stabilito dall’Agcom e fregare comunque soldi ai propri clienti

TIM è stato l primo operatore ad aver messo ‘nero su bianco’ la data in cui tornerà a far pagare le proprie offerte su base mensile e non piu’ ogni 4 settimane (o ogni 28 giorni), seguito da Vodafone poco dopo. Sono poi arrivate le comunicazioni anche da Wind, Tre e Fastweb. Va ricordato che i vari operatori telefonici hanno iniziato a fatturare ogni 4 settimane per ‘colpa’ proprio di Vodafone, che è stato di fatto il primo a portare le offerte di telefonia mobile e fissa a rinnovo ogni 4 settimane, con Wind Infostrada che si è adeguata a metà del 2016 e TIM dal 1 aprile 2017 per doversi  "adeguare alle mutate condizioni del mercato".

WIND e TRE – A partire dal 22 gennaio 2018 in occasione del rinnovo delle offerte scadute il 21 gennaio, Wind e 3 hanno iniziato a modificare il proprio listino delle offerte inserendo costi a rinnovo mensile e non piu’ ogni 4 settimane. Per i già clienti Wind con un’offerta attiva, il cambio di fatturazione è previsto dal 5 aprile 2018 per clienti fisso e dal 4 aprile 2018 per clienti moibli. Per i già clienti Tre con un’offerta attiva, il cambio di fatturazione è previsto dal 24 marzo 2018.

VODAFONE – Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia,  nel mese di ottobre 2017 in una intervista al Corriere della Sera ha ricordato che la sua azienda ha introdotto nell’aprile del 2016 il ciclo di fatturazione ogni quattro settimane "e nei fatti aumentato i prezzi". Secondo Bisio si è trattata di "un’operazione legittima in un sistema di mercato liberalizzato, dove i prezzi sono tra i piu’ più competitivi d’Europa". Tuttavia, dopo l’attenzione posta dal Governo e dalle Autorità – come l’Agcom che ha promesso sanzioni per gli operatori che fatturano ogni 4 settimane – Vodafone si è resa conto che "abbiamo sottovalutato un elemento importante che ci lega ai clienti: la trasparenza". La società ha dunque deciso che "ritorneremo al ciclo di fatturazione precedente. Sono investimenti ingenti, abbiamo avviato i lavori, e lo faremo rapidamente". Il cambiamento avverrà il 5 Aprile 2018, qui sotto tutti i dettagli.

TIM – Le offerte TIM Impresa Semplice che nel 2017 hanno iniziato ad essere calcolate su base 28 giorni nel 2017 a partire dal 1 gennaio 2018 sono tornate ad essere calcolate su base mensile e fatturate su base bimestrale, in attuazione a quanto disposto dalla Legge n. 172/17 del 4 dicembre 2017 in tema di cicli di fatturazione. Il 15 gennaio 2018, TIM  ha comunicto che, per i clienti consumer, dal 1° Aprile 2018 le offerte TIM Smart si rinnovano mensilmente con adeguamento dei prezzi a parità di spesa annuale (il canone mensile sarà piu’ alto rispetto al canone ogni 4 settimane per far pagare lo stesso in un anno).

FASTWEB – A partire dal 26 marzo 2018 per le offerte mobili ricaricabili e dal 5 aprile per le offerte fisse e mobili in abbonamento tutti gli importi calcolati su base mensile.

LA FREGATURA DOVE STA? – Con la fatturazione a 28 giorni c’è stato un aumento medio dei prezzi dell’8.6% e le offerte/promozioni non tornano ad avere lo stesso prezzo di quando avevano scadenza mensile perchè alcuni operatori hanno deciso di adeguare i prezzi aumentati dell’8.6% con la fatturazione a 28 giorni in modo tale da far pagare le tredici mensilità in 12 canoni annuali. In altre parole, gli operatori hanno deciso di portare i canoni di rinnovo di nuovo alla base mensile mantenendo lo stesso costo annuale invariato o poco superiore (dipende dagli arrotondamenti) con prezzi di rinnovo uguali a quando le offerte/promo sono passate al calcolo dei costi ogni 4 settimane: 12 canoni di abbonamento annuali e non 13 senza ripristinare i prezzi di quando si pagava su base mensile, facendo pagare come 13 mensilità, quindi per effetto della divisione della spesa annuale per 12 anziché per 13 con l’importo di ciascun canone maggiorato dell’8,6%. L’Agcom avrà pure ‘vinto’ dal punto di vista di aver fatto ritornare gli operatori a calcolare i costi delle offerte su base mensile, ma gli operatori faranno pagare i propri clienti comunque i soldi in piu’ che avevano iniziato a chiedere col passaggio del calcolo dei costi delle offerte a ‘ogni 4 settimane’ aumentando i canoni su base mensile.

I prezzi delle offerte aumentano (di nascosto)

Aumenta il nuovo canone su base mensile rispetto a quando già si pagava su base mensile, poichè il totale annuale resta invariato rispetto al periodo di rinnovo ogni 4 settimane. Questo ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni non è quindi indolore per i clienti: mentre i prezzi delle offerte non sono variati quando è stato introdotto il ciclo di fatturazione ogni 28 giorni (o ogni quattro settimane, come si preferisce) garantendo cosi’ la ‘tredicesima mensilità’ all’operatore, il ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni va ad aumentare il costo delle offerte rispetto a quando già si pagava su base mensile, andando a pagare in un anno quanto si pagava con 13 rinnovi, non tornando a pagare come prima con 12 rinnovi, per un aumento pari all’8,6%.

Esempio – Se un cliente Vodafone prima del cambio della fatturazione a ogni 4 settimane pagava 10 euro la propria offerta mobile e quindi 120 euro in un anno, dopo il cambio si è trovato a pagare 130 euro in un anno, con 13 addebiti nel corso di 365 giorni, uno ogni 28 giorni. Non ci sarebbero state polemiche se col cambio di fatturazione i prezzi si fossero adeguati in modo tale, alla fine di un anno, pagare lo stesso, quindi tornando all’esempio sopra pagare 9,23 euro ogni 28 giorni invece che 10 euro. Nessuno si sarebbe lamentato se cosi’ fosse stato, perchè lo stesso costo annuale in un anno si sarebbe ‘spalmato’ in tredici addebiti. Gli operatori ne hanno pero’ approfittato per mantenere gli stessi prezzi e far cosi’ pagare i clienti di piu’. Ora che gli operatori sono stati obbligati a tornare alla fatturazione ogni 30 giorni alcuni operatori hanno scelto di adeguare le tariffe in modo da far pagare i clienti alla fine di un anno quanto pagano oggi con la fatturazione ogni 28 giorni, quindi per tornare all’esempio sopra dividendo i 130 euro in 12 addebiti da 10,83 euro ogni 30 giorni (+8,6% rispetto alla precedente fatturazione mensile, +0% rispetto al ciclo di fatturazione ogni 28 giorni). Ipotizzando un arrotondamento in eccesso, poi, il costo alla fine dell’anno potrebbe addirittura superare i 130 euro.

Agcom multa operatori telefonici che fatturano ogni 4 settimane

https://www.pianetacellulare.it/Articoli/Operatori/45417_Agcom-multa-gli-operatori-che-fatturano-ogni-4-settimane.php

Per i clienti TIM Fisso e Mobile (Privati)

CLIENTI TIM CONSUMER – Il 15 gennaio 2018, TIM si è espressa per quanto concerne il ritorno alla fatturazione mensile per i suoi clienti consumer con offerte TIM SMART. Ancora nessun comunicato stampa, ma nella pagina https://www.tim.it/fibra-timvision si legge che dal 1° Aprile 2018 le offerte TIM Smart si rinnovano mensilmente con adeguamento dei prezzi a parità di spesa annuale. Cosa significa? Come previsto, in un anno si pagherà come quando si pagava con il rinnovo ogni quattro settimane, quindi un’offerta che si pagava 29,90 euro ogni 4 settimane per un totale annuale di 388.70 euro si pagherà 32,39 (probabilmente TIM arrotonderà) al mese, quindi in un anno saranno sempre 388.70 euro e non 358,80 euro derivanti da 29,90 euro per 12 mensilità.

CLIENTI TIM BUSINESS –  Le offerte TIM Impresa Semplice che nel 2017 hanno iniziato ad essere calcolate su base 28 giorni nel 2017 a partire dal 1 gennaio 2018 tornano ad essere calcolate su base mensile e fatturate su base bimestrale, in attuazione a quanto disposto dalla Legge n. 172/17 del 4 dicembre 2017 in tema di cicli di fatturazione. TIM adotta quindi dal 1 gennaio 2018 per le Offerte/Opzioni Business di telefonia fissa e per le relative promo una valorizzazione su base mensile, anziché ogni 4 settimane, con conseguente fatturazione su base bimestrale, anziché ogni 8 settimane. Tuttavia, TIM ha annunciato per la telefonia mobile business eccezioni mantenendo invariato l’importo di canoni e contributi, pur a fronte della riduzione a 12 del numero di canoni e contributi addebitati in un anno, determinando così una riduzione della spesa annuale pari al 7,9%.

Il comunicato per TIM Impresa Semplice: "A partire dal 1 Gennaio 2018, in attuazione a quanto disposto dalla Legge n. 172/17 del 4 dicembre 2017 in tema di cicli di fatturazione, TIM adotterà per le Offerte/Opzioni Business di telefonia fissa e per le relative promo, una valorizzazione su base mensile, anziché ogni 4 settimane, con conseguente fatturazione su base bimestrale, anziché ogni 8 settimane. Tale modifica non comporterà alcuna variazione della spesa complessiva annuale, ma si sostanzierà nella riduzione del numero di Canoni di abbonamento addebitati in un anno (da 13 a 12). Per effetto della divisione della spesa annuale per 12 anziché per 13, l’importo di ciascun Canone risulterà maggiorato dell’8,6%. I Clienti che non intendano accettare le suddette variazioni contrattuali hanno il diritto, ai sensi dell’art. 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, di recedere dal Contratto o dalla singola Offerta/Opzione, oppure di passare ad altro operatore, senza costi, dandone comunicazione scritta entro un certo periodo che varia dal contratto (controllare il portale TIM News) a TIM nelle seguenti modalità: tramite raccomandata A/R all’indirizzo postale Telecom Italia Servizio Clienti Business, Casella postale n. 456 – 00054 Fiumicino Roma, o via fax al numero gratuito 800.000.191, oppure tramite PEC all’indirizzo telecomitalia@pec.telecomitalia.it. Nella suddetta comunicazione è necessario specificare nell’oggetto la seguente dicitura: “MODIFICA DELLE CONDIZIONI DI CONTRATTO” e allegare alla stessa una fotocopia del documento d’identità del Cliente titolare del contratto. Si precisa che, per tale comunicazione, non è obbligatorio l’invio tramite raccomandata A/R. In caso di recesso e qualora alla linea interessata dalla presente modifica fosse associato un contratto per l’acquisto rateizzato di un prodotto, oppure nel caso in cui sia in corso il pagamento rateale del canone di attivazione, il Cliente sarà tenuto a corrispondere le eventuali rate residue a scadere in un’unica soluzione, il cui saldo verrà esposto nell’ultima fattura TIM del servizio da cessare. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il Servizio Clienti 191. Per le medie e grandi aziende pubbliche e private è a disposizione il numero gratuito 800.191.101 o il Referente abituale.

Ultimo aggiornamento sezione TIM: 15 gennaio 2018.

Per i clienti Vodafone Fisso e Mobile

PER I CLIENTI VODAFONE PRIVATI RICARICABILE: A partire dal 25 marzo 2018 i servizi e le eventuali promozioni attive sul numero subiscono una modifica delle condizioni contrattuali e si rinnoveranno mensilmente anziché ogni 4 settimane. La spesa complessiva annuale non cambia. Il numero dei rinnovi mensili dell’offerta si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo di ciascun rinnovo aumenta dell’8,6%. Per avere maggiori informazioni contattare il 42590.

PER I CLIENTI VODAFONE PRIVATI ABBONAMENTO E RETE FISSA: A partire dalla prima fattura emessa dopo il 5 aprile 2018, per i clienti abbonamento e rete fissa i servizi e le promozioni attive si rinnovano su base mensile anziché ogni 4 settimane. La spesa complessiva annuale non cambia, solo il numero dei cicli di fatturazione si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo mensile delle offerte aumenterà dell’8,6%. I clienti Vodafone per avere maggiori informazioni possono contattare il 42590.

MODALITA’ DI RECESSO PER I CLIENTI VODAFONE – Tutti i clienti interessati dalla modifica ricevono una comunicazione (in fattura nel caso di privati con abbonamento e clienti rete fissa, mentre via SMS nel caso di clienti privati ricaricabile) e possono recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, specificando come causale del recesso "modifica delle condizioni contrattuali". Il diritto di recesso puo’ essere esercitato gratuitamente su variazioni.vodafone.it o inviando una raccomandata A/R a Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO) o via PEC all’indirizzo vodafoneomnitel[at]pocert.vodafone.it, esplicitando la causale sopraindicata. I clienti che decidono di recedere e hanno un’offerta che include telefono, tablet, Mobile Wi-Fi, Vodafone TV o prevede un contributo di attivazione a rate continueranno a pagare, le eventuali rate residue addebitate con la stessa cadenza e con lo stesso metodo di pagamento che hanno scelto. In caso di recesso, per non perdere il numero, dovranno anche passare contestualmente ad altro operatore senza costi di disattivazione.

Ultimo aggiornamento sezione Vodafone: 15 gennaio 2018.

Per i clienti Fastweb

A partire dal 26 marzo 2018 per le offerte mobili ricaricabili e dal 5 aprile per le offerte fisse e mobili in abbonamento tutti gli importi calcolati su base mensile. I costi dell’offerta non cambiano, quindi quanto si pagava in un anno con fatturazione ogni quattro settimane verrà diviso in 12 canoni annuali. Questa variazione comporta quindi un aumento dei costi rispetto a quanto già si pagava mensilmente: "l’importo della tua offerta sarà calcolato mantenendo fisso l’attuale costo annuale per i servizi compresi nel tuo abbonamento e dividendo tale importo per dodici mensilità, invece di 13 rinnovi ogni 28 giorni" ha spiegato appunto Fastweb.

Per clienti Fastweb con offerta fissa o mobile in abbonamento: fino ad oggi il conto Fastweb è stato emesso con un importo pari a due canoni anticipati, equivalenti a 8 settimane, ma dal  5 aprile 2018 il conto arriva il primo giorno di ogni mese, gratuitamente via e-mail. Questa novità arriva per "avere una maggiore chiarezza e trasparenza dei costi dell’abbonamento e non pagare più due canoni anticipati" ha spiegato Fastweb.

I clienti Fastweb hanno diritto di recedere dal contratto o di passare ad altro operatore senza penali, costi di disattivazione o restituzione degli importi relativi a promozioni già godute, a partire dal 6 marzo al 5 aprile 2018, secondo le modalità riportate nella tua Area Clienti MyFASTPage nella sezione "come posso gestire la mia offerta/chiusura abbonamento", specificando come causale del recesso "modifica delle condizioni contrattuali". Per non perdere il proprio numero telefonico in caso di passaggio ad altro operatore bisogna comunicare, secondo le medesime modalità previste per il recesso, la causale sopra riportata. 

Per clienti Fastweb con offerta mobile ricaricabile: a partire dal 26 marzo 2018 tutti i rinnovi mensili anziché a 4 settimane. In ogni momento è possibile recedere dai servizi mobili o passare ad altro operatore senza perdere il numero, senza penali o restituzione di importi relativi a promozioni già godute. Per disattivare il servizio mobile o per essere contattato e concordare la rateizzazione dell’addebito delle rate residue di smartphone o tablet bisogna inviare una comunicazione dal 26 febbraio al 5 aprile secondo le modalità riportate nella propria Area Clienti MyFASTPage nella sezione "come posso gestire la mia offerta/chiusura abbonamento", specificando come causale del recesso "modifica delle condizioni contrattuali".

Per ulteriori dettagli contattare il Servizio Clienti Fastweb.

Per i clienti Wind o Tre

A partire dal 22 gennaio 2018 in occasione del rinnovo delle offerte scadute il 21 gennaio, Wind e 3 hanno iniziato a modificare il proprio listino delle offerte inserendo costi a rinnovo mensile e non piu’ ogni 4 settimane. Per i già clienti Wind con un’offerta attiva, il cambio di fatturazione è previsto dal 5 aprile 2018 per clienti fisso e dal 4 aprile 2018 per clienti moibli. Per i già clienti Tre con un’offerta attiva, il cambio di fatturazione è previsto dal 24 marzo 2018.

Comunicazione del 22 gennaio 2018 per clienti Tre: Con riferimento alle disposizioni in materia di periodicità delle offerte e del relativo ciclo di fatturazione introdotte dalla Legge n. 172 del 4 dicembre 2017, Tre informa che a partire dal 24 marzo 2018 il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile. In caso di modifica delle condizioni dell’offerta viene inviata una comunicazione personalizzata per singolo utente. Per ulteriori informazioni puoi contattare il servizio clienti al 133.

Comunicazione del 22 gennaio 2018 per clienti Wind Fisso (Infostrada): Con riferimento alle disposizioni in materia di periodicità delle offerte e del relativo ciclo di fatturazione introdotte dalla Legge n. 172 del 4 dicembre 2017, Wind informa che, a decorrere dal 5 aprile 2018, il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile e la fatturazione avverrà con cadenza bimestrale. In caso di modifica delle condizioni dell’offerta viene inviata una comunicazione personalizzata per singolo utente. Per ulteriori informazioni può contattare il servizio clienti al 155.

Comunicazione del 22 gennaio 2018 per clienti Wind Mobile: Con riferimento alle disposizioni in materia di cadenza di rinnovo delle offerte introdotte dalla Legge n. 172 del 4 dicembre 2017, Wind adeguerà i propri sistemi a partire dal 4 aprile 2018. Pertanto, in seguito a tale adeguamento, il rinnovo (e l’addebito del relativo costo) delle offerte/opzioni per i servizi ricaricabili avverrà su base mese solare. In caso di modifica delle condizioni dell’offerta sarà inviata una comunicazione personalizzata per singolo utente. Per ulteriori informazioni può contattare il servizio clienti al 155. Nota per i clienti Wind: Wind ha deciso di mantenere lo stesso costo annuale con il passaggio delle offerte alla fatturazione mensile aumentando pero’ le soglie di minuti, sms, giga del 10 per cento per alcune offerte.

Ultimo aggiornamento sezione Wind e 3: 05 febbraio 2018.

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