Iliad, Codacons denuncia dubbia correttezza verso gli utenti

Codacons denuncia il nuovo operatore Iliad per clausole vessatorie vietate e pratiche commerciali scorrette; l'azienda deve modificare le condizioni imposte ai clienti o partira' causa legale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il Codacons denuncia Iliad, il nuovo operatore telefonico italiano chesi è lanciato nel mercato con una sola offerta ma molto competitiva "che nasconderebbe profili di dubbia correttezza verso gli utenti", ha reso noto l’Associaizone tramite comunicato stampa. Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni di clienti di Iliad, il Codacons ha deciso di inviare una formale diffida all’operatore chiedendo di modificare entro 15 giorni le condizioni imposte ai clienti ed eventuali profili di illegittimità delle pratiche commerciali poste in essere, pena una "inevitabile" causa in tribunale.

Iliad in Italia, prime offerte del nuovo operatore italiano

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“Si rileva la presunta ingannevolezza del messaggio pubblicitario dell’operatore laddove afferma ‘5,99 € al mese per sempre’, claim che appare ormai ovunque grazie alla campagna pubblicitaria pervasiva del gestore" scrive il Codacons, spiegando che nelle condizioni generali di contratto pubblicate sul sito, tuttavia, il gestore si riserva la possibilità di modificare le condizioni contrattuali, ciò di conseguenza significa che "l’offerta potrebbe non essere valida ‘per sempre’". Questa sarebbe una condotta che andrebbe in contrasto con il Codice del Consumo secondo cui “La pratica commerciale è scorretta quando, in contrasto con il principio della diligenza professionale, falsa o è idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio che raggiunge o al quale è diretta”.

Il Codacons ha voluto chiarire anche l’inclusione da parte di Iliad, nell’elenco dei servizi compresi nel prezzo di 5,99 euro, della “disattivazione dei servizi a sovrapprezzo” che l’Associazione spiega non si puo’ definire un servizio poichè "i servizi a sovrapprezzo o cd. Premium dovrebbero essere sempre disattivati, secondo le prescrizioni di Agcom". Pertanto, anche questa condotta apparirebbe scorretta, poiché "pubblicizza come incluso nel prezzo un servizio che non può definirsi tale".

Il Codacons conclude notando, in aggiunta, che Iliad sembra contravvenire alla delibera cd. Bill choc 326/2010/Cons secondo cui gli operatori provvedono a far cessare il collegamento dati non appena il credito o il traffico disponibile residuo sia stato interamente esaurito dal cliente, senza ulteriori addebiti o oneri per quest’ultimo, avvisandolo di tale circostanza. Diversamente, Iliad applicherebbe la tariffa base dopo che sono stati esauriti i giga in offerta, pari a 0,90 cent a megabyte senza alterare la velocità di connessione. Secondo il Codacons questa condotta violerebbe la delibera citata e il diritto ad un’adeguata informazione del cliente, il quale rischia di continuare a navigare senza sapere dell’applicazione della tariffa.

Il Codacons ha pertanto diffidato Iliad Spa a "cessare ogni possibile comportamento lesivo degli interessi dei consumatori e degli utenti, eliminando i profili di vessatorietà e non conformità alle normative del Codice del Consumo e delle delibere Agcom vigenti, entro 15 giorni dal ricevimento della diffida". Se questo non avverrà, il Codacons intende avviare le dovute azioni legali nelle sedi opportune.

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