Rete unica: per Sky, Vodafone e Wind Tre bisogna puntare a FTTH in tutto il Paese senza integrazione verticale per garantire neutralita’

Secondo le tre aziende, una rete FTTH capillare contribuirebbe alla competitività  del sistema in Italia e porterebbe strumenti di connettività  all'avanguardia nelle case di tutti gli italiani.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Gli amministratori delegati di Sky Italia Maximo Ibarra, di Vodafone Italia Aldo Bisio e di Wind Tre Jeffrey Hedberg hanno incontrato nella giornata del 21 settembre 2020 gli amministratori delegati di CdP, Fabrizio Palermo, e di TIM, Luigi Gubitosi in merito al progetto per la realizzazione di una rete unica di telecomunicazioni via fibra ottica in Italia.

Alla fine dello scorso mese di agosto, il CdA di TIM ha approvato l’accordo con KKR Infrastructure e Fastweb relativo alla costituzione di FiberCop, la NewCo con la rete secondaria di TIM (dall’armadio di strada alle abitazioni dei clienti) e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber (la joint-venture partecipata da TIM (80%) e Fastweb (20%)), destinata ad integrarsi nel più ampio progetto di costituzione di una società della rete unica nazionale (AccessCo) attraverso la fusione tra FiberCop e Open Fiber.

E’ quindi importante questa "approvazione" da parte di Sky Italia, Vodafone Italia e Wind Tre perchè questi sono operatori che offrono le loro offerte su rete FTTH non con una rete propria ma con la rete di Open Fiber.

Gli AD di Sky Italia (entrata da poco nella telefonia fissa con l’offerta Sky WiFi), di Vodafone Italia e di Wind Tre auspicano che il progetto di rete possa svilupparsi in maniera coerente con le premesse, dando vita ad un operatore non verticalmente integrato, e quindi in grado di garantire condizioni di neutralità e indipendenza rispetto a tutti gli operatori. Se questa prospettiva verrà implementata con effettive garanzie di indipendenza della infrastruttura, hanno reso noto in una nota congiunta le tre aziende, una rete FTTH capillare contribuirebbe alla competitività del sistema in Italia e porterebbe strumenti di connettività all’avanguardia nelle case di tutti gli italiani.

Secondo l’accordo siglato a fine agosto, FiberCop consentirà a TIM, Fastweb e agli altri operatori di co-investire completando i piani di copertura in fibra nelle aree nere e grigie d’Italia e accelerando l’adozione dei servizi Ultra-Broadband (UBB).

L’obiettivo del progetto è quello di offrire collegamenti FTTH, con velocità di connessione di 1 Gbps, entro il 2025 al 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere, corrispondenti ad una copertura del 56% delle unità immobiliari tecniche del territorio italiano.

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