IBM premia Universita’ di Pisa con 20 mila dollari per i software

IBM ha premiato con uno Shared University Grant di 20mila dollari l'Università di Pisa e la Fondazione Promostudi per le ricerche svolte nel campo della sicurezza informatica. I 20mila dollari saranno utilizzati per finanziare borse di studio per neolaureati e dottorandi.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La multinazionale IBM ha premiato con uno Shared University Grant di 20mila dollari l’Università di Pisa e la Fondazione Promostudi per le ricerche svolte nel campo della sicurezza informatica dal team guidato dal professor Fabrizio Baiardi e dall’ingegner Marcello Montecucco.

La ricerca premiata da IBM ha come obiettivo "lo sviluppo di strumenti che permettano di valutare in modo automatico la sicurezza dei sistemi ICT complessi" si legge nella nota pubblicata sul sito dell’Università di Pisa. "La strategia di base è quella di simulare come il sistema ICT reagisce ad attacchi intelligenti capaci di individuare i percorsi migliori per penetrare nel sistema, controllarlo e rubare eventuali informazioni di valore".

Il team guidato dal professor Baiardi e dall’ingegner Montecucco della fondazione Promostudi La Spezia è attualmente formato da sei ricercatori e da alcuni studenti che lavorano per la loro tesi magistrale. I 20mila dollari dello Shared University Grant di IBM saranno utilizzati per finanziare borse di studio per neolaureati e dottorandi che collaborino alle ricerche in atto.

"Il nostro rapporto con IBM è cominciato nel 2012 quando presentammo loro le nostre attività di ricerca e, al termine di una competizione mondiale, vincemmo un sistema informatico con 100 nodi di elaborazione" dice il professore dell’Ateneo pisano. "Questo sistema permette di ottenere elevate prestazioni di calcolo, fondamentali per la nostra ricerca visto che dobbiamo riprodurre in modo dettagliato i vari passi necessari per attaccare un sistema informatico. Questo ulteriore premio di 20mila dollari che abbiamo ottenuto è dunque una nuova conferma della validità.".

Nel frattempo, IBM ha annunciato che si propone di ampliare il numero di data center che offre ai clienti di tutto il mondo del 25 per cento per soddisfare la rapida crescita della domanda di servizi basati su Internet. IBM ha quadruplicato il numero di strutture di dati su cloud che offre in tutto il mondo a 49 negli ultimi 18 mesi, rispondendo in parte alle leggi dei governi che richiedono la conservazione locale dei dati in seguito le rivelazioni dei programmi di sorveglianza attuati dal governo americano.

La società ha detto il Mercoledì che ora ha stretto partnership con il provider di data center Equinix Inc per ulteriori nove centri di cloud in Australia, Francia, Giappone, Singapore, Paesi Bassi e Stati Uniti. Inoltre, la società sta aprendo tre proprie nuove strutture informatiche in Germania, Messico e Giappone.

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