Fotocamere Smartphone: La differenza tra Autofocus e Touch Focus, HDR, stabilizzatore OIS

Molto spesso capita di leggere nelle schede tecniche, fotocamere con tecnologia autofocus oppure touch focus, stabilizzatore OIS e tecnologia HDR. Vediamo ora le principali differenze di queste tecnologie e il loro significato reale.

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La messa a fuoco di una immagine dipende da diversi fattori: staticità del soggetto, luce, profondità di campo.

L’autofocus è un sistema che mette a fuoco il nostro obiettivo in maniera automatica, basandosi su determinati punti, in base al soggetto della foto e alla cosiddetta distanza focale.

Questo fa si che lo scatto non sia immediato, in quanto l’immagine deve stabilizzarsi di volta in volta. Il problema si genera qualora il soggetto della foto sia in movimento. In questo caso, la modalità autofocus deve agganciare letteralmente l’obiettivo prima di poter regolare l’immagine e quindi produrre una foto nitida.

E’ quasi impensabile scattare foto sequenziali con l’autofocus se stiamo per esempio riprendendo un evento sportivo. In questi casi, conviene disattivare il focus automatico.

Solitamente l’autofocus aiuta la maggior parte delle volte, ad ottenere foto nitide anche se le scattiamo in maniera errata o in pessime condizioni ambientali. Tuttavia, il sensore automatico può andare in tilt in particolari situazioni, come per esempio due soggetti sovrapposti oppure quando scattiamo foto panoramiche o se vogliamo scattare la foto a più soggetti.

Il touch focus ci consente invece di metter a fuoco un’area delimitata, potendo avere quindi un maggiore controllo della nostra fotocamera e ottenere il risultato che vogliamo.

Possiamo quindi decidere di tarare la nitidezza dell’immagine in un area precisa e lasciare poi il focus automatico sul resto dell’area.

Foto HDR e le 3 Foto di diversa Esposizione

Tecnologia HDR

La tecnologia HDR, ovvero High Dynamic Range imaging, è un sistema particolare che consiste nello scattare 3 foto sequenziali con differenti gradi di esposizione. Il sistema che processa poi l’immagine, fonde le 3 foto per ottenerne una definitiva, prendendo da ognuna di essere, le parti migliori.

Questo consente di ottenere delle foto solitamente più omogenee e perfette, molto simili alla realtà, senza problemi di maggiore o minore esposizione.

Lo scatto HDR, come avrete notato, non è immediato ma impiega un paio di secondi prima di completare il processo di acquisizione ed elaborazione foto.

La funzione HDR è ideale per scattare foto in presenza di scarsa illuminazione o se volete riprendere un panorama. Va invece evitata qualora siate in situazione di soggetti in movimento.

Stabilizzatore OIS

Veniamo infine al famoso stabilizzatore OIS, ovvero optical image stabilization .

Questo stabilizzatore interviene in tempo reale mentre inquadriamo con la nostra fotocamera e compensa i movimenti e le vibrazioni prodotte per esempio dalle condizioni atmosferiche o da una mano poca ferma. Questo consente di ottenere un risultato molto simile a quello che si potrebbe ottenere utilizzando un cavalletto.

Più lo stabilizzatore è efficace e potente e maggiori saranno le vibrazioni attutite. L’effetto si nota ovviamente di più sui video, con una attenuazione, più o meno evidente, del fastidioso effetto tremolio, generato dalla riprese video in movimento.

Sulle foto, invece, la mancanza di un buon sistema di stabilizzazione, può generare foto meno nitide in determinate situazioni.

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