eBay compie 20 anni, ecco la storia

eBay, conosciuta inizialmente con il nome di AuctionWeb, nasce il 3 Settembre 1995 per mano di Pierre Omidyar nel classico weekend chiuso tra le mura domestiche e arrivò a quotarsi già nel 1998, appena tre anni più tardi, complice la clamorosa bolla del Nasdaq.

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eBay, conosciuta inizialmente con il nome di AuctionWeb, nasce il 3 Settembre 1995 per mano di Pierre Omidyar nel classico weekend chiuso tra le mura domestiche e arrivò a quotarsi già nel 1998, appena tre anni più tardi, complice la clamorosa bolla del Nasdaq.

Diversamente da tante società eBay aveva però un business vero, reale, serio che portava utenti, tanti, ma soprattutto guadagni.

La società californiana è riuscita cosi a superare indenne la bolla e crescere, anno dopo anno, fino ad acquisire Paypal nel 2002, poi scorporata in una società apposita come vi abbiamo raccontato di recente.

Incipit

L’idea di eBay arriva online a causa di un puntatore laser rotto.

Il franco iraniano Pierre Omidyar, poco più che trentenne, pensa e spera di riuscire a venderlo sul proprio sito, Auctionweb, scoprendo che gli utenti erano interessati ad acquistare le sue cianfrusaglie.

Pierre Omidyar contattò infatti l’acquirente che gli aveva offerto 14,83 dollari accertandosi che fosse a conoscenza che quel puntatore era rotto.
La risposta lo lasciò stupito.
L’acquirente rispose che lui collezionava puntatori laser rotti.

Nel 1996, Jeffrey Skoll viene nominato presidente e nasce eBay e nel 1997 il sito chiude a quota 2 milioni di aste incassando tra l’altro 6,7 milioni di dollari di investimenti da diversi Venture Capital.

Nel 2002, eBay fa shopping in Europa e diventa cosi un fenomeno a livello mondiale acquisendo anche Paypal. L’intuito dei dirigenti, spinse eBay ad investire su Skype, potendo liquidare le proprie quote nel 2009 incassando oltre 2 miliardi di dollari.

Da li a poco, eBay sarebbe passata a fatturare 83 miliardi di dollari.

La nuova era di eBay

eBay è riuscita a crescere e fare piazza pulita della concorrenza, acquisendo i tanti siti nati sull’onda dell’affare delle aste, come l’italiano iBazar, quello promosso su Mediaset da Platinette, e l’australiano Aucland, quello che sentivi spesso per radio ma non riuscivi mai a digitare correttamente.

Oggi eBay deve combattere con nuovi concorrenti che niente a che vedere hanno con le aste ovvero Amazon e Alibaba, due colossi del commercio elettronico che saranno protagonisti del prossimo decennio.

eBay nel frattempo sta tentando di cambiare la sua immagine spostandosi sullo shopping online e cercando di far dimenticare il concetto di aste tra privati, un concetto che suona come un pericolo inutile da affrontare in un mondo guidato da Amazon Prime con consegne in giornata o quasi.

eBay ha dimenticato le sue origini

C’era una volta un sito dove potevi fare grandi affari. Soprattutto di oggeti usati, quelli inutili che a te magari non servono più. Dove trovavi la cassapanca recuperata in quella soffitta dimenticata, del quadro quotato, il notebook d’occasione o quel francobollo che ti mancava per finire l’annata.

Poi, l’evoluzione della rete e della società, ha trasformato tutto questo in un nuovo eBay, popolato da venditori professionisti, negozianti e qualche venditore in nero che hanno fatto piazza pulita, allontanando i venditori occasionali.

Oggi, le aste eBay soffrono. Pochi acquirenti e la maggior parte delle vendite riguarda prodotti nuovi, spesso venduti sottocosto rispetto ai canali tradizionali, facendo leva quasi sempre sull’azzeramento dell’iva.

Poche, pochissime le occasioni. Intere categorie, come quella che riguarda il collezionismo, soffre e non poco questa dipartita, tanto che bazzicando qua e la, si respira un certo fuggi fuggi tra coloro che un tempo acquistavano stock per poi rivendere a lotti più piccoli.

Auctionweb, la prima versione di eBay

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