App economy, utenti Apple pagano piu’ di quelli Android

Le applicazioni installate sui dispositivi mobili degli utenti in tutto il mondo erano quasi 156 miliardi nel 2015, per ricavi diretti (non dalla pubblicità) di 34,2 miliardi di dollari.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Le applicazioni installate sui dispositivi mobili degli utenti in tutto il mondo erano quasi 156 miliardi nel 2015, per ricavi diretti (non dalla pubblicità) di 34,2 miliardi di dollari. Una nuova previsione della società di analisi IDC ha stimato che queste cifre cresceranno a oltre 210 miliardi di applicazioni installate e quasi 57 miliardi di dollari di entrate dirette nel 2020.

Mentre il mercato continuerà a crescere da qui ai prossimi quattro anni, IDC si aspetta di vedere una crescita più lenta sia del numero di installazioni di applicazioni che di ricavi diretti entro il 2020. La società di ricerca prevede che il volume di installazioni di app mobile rallenterà nel corso del tempo, con un tasso di crescita annuo del 6,3 per cento, mentre le entrate dirette dalle applicazioni mobile avranno un tasso di crescita annuo del 10,6 per cento nei prossimi cinque anni. Questa tendenza viene in gran parte determinata dalla maturazione del mercato. 

L’ecosistema App Store di applicazioni per dispositivi Apple ha raccolto quasi il 58% dei ricavi diretti dalle app nel 2015, un incremento del 36% su base annua. Nel frattempo, la quota del volume di applicazioni installate sui dispositivi Apple era solo del 15%, in calo di quasi l’8% rispetto all’anno precedente.

Il volume maggiore di dispositivi basati su Android attivi permette all’ecosistema di Google di poter contare su maggiori ricavi esu un maggior numero complessivo di installazioni: le app installate dal Google Play Store hanno rappresentato circa il 60% del volume di installazione e quasi il 36% delle entrate dirette nel 2015.

Per tradurre i dati in qualcosa di semplice e concreto, anche se le applicazioni Android sono piu’ scaricate di quelle per dispositivi Apple in numero, i ricavi maggiori li ha Apple e non Google. Infatti, Google puo’ contare su molti dispositivi Android ma anche di molte applicazioni gratuite; Apple, invece, puo’ contare su meno dispositivi e meno applicazioni ma ce ne sono di piu’ a pagamento, quindi al produttore vanno maggiori ricavi. IDC tiene conto, lo ricordiamo, non dei ricavi dalla pubblicità che un’app puo’ contenere, ma di quanto costa un’app al download o degli acquisti in-app (per contenuti aggiuntivi, come stickers o lo sblocco di funzioni, per esempio).

IDC sottolinea, tuttavia, che anche se Google Play ha registrato una crescita su base annuale sia del volume di installazioni che di ricavi diretti, i guadagni sono stati leggermente inferiori rispetto agli anni precedenti. IDC si aspetta comunque che Apple continuerà a superare Google Play in termini di ricavi diretti, anche se entrambi gli ecosistemi hanno "più che sufficientemente dimostrato di attirare sviluppatori".

Nel frattempo, riguardo i ricavi provenienti dalle inserzioni pubblicitarie mostrate nelle applicazioni, Facebook e Google continuano a dominare. Facebook, in particolare, secondo gli analisti di IDC, potrà contare sull’interesse degli investitori sulle recenti novità introdotte nella piattaforma social, pensate per incorporare notizie e altri contenuti direttamente nell’app di Facebook invece che rimandare ad altre applicazioni

Allo stesso modo, IDC evidenzia come l’emergere di ‘chatbot’ – assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale – contribuirà ad automatizzare le interazioni.

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