Apple Prime, gli analisti spingono Cupertino a prendere esempio da Amazon puntando sui contenuti

Apple dovrebbe offrire contenuti e servizi premium per i possessori di iPhone che sottoscrivono una sorta di abbonamento per innescare la crescita delle vendite di melafonini.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Goldman Sach, tra le più grandi banche d’affari del mondo, che si occupa principalmente di investimenti bancari e azionari, ha detto che Apple dovrebbe offrire contenuti e servizi premium per i possessori di iPhone che sottoscrivono una sorta di abbonamento per innescare la crescita delle vendite di melafonini e fidelizzare i clienti.

La soluzione di Apple per risollevare le vendite potrebbe dunque essere una sorta di abbonamento simile ad Amazon Prime che, al prezzo di un canone annuale, consenta agli abbonati l’accesso ad alcuni servizi. Ad esempio, Amazon Prime al costo di 20 euro l’anno in Italia offre agli abbonati spedizioni veloci e partecipazione a vendite esclusive mentre in UK e Stati Uniti apre anche le porte ai contenuti del servizio di musica in streaming Prime Music e di video streaming Prime Video.

"Pensiamo che Apple dovrebbe lanciare un piano a cui gli utenti possano sottoscriversi come un modo per rafforzare la fedeltà verso iPhone e fare leva sui contenuti" dichiara Goldman Sachs, mentre l’analista Simona Jankowski ha scritto in una nota che si tratterebbe di una strategia che potrebbe aiutare Apple a respingere la "mercificazione degli smartphone e posizionare [Apple] bene contro Amazon e Alphabet [Google] con contenuti da offrire in streaming".

Gli analisti ritengono che la società di Cupertino possa attivare un piano di abbonamento che potrebbe includere accesso ai contenuti video su Apple Tv, musica via Apple Music e alla libreria di iTunes.

Gli abbonamenti ad Amazon Prime hanno effetti positivi per il colosso dell’e-commerce nel fidelizzare i propri clienti, e si presume che Apple possa trarre gli stessi benefici se punterà su un proprio tipo di abbonamento.

"A nostro avviso, Apple ha bisogno di investire con urgenza su una strategia di contenuti strettamente integrati" conclude l’analista Jankowski nella nota. 

Siete d’accordo con il pensiero degli analisti? E quanto sareste disposti a spendere, al mese oppure all’anno, per avere accesso libero ai film su Apple TV, alla musica di Apple Music e ai libri digitali di iTunes? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.

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