Uber AI Labs, intelligenza artificiale per le quattro ruote e non solo

Uber investe sullo sviluppo di una intelligenza artificiale, andando cosi' a sfidare Google e le sue auto che si guidano da sole attualmente in sviluppo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Uber immagina un futuro in cui una flotta di veicoli sono in grado di compiere le manovre più complesse mentre i passeggeri si trovano a bordo ma al posto del conducente non c’è il pilota. Per raggiungere questa missione, Uber intende investire sullo sviluppo di una intelligenza artificiale, andando cosi’ a sfidare Google e le sue auto che si guidano da sole attualmente in sviluppo.

Per chi non conosce, Uber è un’azienda con sede a San Francisco che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione software mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.

Uber ha da poco acquistato la loro start-up Geometric Intelligence che occupava 15 persone tutte assorbite da Uber. I termini dell’accordo non sono stati divulgati.

Da Geometric Intelligence, Gary Marcus e Zoubin Ghahramani sono stati nominati co-direttori del braccio di Uber che si occuperà della ricerca e sviluppo di intelligenza artificiale, con lo scopo di riuscire ad applicare l’IA sia in veicoli autonomi capaci di guidarsi da soli che per risolvere altre sfide tecnologiche attraverso l’apprendimento automatico.

La nuova divisione aperta da Uber è stata chiamata A.I. Labs, un nome molto esplicativo.

Uber va cosi’ ad unirsi a Google, Facebook e altre società della tecnologia che investono sulla intelligenza artificiale, che è alla base di molti software di riconoscimento vocale, assistenti digitali come Cortana di Microsoft e Siri di Apple, e tecnologie che si trovano nelle automobili avanzate. L’obiettivo è di costruire macchine capaci di pensare e ragionare come gli esseri umani. Questo metodo, chiamato deep learning, ha come base i vasti insiemi di dati che le aziende tecnologiche private possiedono e che sono utilizzati per addestrare i computer per eseguire operazioni semplici, come ad esempio riconoscere i volti nelle foto.

"Ogni grande azienda realizza quanto sia essenziale l’IA per quello che stanno facendo", ha detto il dottor Marcus in una intervista. "anche i più piccoli guadagni di efficienza possono risultare enormi cambiamenti in queste aziende, soprattutto in termini di profitto."

Uber ha detto di sperare che il team di Marcus potrebbe sfruttare la grande quantità di dati raccolti dalle milioni di corse quotidiane di Uber, cosi’ da fare grandi progressi nel modo in cui i computer dietro i veicoli che si autoguidano possono ‘pensare’ e prendere decisioni sulla strada in autonomia.

Gary Marcus, che ha contribuito a fondare Geometric Intelligence alla fine del 2014, ha detto che l’essenza della sua filosofia è più o meno questa:

"invece di far imparare alle macchine macchinari somministrando loro enormi quantità di dati, che cosa succederebbe se i computer fossero in grado di imparare di più di gli esseri umani estrapolando un sistema di regole da pochi o anche un solo esempio?"

"Ci vorranno anni prima che si arrivi alle automobili che si guidano da sole ma la strada per arrivarci è quella dell’intelligenza artificiale", ha dichiarato al Wall Street Journal Jeff Holden, dirigente a capo dei nuovi prodotti Uber.

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