Facebook, Mozilla e Wikipedia tra le Big contro le False Notizie

Facebook tra le 19 organizzazioni unite assieme nel News Integrity Initiative che ha come obiettivo contrastare le fake news, ossia le 'notizie false'.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Facebook con 14 milioni di dollari è tra le diverse organizzazioni no profit unite assieme per lanciare un progetto chiamato News Integrity Initiative che ha come obiettivo contrastare le fake news, ossia le ‘notizie false’. Il progetto verrà inoltre sostenuto dal Fondo filantropico Craig Newmark, Ford Foundation, Democracy Fund, John S. e James L. Knight Foundation, Tow Foundation, AppNexus, Mozilla e Betaworks.

La News Integrity Initiative avrà sede presso il CUNY Graduate School of Journalism, con la società che sarà gestita come progetto indipendente dalla Scuola di giornalismo della City University of New York e promuoverà ricerca, iniziative ed eventi per sensibilizzare e formare l’opinione pubblica su una informazione online vera, di qualità.

In un periodo in cui ci si lamenta troppo delle “notizie false” sul web, gran parte delle quali diffuse attraverso i social media, la News Integrity Initiative è una reazione ad un problema che ha avuto il suo apice durante e dopo le elezioni presidenziali USA 2016. Sempre piu’ persone si tengono informate online, in particolare da Facebook, oggi diventato forse il distributore principale di notizie per gli americani, quindi era da parte soprattutto di Facebook prendere una posizione per impedire la diffusione delle ‘fake news’.

Stando ad un sondaggio della società di ricerca Pew dello scorso anno, due terzi degli utenti di Facebook (66%) leggono notizie sul sito, quasi sei su dieci utenti di Twitter (59%) leggono notizie su Twitter, e sette su dieci utenti di Reddit leggono notizie su Reddit.

Facebook ha quindi fondato News Integrity Initiative assieme con Mozilla, AppNexus, Betaworks e diverse fondazioni americane senza scopo di lucro.

Come parte dell’annuncio di News Integrity Initiative, i suoi fondatori hanno descritto la società come: "un consorzio globale volto ad aiutare le persone a prendere decisioni informate circa le notizie che leggono e condividono on-line. La missione della iniziativa è quella di far avanzare le notizie verificate, per aumentare la fiducia nel giornalismo in tutto il mondo, e per informare meglio l’opinione pubblica. Initiative finanzierà la ricerca applicata e progetti, e convocherà riunioni con esperti del settore."

Facebook dopo essere stata per mesi criticata per aver lasciato libera diffusione all’interno del suo social network di notizie false ha attivato nel mese di marzo un nuovo strumento mirato a contribuire a limitare la diffusione della disinformazione nel social network. La soluzione adottata da Facebook consiste nell’etichettare con "contestato" e un bollino rosso le notizie condivise all’interno della sua piattaforma e che sono state considerate false in seguito ad un controllo da parte di organizzazioni di terze parti. E’ importante il fatto che non è Facebook a contrassegnare una notizia come falsa, ma il social si limita a girare le segnalazioni ricevute da parte degli utenti a siti esterni per l’analisi e stabilirne la veridicità.

Stando a indiscrezioni emerse sul finire dello scorso anno, inoltre, Facebook gia’ da un po’ starebbe lavorando su una caratteristica chiamata Collections, simile al Discover di Snapchat da introdurre nel suo social network volta a presentare liste di contenuti curati da editori qualificati direttamente nel News Feed degli utenti.

News Integrity Initiative riuscirà ad impedire la continua circolazione di notizie false all’interno del social network? La lista completa dei 19 partner è la seguente:

– Arizona State University (USA)
– Center for Community and Ethnic Media at CUNY Graduate School of Journalism (USA)
– Constructive Institute at Aarhus University (Danimarca)
– Edelman (USA)
– European Journalism Centre (Olanda)
– Fundación Gabriel García Márquez para el Nuevo Periodismo Iberoamericano (FNPI) (Colombia)
– Hamburg Media School (Germania)
– Hans-Bredow-Institut (Germania)
– The Ida B. Wells Society (USA)
– International Center for Journalists (USA)
– News Literacy Project (USA)
– Polis, London School of Economics (UK)
– Ecole de Journalisme de Sciences Po (Sciences Po Journalism School) (Francia)
– Society of Publishers in Asia (Hong Kong)
– Trust Project (USA)
– Walkley Foundation (Australia)
– Weber Shandwick, USA
– Wikipedia founder Jimmy Wales
– United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO) Division for Freedom of Expression and Media Development (France)

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