La Cina prepara la propria versione di Wikipedia

Il governo cinese sta finanziando il progetto che coinvolge 20mila studiosi e porterà online la terza edizione della Enciclopedia Nazionale della Cina, prevista migliore della versione cinese di Wikipedia.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La Cina sta preparando una versione online della propria enciclopedia nazionale in alternativa a Wikipedia, stando a quanto segnalato dal South China Morning Post, secondo cui la prossima terza edizione dell’enciclopedia cinese comprenderà 300.000 voci, ciascuna delle quali con circa 1.000 parole. ll progetto è finanziato e sorvegliato dal governo cinese.

La versione online della’enciclopedia nazionale cinese dovrebbe essere pronta per il 2018 e a quel punto si prevede sarà grande quanto la versione cinese di Wikipedia. Sarà un libro digitale per "tutto" che ha l’obiettivo di superare Wikipedia.

"L’Enciclopedia Cinese non è un libro, ma una Grande Muraglia della Cultura", ha dichiarato Yang Muzhi, direttore del progetto e presidente della Book and Periodicals Distribution Association of China (Associazione di distribuzione libri e periodici della Cina), in un evento tenutosi nel mese di aprile, come riportato sul sito web dell’Associazione.

Il web in Cina è tenuto sotto controllo dal governo, che blocca l’accesso a diversi siti web e social network, ma Wikipedia è accessibile anche se alcune voci sono oscurate, in particolare quelle che riguardano la politica. "Una ricerca di parole chiave sensibili come ‘Dalai Lama’ e ‘Xi Jinping’ comporta la perdita di connessione al server" scrive l’SCMP.

Come riportato dal South China Morning Post, Yang ha dichiarato che la nuova Enciclopedia Cinese mira a "guidare il pubblico e la società", e per raggiungere questo obiettivo sono impegnati oltre 20.000 autori da università e istituti di ricerca per compilare l’enciclopedia.

Centinaia di scienziati, storici, artisti e scrittori hanno partecipato alla stesura della prima edizione della Enciclopedia Cinese cartacea composta di 74 volumi e completata nel 1993 dopo 15 anni di lavoro.

Come riportato da The Verge, la Cina non è il primo paese che vorrebbe censurare Wikipedia. Altri paesi hanno provato a oscurare Wikipedia o comunque a sviluppare una propria enciclopedia approvata dal governo. In Turchia, il governo ha bloccato l’accesso a Wikipedia poichè il sito non ha risposto alle richieste del governo di rimuovere alcuni contenuti. In Russia, si è cercato nel 2014 di sviluppare una versione alternativa a Wikipedia per fornire informazioni più "dettagliate e affidabili" sul paese.

La nuova Enciclopedia Cinese dovrebbe "adattarsi alle tendenze dello sviluppo nel 21 secolo, rispettare la storia e affrontare il futuro", ha scritto il professor Huang Annian, storico attualmente con sede negli Stati Uniti e uno degli studiosi invitati a partecipare alla scrittura della nuova edizione, secondo cui il "vecchio sistema" deve essere abbandonato.

Ancora non si sa se Wikipedia in Cina sarà bloccato quando la nuova enciclopedia nazionale cinese sarà online il prossimo anno.

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