Spotify testa le canzoni sponsorizzate nelle playlist

Spotify testa la sponsorizzazione di brani all'interno delle playlist.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Spotify ha iniziato a testare la sponsorizzazione di brani all’interno delle playlist, come segnalato da piu’ utenti negli ultimi giorni e confermato da un rappresentante della società a The Verge.

Contenuti sponsorizzati nelle playlist significa che Spotify va a mettere in risalto nella parte piu’ alta di una o piu’ playlist canzoni che un’etichetta discografica puo’ voler rendere piu’ visibili, naturalmente pagando una certa somma di denaro.

Come notato da The Verge, i contenuti sponsorizzati non sono una vera e propria novità per Spotify, dopo che nel 2016 la società ha permesso ai brand di sponsorizzare playlist. La differenza, ora, è che Spotify consente alle etichette discografiche di promuovere singole canzoni, piuttosto che intere playlist. 

Al momento Spotify sta testando i brani sponsorizzati nelle playlist come parte di un programma di prova rivolto solo agli utenti non abbonati al pacchetto premium, quindi solo alcuni utenti che usano Spotify in versione free potranno vedere dei brani promossi.

Le canzoni sponsorizzate nelle playlist non appaiono come gli annunci esistenti della piattaforma, ma sono integrati sopra la playlist: come si puo’ vedere nella foto condivisa dall’utente @liamtmaloney il brano promosso "Call Me" di NEIKED viene mostrato sopra l’elenco dei brani della lista musicale bene in evidenza.

La funzionalità viene attivata ad alcuni utenti in automatico, e per sapere se si è tra questi è sufficiente accedere alle impostazioni di Spotify e vedere se è presente l’opzione "Mostra canzoni sponsorizzate" che è attiva per impostazione predefinita. L’opzione si puo’ quindi disattivare.

Le canzoni sponsorizzate sono un altro metodo attraverso il quale Spotify vuole andare a guadagnare in vista della possibile quotazione in Borsa preceduta da una IPO prevista per quest’anno.

Spotify oggi conta su oltre 140 milioni di utenti attivi, di cui 50 milioni utenti abbonati a Premium e i restanti utenti ‘free’.

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