Samsung spiega il Super Slow-Mo sul Galaxy S9

La funzione Super Slow-mo per Galaxy S9 nasce in risposta alla volonta' di Samsung di creare un sensore fotografico veloce al punto da rendere possibile registrare filmati a frame rate elevati per prolungare un momento che non si vuole perdere.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Samsung ha svelato in un post nel suo blog i retroscena dietro allo sviluppo della funzionalità Super Slow-Mo a 960fps che offre nei suoi smartphone Galaxy S9 e Galaxy S9+, i quali possono catturare l’azione con dettagli a velocità rapidissime dell’otturatore – quattro volte più velocemente dei principali smartphone.

"I nostri migliori momenti accadono in un istante. Che si tratti di un’incredibile impresa di atletismo, di un momento tenero con amici e familiari, o di un momento esilarante con un cucciolo energico, la vita spesso si muove troppo velocemente per essere catturata" si legge nel blogpost, secondo cui la società sudcoreana "sta contribuendo ad estendere questi preziosi momenti con la nuova funzione Super Slow-Mo del Galaxy S9/S9+, che garantisce a quei momenti perfetti ma fugaci la massima potenza.".

Nel corso dello sviluppo della funzione Super Slow-mo, in grado di catturare a 960 fps, Samsung mirava a mostrare "nuove prospettive sui momenti che in genere si possono perdere". Infatti, la caratteristica principale è che il sensore rileva automaticamente il movimento e lo cattura mentre sta accadendo, quindi non è necessario preoccuparsi di avviare la registrazione manualmente.

I sensori di immagine utilizzati fino al Galaxy Note8 sono serviti per "continuare a superare le barriere" ha detto Samsung. A differenza dei sensori di immagine CCD (Charge-coupled device) più vecchi, i moderni sensori CMOS (Metal-Oxide Semiconductor) complementari, come quelli integrati negli ultimi modelli di smartphone Samsung, espongono l’immagine in modo sequenziale, causando distorsioni. Anche se è possibile migliorare la messa a fuoco e realizzare obiettivi più luminosi, Samsung ha voluto spingersi oltre.

01, Il Problema: CCD vs CMOS

Quando ha iniziato a progettare la fotocamera per Galaxy S9/S9+ Samsung voleva creare qualcosa che avrebbe non solo migliorato il sensore di immagine in generale ma offrisse un’esperienza nuova. L’obiettivo finale era di creare un sensore CMOS che fosse abbastanza veloce da ridurre i problemi di distorsione, contrastare il tremolio della videocamera e offrire agli utenti "il ​​potere di esplorare funzionalità completamente nuove". Da qui l’idea di offrire agli utenti la possibilità di rallentare i momenti catturati con la fotocamera.

02, L’obiettivo

La funzione Super Slow-mo è quindi nata in risposta alla volontà del produttore sudcoreano di "creare un sensore abbastanza veloce per essere in grado di registrare filmati a frame rate incredibilmente veloci per poter essere rallentati ed offrire agli utenti la possibilità di catturare azioni incredibili o prolungare un momento divertente".

03, l’Idea

Dopo aver pensato a cosa offrire con la fotocamera di S9 e S9+, Samsung ha iniziato ad immaginare come progettare un sensore con la potenza tale da poter rendere concreta l’idea. La parte più difficile dell’aumento del frame rate era la tecnologia dei sensori. Il sensore di immagine doveva essere quattro volte più veloce dei modelli precedenti e i circuiti e la tecnologia dei pixel dovevano essere migliori. Per gestire i frame rate elevati era necessaria anche una maggiore larghezza di banda per la velocità dello spostamento dei dati provenienti dal sensore immagine e dell’elaborazione video nell’applicazione. La risposta a questo problema è stato un sensore di immagine a tre strati che include il sensore di immagine CMOS stesso, un circuito con un veloce trasferimento dei dati e un chip di memoria DRAM dedicato.

04, La Soluzione

Il risultato è la fotocamera che oggi trova posto nella parte posteriore del Galaxy S9 e del S9+, che è in grado di registrare a 960 fps, 32 volte più lentamente di un normale video.

Quando si utilizza la funzione Super Slow-motion la fotocamera cattura 0,2 secondi di azione e li estende a circa 6 secondi per produrre un file GIF finale che in genere varia da 3-15 MB. E’ possibile catturare una sola immagine in movimento in Super Slow-Mo o fare un multi-take con fino a 20 immagini in Super Slow-Mo (il peso finale puo’ arrivare quindi a 60-300 MB).

Da notare che il Super Slow Motion a 960 fps è stato introdotto per la prima volta lo scorso anno da Sony è stato il primo produttore ad introdurre il Super Slow Motion a 960 frame per secondo su Xperia XZ1 che Xperia XZ1 Compact ma limitato alla risoluzione HD a 720p (risoluzione a cui arrivano anche Galaxy S9 e S9+) mentre solo i nuovi Xperia XZ2 e Xperia XZ2 Compact sono in grado di registrare a 960fps in risoluzione fullHD (1080p).

Samsung Galaxy S9 Plus con fotocamera da 99 punti DxOMark

Samsung Galaxy S9 Plus con fotocamera da 99 punti DxOMark

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