TikTok, Oracle batte offerta di Microsoft per gestirla in USA

Senza un'azienda americana che ne prenda in mano la gestione per il territorio USA, TikTok rischia il blocco per questioni di 'sicurezza nazionale'.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il Wall Street Journal ha riportato che Oracle Corp. ha vinto la gara per l’acquisizione delle operazioni statunitensi dell’app di condivisione TikTok di proprietà della cinese ByteDance, battendo Microsoft Corp., in un accordo destinato ad impedire il blocco del social media negli Stati Uniti imposto dal governo di Trump, ritenendolo un rischio per la sicurezza nazionale.

Microsoft in una nota ufficiale condivisa nel suo blog il 13 settembre ha confermato di avere perso la possibilità di acquistare la licenza per il solo territorio statunitense di TikTok: "ByteDance ci ha fatto sapere oggi che non avrebbero venduto le attività statunitensi di TikTok a Microsoft".

Microsoft si è detta fiduciosa che sua proposta sarebbe stata buona per gli utenti di TikTok, che era stata pensata per "proteggere gli interessi della sicurezza nazionale". Per fare ciò, Microsoft avrebbe apportato modifiche "significative per garantire che il servizio soddisfacesse i più elevati standard di sicurezza, privacy, sicurezza online e lotta alla disinformazione", principi che l’azienda aveva già chiarito nella sua dichiarazione di agosto. "Non vediamo l’ora di vedere come si evolverà il servizio in queste importanti aree" ha concluso l’azienda di Redmond.

Secondo il WSJ, Oracle è destinato ad essere annunciato come il "partner tecnologico di fiducia" di TikTok negli Stati Uniti, e probabilmente l’accordo non sarà strutturato come una vendita a titolo definitivo ma solo per un periodo di tempo prestabilito. 

Oracle non ha fatto comunicazioni ufficiali, quindi restiamo in attesa di scoprire come intenderà gestire la proprietà di TikTok negli Stati Uniti in un modo che sia soddisfacente per il governo di Trump, e ottenere cosi’ il via libera di offrire il servizio agli utenti statunitensi.

Impostazioni privacy