Galaxy Note 7, Samsung disabilita la ricarica sui phablet rimasti attivi

Samsung con un aggiornamento software da fine marzo va a rendere i Galaxy Note 7 ancora attivi incapaci di caricarsi e funzionare.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Samsung forza il richiamo tramite aggiornamenti mirati

Samsung ha invitato per circa cinque mesi le persone che ne erano in possesso ancora di restituire le unità di Galaxy Note 7, ossia da dopo che lo smartphone è stato cancellato e messo fuori produzione per via dei problemi che lo fanno esplodere. A tutela della sicurezza dei propri consumatori, lunedì 31 ottobre 2016 Samsung ha rilasciato un aggiornamento software per Galaxy Note7 per limitare la carica della batteria al 60% della capacità effettiva. Questo non è bastato, in quanto a metà dicembre ancora c’erano persone che possedevano e continuavano ad utilizzare – a loro rischio e pericolo – un Galaxy Note 7.

Nel mese di dicembre, Samsung ha detto che oltre 2,7 milioni di unità del Galaxy Note 7 sono state restituite delle circa 3,06 milioni di unità vendute in tutto il mondo dopo che il portatile era stato rilasciato a metà del mese di agosto. Circa il 90 per cento delle unità vendute era stato riconsegnato nei principali mercati come il Nord America e in Europa, solo l’80 per cento delle unità erano state restituite in Corea del Sud, casa di Samsung. 

Mentre quindi la stragrande maggioranza dei clienti aveva restituito il prodotto entro il mese di dicembre, la società ha deciso di prendere piu’ severi provvedimenti per costringere a restituire le unità ancora in circolazione alla fine dello scorso anno, rendendo praticamente inutilizzabile lo smartphone.

Samsung USA ha rilasciato un aggiornamento software negli Stati Uniti dal ​​19 dicembre lasciando il Galaxy Note 7 incapace di caricarsi e funzionare (ad esclusione dei modelli marchiati Verizon, il più grande operatore di telefonia mobile del paese, che si è rifiutato di rilasciare questo aggiornamento). In Europa, il produttore non è stato cosi’ drastico ma un nuovo aggiornamento in distribuzione a partire dal 15 dicembre 2016 limitando la carica della batteria al 30% della capacità effettiva.

Mentre negli USA lo smartphone dal 19 dicembre è diventato praticamente inutilizzabile una volta aggiornato e con la batteria scaricata, i proprietari di Galaxy Note 7 in Europa si sono ritrovati col dover caricare il telefono anche 3 volte al giorno per poterlo continuare ad utilizzare per via del limite imposto dalla casa madre dopo il 15 dicembre – questi aggiornamenti non hanno tuttavia portato tutti i proprietari a prendere parte al programma di scambio e rimborso.

Ricordiamo che, relativamente al mercato italiano, il Galaxy Note 7 non è mai stato ufficialmente messo in commercio, in quanto prima il lancio è stato rinviato e poi la produzione dello smartphone è stata completamente fermata in tutto il mondo. In Italia, il prodotto è stato disponibile solo attraverso una prima fase di pre-ordine di circa 4.000 unità, di cui consegnate meno della metà. Per agevolare il processo di ritiro del Galaxy Note7, Samsung Electronics Italia ha messo a disposizione alcuni servizi tra cui: servizio di ritiro del prodotto e servizio di assistenza dedicato al numero verde 800 025 520. Ai consumatori che hanno effettuato il pre-ordine, Samsung Electronics Italia ha garantito il rimborso totale e immediato dell’importo versato, e a questi è stata comunque prevista la spedizione subito dopo la restituzione del Galaxy Note7 dei premi promessi in fase di pre-ordine (come ad esempio il visore Gear VR). 

Ecco le mosse di Samsung per richiamare il Galaxy Note7:
– dal 19 dicembre 2016, negli USA, Galaxy Note7 inutilizzabile dopo un aggiornamento che impedira’ la carica della batteria.
– dal 15 dicembre 2016, in Europa, Galaxy Note7 con batteria che si carica fino al 30% della capacità massima.
– da fine marzo 2017, in tutto il mondo Galaxy Note7 non si puo’ piu’ ricaricare.

Cosa ne pensate di questa decisione di impedire la ricarica della batteria dei Galaxy Note7 ancora attivi? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.

Sta per finire nel dimenticatoio il caso Galaxy Note 7 circa sette mesi dopo che Samgung ha iniziato a richiamare lo smartphone dal mercato, o almeno questa è la speranza del produttore. Infatti, dopo aver limitato la ricarica su alcune unità di Galaxy Note 7 per incentivare le restituzioni, Samsung rilascerà un nuovo aggiornamento per terminare la ricarica dei Galaxy Note 7 ancora attivi in tutto il mondo, circa il 3% di tutte le unità vendute. 

All’inizio di quest’anno, considerato il piccolo numero di phablet ancora in circolazione, al 96%, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti aveva deciso di rimuovere l’obbligo per le compagnie aeree di effettuare specifici controlli pre-imbarco per verificare se dei passeggeri sono in possesso di un Galaxy note7. Lo scorso ottobre, la FAA aveva vietato la presenza di Galaxy Note 7 su qualsiasi aeromobile dopo che una unità è esplosa su un volo della Southwest Airlines.

Prima di rilasciare un aggiornamento software nel mese di dicembre per limitare la ricarica massima consentita per la batteria dei Galaxy Note 7 negli USA, Samsung aveva ricevuto indietro circa l’85% dei dispositivi venduti. Misura che sembra aver funzionato, considerato che sono passate al 96% le sostituzioni al mese di gennaio.

Samsung, ricordiamo, ha rilasciato i risultati della sua indagine sul Galaxy Note 7 a fine gennaio, rendendo note le cause delle esplosioni ed esprimendo le proprie scuse sincere e gratitudine per i clienti di Galaxy Note7, operatori di telefonia mobile, i partner di vendita al dettaglio e della distribuzione e partner commerciali per la loro pazienza e il continuo supporto

L’indagine di Samsung ha concluso che la batteria è stata la causa principale delle esplosioni del Galaxy Note 7.

Nell’interesse di proteggere le persone che ancora hanno un Galaxy Note7, Samsung completamente disabiliterà il supporto per la ricarica entro la fine del mese di marzo.

Samsung Galaxy Note 7 – andamento richiamo

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