Samsung prepara il suo chip con Intelligenza Artificiale

Samsung sta lavorando su nuovi chipset che dispongono di core dedicati per l'elaborazione di dati di intelligenza artificiale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Kirin 970 è la prima piattaforma di calcolo mobile AI di Huawei ma la concorrenza non sta mica a guardare, perchè risulta che anche Samsung stia progettando processori integrati che dispongono di core dedicati per l’elaborazione di dati di intelligenza artificiale al fine di rendere le operazioni di calcolo più rapide e meno pesanti, che richiedono meno energia per limitare il consumo di batteria. 

L’intelligenza artificiale è cio’ su cui i produttori piu’ grandi della telefonia hanno iniziato a focalizzarsi, e mentre quest’anno Samsung si è concentrata sul lancio del suo assistente digitale Bixby, Huawei ha lavorato sul chipset Kirin 970 come la sua prima piattaforma di calcolo mobile con intelligenza artificiale del produttore cinese dotata di Neural Processing Unit (NPU).

Huawei ha già annunciato che Kirin 970 alimenterà il suo prossimo smartphone Mate 10. Lo smartphone, grazie alla presenza di questo chip, sarà in grado di regolare automaticamente le impostazioni della fotocamera e di offrire un assistente digitale in grado di analizzare quanto viene catturato dalla fotocamera, e ad esempio sarà in grado di tradurre del testo catturato dalla fotocamera anche se il telefono è offline.

Apple ha di recente lanciato i nuovi iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X tutti alimentati dal chipset proprietario A11 Bionic, dotato di un motore neurale rivolto al gestire le attività automatiche.

Secondo le fonti di settore citate dal The Korea Herald, Samsung sta lavorando attualmente su "diversi tipi" di chip di calcolo mobile con IA integrata. Quando saranno pronti questi chip non si sa, ma gli smartphone di Samsung alimentati da questi chip dovrebbero essere molto veloci e preformanti, in particolare per l’elaborazione di calcoli che oggi vengono effettuate attraverso la comunicazione con i server di Samsung. Ad esempio, l’utilizzo di Bixby richiede per l’elaborazione delle informazioni la connessione nei server della società, e una volta elaborati qui i dati vengono trasmessi al dispositivo richiedente per poter fornire all’utente cio’ di cui ha bisogno. Utilizzando un chip di calcolo mobile con IA, l’elaborazione dei dati potrebbe essere svolta offline, quindi direttamente sul dispositivo.

Mentre Samsung potrebbe sfruttare questi nuovi chip per migliorare l’esperienza offerta con Bixby, la società presumibilmente ha in programma anche di vendere ad altri produttori interessati i suoi processori con IA, considerato l’interesse che viene dimostrato oggi attorno al campo della Intelligenza Artificiale per rendere ancora piu’ intelligenti gli smartphone. 

L’assistente digitale digitale Bixby con IA ha debuttato all’inizio dell’anno in Galaxy S8 e Galaxy S8 Plus e poi è giunto sul Galaxy Note8, tutti smartphone alimentati dal chipset Exynos 8895 di Samsung, il quale non dispone di un’unità di elaborazione dedicata per i compiti di IA. Samsung si sta quindi preparando per i suoi futuri dispositivi alimentati da Bixby, i quali grazie ad un chip con core dedicati all’elaborazione delle attività di IA dovrebbero essere molto veloci nel fornire le informazioni che l’utente richiederà a Bixby. Si prevede che la serie Galaxy (2018) di smartphone attesa al debutto all’inizio del 2018 disporrà di Bixby e di un pulsante dedicato al richiamo dell’assistente digitale, ma è da escludere che il primo chip con con unità per l’IA sarà pronto per quel periodo – è logico presumere il debutto del primo chip con IA sul Galaxy S9 previsto nel mese di Marzo del prossimo anno.

Come riportato da Sammobile, Samsung ha investito 300 milioni di dollari in Graphcore, una startup britannica specializzata in chip con IA per superare i suoi limiti, e ha ufficialmente affermato ad un forum legato alla tecnologia che i suoi nuovi chipset avranno alcune caratteristiche legate all’IA. Kim Ki-nam, presidente del business dei semiconduttori di Samsung, ha dichiarato: "L’unità di elaborazione centrale esistente e le unità di elaborazione grafica rendono difficile il computing IA. Il NPU aiuterà ad affrontare la sfida dell’efficienza. Tuttavia, le NPU finora hanno capacità di memoria equivalenti ad un millesimo di un cervello umano."

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