Facebook conosce la situazione Finanziaria degli utenti

Mark Zuckerberg ha svelato i piani del social network nel ramo della telepatia: gli utenti penseranno a qualcosa che gli amici potranno percepire. Facebook ha depositato un brevetto attraverso il quale sarebbe possibile analizzare e verificare la solvibilità finanziaria misurando una serie di dati indiretti che potrebbero cosi fornire a banche e società finanziarie, una prima valutazione di merito.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Facebook ha depositato un brevetto attraverso il quale sarebbe possibile analizzare e verificare la solvibilità finanziaria misurando una serie di dati indiretti che potrebbero cosi fornire a banche e società finanziarie, una prima valutazione di merito.

Il brevetto è molto generico in realtà e non spiega il meccanismo che potrebbe fornire il dato sopracitato, ma la sua presenza è bastata per scatenare polemiche negli Stati Uniti cosi come in Europa.

L’idea che analizzando la propria rete sociale sia possibile etichettare una persona e valutare l’eventuale stato di solvibilità resta per ora pura fantasia. Tuttavia, il sistema riprende il concetto, già oggi studiato e analizzato per esempio per i crimini, secondo il quale in base alle condizioni familiari, sociali e ambientali sarebbe possibile individuare il rischio di comportamenti potenzialmente nocivi.

Cambiamenti ben più importanti del semplice aggiornamento del logo arriveranno prossimamente su Facebook. Oltre la realtà virtuale, satelliti per la diffusione di Internet e intelligenza artificiale: su quali altre tecnologie futuristiche Facebook è interessata? Non solo foto, post e link condivisi, nel futuro del social network più grande del mondo c’è la telepatia. E’ stato lo stesso co-fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, a svelate l’ambizioso progetto, nel corso della sua tradizionale sessione di Q&A con gli utenti.

Zuckerberg ha detto che un giorno gli utenti saranno in grado di pensare a qualcosa e gli amici potranno immediatamente percepire la stessa cosa. Nella pratica, gli utenti saranno in grado di condividere pensieri e sensazioni direttamente sul social network, senza più doverlo digitare con la tastiera, e gli amici percepiranno la cosa come è stata pensata dal suo autore.

Ecco la dichiarazione di Zuckerberg, come riportata dal TheGuardian:

Pro e contro della Telepatia. Per alcune persone, l’interesse di Facebook nella telepatia sarà parte di un nuovo mondo nelle comunicazioni digitali. Per altre persone, sarà solo un altro modo di Facebook per sapere cosa pensano le persone.

"La maggior parte della nostra ricerca è focalizzata sulla comprensione del significato di ciò che le persone condividono", ha scritto Zuckerberg, citando esempi tra cui rilevare quando una foto ha una certa persona raffigurata in essa. "Per fare le cose davvero bene, il nostro obiettivo è quello di costruire sistemi di intelligenza artificiale che siano migliori degli edegli esseri umani con i nostri sensi primari: visione, ascolto, ecc."

Come giustamente ricorda il Washingtonpost, per capire la visione che Zuckerberg ha della telepatia, bisogna capire come funziona il cervello. In breve, il sistema nervoso è costituito da cellule chiamate neuroni, che comunicano tra di loro tramite segnali chimici chiamati neurotrasmettitori. Quando un neurone riceve uno di questi segnali, genera un piccolo picco elettrico. Milioni di questi segnali vengono scambiati nel cervello – fare click col mouse, anche solo leggere questo testo, ricordare cosa si è mangiato a pranzo, o pensare al vostro nome – il cervello è come una centrale di energia elettrica. Questi impulsi, con giusti metodi, possono essere catturati, elaborati e condivisi. Nel 1929, è stato lo psichiatra austriaco Hans Berger a registrare il primo potenziale elettrico di un cervello in vivo. Questa tecnica, conosciuta come elettroencefalogramma, permette di misurare la corrente che scorre nella corteccia cerebrale durante lo stimolo dei neuroni e viene oggi utilizzata nella diagnosi di determinate condizioni neurologiche come le crisi epilettiche e per scopi di ricerca.

"Un giorno, credo che saremo in grado di scambiare pensieri direttamente tramite la tecnologia. Devi solo essere in grado di pensare a qualcosa ed i vostri amici saranno immediatamente in grado di percepire la stessa cosa ".

Cervello, neuroni

Perchè Facebook sta investendo così tanto nell’intelligenza artificiale? "Stiamo lavorando su AI perché pensiamo che i servizi più intelligenti saranno molto più utili per l’uso." ha detto Zuckerberg. "Per esempio, se avessimo i computer che potrebbero comprendere il significato dei messaggi nel News Feed si potrebbero mostrare più cose che interessano [all’utente], il che sarebbe piuttosto sorprendente", ha detto. "Allo stesso modo, se potessimo costruire computer che in grado di capire che cosa c’è in un’immagine e potrebbe raccontarlo ad un cieco che altrimenti non può vedere l’immagine, sarebbe piuttosto sorprendente quanto bello. Questo è tutto alla nostra portata e spero che potremo fornirlo nei prossimi 10 anni ".

Zuckerberg ha anche parlato degli investimenti di Facebook nella Realtà Virtuale, attraverso la sua acquisizione da 2 miliardi di dollari della startup Oculus VR lo scorso anno, pronta per lanciare il suo primo casco virtuale per consumatori nei primi mesi del 2016.

Riguardo al futuro di Facebook, ricordiamo che il social network ha svelato nelle passate settimane di essere al lavoro su nuove tecnologie in grado di interpretare il contesto di immagini e video, riconoscendo gli oggetti, i luoghi e le persone all’interno di foto e filmati.

Sarà interessante scoprire più informazioni sul progetto di telepatia a cui Facebook sta lavorando.

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