Twitter aumenta limite caratteri a 280 per tutti gli utenti

Twitter per la prima volta in undici anni aumenta il limite dei caratteri nel conteggio dei tweet da 140 a 280 a quasi tutti gli utenti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Twitter ha annunciato il 7 novembre 2017 di aver esteso il nuovo limite di 280 caratteri per tweet alla maggior parte degli utenti a livello mondiale, ritenendosi soddisfatta del test avviato nello scorso mese di settembre che ha permesso solo ad alcuni, pochi, utenti di raddoppiare il limite di caratteri per i tweet da 140 a 280. 

Le voci che per mesi si sono susseguite di un cambiamento del limite dei caratteri massimi conteggiati da Twitter per un singolo tweet hanno fatto discutere molto gli utenti, divisi in favorevoli e non; c’è chi non riesce ad esprimersi in 140 caratteri e ha chiesto l’aumento del limite, ma c’è chi non puo’ fare a meno di riuscire a sintetizzare un concetto o una frase in quei pochi caratteri. In ogni caso, alcuni utenti di Twitter hanno un nuovo limite da rispettare nel conteggio dei caratteri: da 140 si è passati a 280. La modifica è stata lanciata il 26 settembre 2017 per un piccolo gruppo di utenti, esteso poi ad un pubblico piu’ ampio il 7 Novembre 2017. Nel 2015, ricordiamo, Twitter ha tolto il limite nel conteggio dei caratteri nei messaggi privati.

Nel mese di Ottobre del 2015 sono emerse le prime indiscrezioni secondo cui il servizio di social media stava lavorando ad un cambiamento sulla piattaforma per permettere agli utenti di condividere frasi più lunghe di 140 caratteri. Secondo voci di inizio anno 2016, la modifica era attesa entro la fine del mese di marzo dello stesso anno. Questa pero’ non è arrivata. Secondo indiscrezioni, l’azienda di San Francisco stava apparentemente esplorando diverse lunghezze dei tweet che andavano ben oltre il limite di 140 caratteri, di 10.000 caratteri o circa 2.000 parole. Ufficialmente il limite è stato alzato a 280 caratteri, per cui siamo ben al di sotto delle vociferate cifre suddette.

L’aumento del limite si tratta dell’ennesimo cambiamento in Twitter per cercare di aumentare l’utilizzo del social network da parte degli utenti attuali, e di acquisirne dei nuovi. Twitter, infatti, continua a registrare rallentamenti nella sua crescita, cosa che non fa piacere agli investitori e ha fatto calare il prezzo delle azioni e le speranze per le prospettive della società.

Esistono già servizi che permettono di condividere via social pensieri più lunghi di 140 caratteri, ma questo limite è però stato una delle caratteristiche per le quali il social network si è fatto conoscere: l’idea di esprimere un’opinione in 140 caratteri è una sfida che hanno accolto molti utenti, ma a quanto sembra non è più sufficiente per trarre interesse verso la piattaforma.

Twitter ha spiegato che la maggior parte degli utenti spesso faticano a rientrare nel limite di 140 caratteri, in particolare gli utenti di lingua inglese, ritrovandosi a dividere i loro pensieri in due o più tweet incatenati come risposte. Alcuni utenti rimuovevano una parola importante per trasmettere un significato o un’emozione, altri preferivano non mandare affatto il Tweet. È interessante notare che questo non è un problema riscontrato in tutto il mondo. Gli utenti che scrivono in giapponese spesso e volentieri avanzano spazio, riuscendo a stare ben al di sotto dei 140 caratteri. Questo perché lingue come il giapponese, il coreano e il cinese è possibile comunicare circa la doppia quantità di informazioni in un carattere rispetto a molte altre lingue, come l’inglese, lo spagnolo, il portoghese, il francese o l’italiano con tutti gli articoli che gli utenti rimuovevano per non allungare troppo i tweet.

"Vogliamo che ogni persona in tutto il mondo si esprima facilmente su Twitter" ha spiegato la società quando a settembre ha avviato il test del nuovo limite di 280 caratteri solo per le lingue che hanno il problema del cramming (tutte tranne giapponese, cinese, e coreano). Twitter si era detta fiduciosa circa l’impatto positivo che questo cambiamento avrebbe avuto e ha avuto ragione: un paio di mesi dopo l’avvio della prova con un piccolo gruppo di persone ha preso la decisione di rendere disponibile il nuovo limite a quasi tutti gli utenti – sono esclusi quelli che scrivono in giapponese, cinese e coreano per il motivo sopra descritto. Durante il test, Twitter ha notato che gli utenti che avevano più spazio per scrivere si sono impegnate di piu’ (mi piace, retweet, @menzioni), hanno aumentato i propri followers e hanno in generale passato più tempo su Twitter. Le persone che hanno partecipato all’esperimento hanno detto alla società che un limite superiore di caratteri li ha fatti sentire più soddisfatti di come possono esprimersi su Twitter, la loro capacità di trovare contenuti e usare Twitter in generale.

Stando alle statistiche condivise da Twitter, una piccola percentuale di tweet inviati in giapponese ha 140 caratteri (solo lo 0,4%) ma in inglese, una percentuale molto più elevata di tweet ha 140 caratteri (9%). La maggior parte dei tweet in lingua giapponese è di 15 caratteri, mentre la maggior parte dei tweet in lingua inglese sono di 34 caratteri. Una ricerca di Twitter ha dimostrato  che il limite dei caratteri era una delle principali cause di frustazione per le persone che scrivono in inglese, ma non per quelli che scrivono in giapponese. Inoltre, in tutti i mercati, quando le persone non devono riassumere i loro pensieri in 140 caratteri e in realtà avanzano qualche carattere sono propense a scrivere di piu’.

"Twitter è di brevità. È ciò che lo rende un ottimo modo per vedere cosa sta succedendo. I tweet si avvicinano al punto con le informazioni o i pensieri che contano. Questo è qualcosa che non cambieremo mai" ha spiegato la società. "Ci rendiamo conto che molti di voi hanno inviato tweet per anni e potrebbe essere un attaccamento emotivo i 140 caratteri, ma abbiamo visto il potere di ciò che farà [il nuovo limite] e siamo innamorati di questo nuovo, ancora breve, vincolo."

A partire dal 7 novembre, dunque, il nuovo limite di 280 caratteri viene estesi a tutti gli utenti di Twitter, eccetto quelli per chi scrive in giapponese, cinese e coreano che continuerà ad avere un limite di 140 caratteri poichè servono meno caratteri in queste lingue per dire qualcosa che richiederebbe molti altri caratteri se scritto in altre lingue.

Twitter, i cambiamenti recenti piu’ importanti

Tra i mesi di maggio e giugno 2016 Twitter ha annunciato un paio di importanti novità: il cambio del metodo di conteggio dei tweet  (niente conteggio dei contenuti multimediali come foto e video) e la possibilità per gli utenti di caricare video piu’ lunghi di 30 secondi, per un massimo di 140 secondi (anche su Vine).

Dopo solo averli annunciati, Twitter ha iniziato a cambiare il metodo di conteggio dei caratteri nei tweet lunedi 19 settembre 2016. Questi cambiamenti permettono ora agli utenti di scrivere piu’ testo perchè non contano piu’ nel limite dei caratteri i @nomi_utente, video, GIF, link, e tweet citati. Tuttavia, i nomi utente non venivano piu’ conteggiati solo quando posti all’inizio di un tweet. Dal 30 marzo 2017, quando si risponde a qualcuno, i @nomi_utente non vengono piu’ conteggiati nel massimale dei caratteri del tweet.

Twitter, nei 140 caratteri foto e media non contano piu’

Dopo l’annuncio nel maggio 2016, dal 19 settembre 2016 i tweet vengono conteggiati in caratteri di testo effettivi, quindi nel conteggio non sono piu’ considerati i contenuti multimediali come foto e video. Tuttavia, i collegamenti (link) contano ancora. 

Jack Dorsey, co-fondatore e CEO di Twitter, ha detto nello scorso mese di marzo 2016 che la società con sede in San Francisco non avrebbe aumentato il limite massimo di caratteri nei tweet che gli utenti postano sul servizio. Tuttavia, abbiamo sempre riportato di indiscrezioni secondo cui Twitter stava valutando di modificare il metodo con il quale i caratteri vengono calcolati. A maggio, dopo una anticipazione del cambiamento da Bloomberg, Twitter ha confermato i piani di voler permettere agli utenti di scrivere testi piu’ lungo nei loro tweet, sempre nel limite dei 140 caratteri, escludendo dal conteggio alcuni contenuti, a partire da foto e video.

Fino al cambiamento del 19 settembre, nel limite dei caratteri il social network ha continuato a conteggiare l’inserimento di una foto, video o GIF come 24 caratteri ciascuno: dopo il cambiamento,  gli utenti possono condividere foto senza pensare a quanti caratteri vanno ad occupare. Resta invece il conteggio di un link come 23 caratteri. Non venivano piu’ conteggiati nemmeno i caratteri occupati dai nomi menzionati nei tweet (esempio @names) se posti all’inizio del tweet.

"Negli ultimi dieci anni, il tweet si è evoluto da un semplice messaggio di testo di 140 caratteri ad una ricca e creativa espressione con foto, video, hashtag, Vine, e altro ancora. Solo negli ultimi mesi abbiamo aggiunto la possibilità di inserire sondaggi, inserire velocemente GIF, e condividere e guardare trasmissioni live da Periscope nei Tweet." aveva spiegato Twitter in un blogpost. "Così, già si può fare molto in un Tweet, ma vogliamo che tu sia in grado di fare ancora di più" per questo sono state fatte le modifiche "per semplificare quello che conta nel limite di caratteri, quindi per esempio, @names nelle risposte e allegati (come foto, GIF, video e sondaggi) non ‘consumeranno’ preziosi caratteri."

Con la modifica del 30 marzo 2017, Twitter ha ulteriormente semplificato le conversazioni. Primo, il nome del contatto a cui si risponde appare ora sopra il testo del tweet piuttosto che all’interno del tweet testo stesso, in modo da avere più caratteri disponibili nelle conversazioni. Secondo, è ora possibile toccare su “Come rispondere a …” per vedere e controllare chi fa parte della conversazione facilmente. Terzo, durante la lettura di una conversazione, si può vedere ciò di cui si scrive, piuttosto che vedere un sacco di @nomi_utente all’inizio di un tweet. Quarto, ora è più facile seguire una conversazione, in modo da poter concentrarsi sull’argomento della discussione. Infine, nel conteggio dei caratteri i @nomi_utente non rientrano piu’ tweet di risposta.

Ora, quando si risponde a un Tweet, i caratteri delle menzioni (@names) non sono più conteggiati nel limite dei caratteri; Quando si aggiungono allegati come foto, GIF, video, sondaggi, i media non sono più considerati come all’interno del Tweet. L’obiettivo è rendere le conversazioni su Twitter più facili e più semplici.

Twitter spinge sui video: limite alzato a 140 secondi

Fino a settembre 2016, Twitter ha permesso agli utenti di caricare video lunghi fino a 30 secondi, mentre tramite Vine (servizio di proprietà di Twitter) ha permesso di creare e condividere brevi filmati di 6 secondi in loop. A partire dal 22 giugno 2016, Twitter supporta video più lunghi. Vine, nel frattempo, è stato chiuso nei primi mesi del 2017.

Il microblog ha deciso di permettere il caricamento di video della durata fino a 140 secondi, un numero che ricorda i 140 caratteri che al massimo possono essere scritti in un messaggio – dubitiamo che casualmente il limite di secondi dei video è stato portato proprio a 140. Su Twitter gli utenti possono quindi ora caricare video della durata massima che è quasi cinque volte quella permessa prima.

Restando in tema di video sulle piattaforme gestite da Twitter, la società ha annunciato anche di aver semplificato la ricerca e la visione dei filmati. Ad esempio, toccando un tweet video o un filmato si aprirà la fruizione a schermo intero, e comparirà anche una lista di video simili suggeriti nella parte bassa dello schermo, proprio come gia’ disponibile su Facebook e YouTube.

Infine, Twitter ha anche lanciato la nuova app chiamata ‘Engage‘ che è simile a Facebook Mentions in quanto è riservata agli utenti verificati (come personaggi pubblici o profili molto seguiti) i quali potranno gestire meglio le comunicazioni con i propri fan.

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