Snapchat pronta a quotarsi in Borsa con IPO da 25 miliardi di dollari

La società sta portando avanti la parte burocratica per l'IPO e potrebbe iniziare la vendita di azioni nel marzo del 2017.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Snap Inc, la società dietro il popolare social network Snapchat, è pronta per l’IPO (offerta pubblica iniziale) avendo avviato le pratiche per diventare una società pubblica e quotata in borsa, presumibilmente entro il mese di marzo. 

Snap Inc il 2 febbraio ha depositato il documento S-1 presso la Securities and Exchange Commission rivelando dettagli sull’azienda nata nel 2011 in un dormitorio di Stanford (quando si chiamava solo Snapchat) lanciando un’app di messaggistica con i messaggi che spariscono dopo 24 ore dall’invio. Snapchat negli ultimi sei anni è diventata un fenomeno sociale, prima criticata per essere solo un mezzo per ‘sexting’, poi conquistando i Millennials. "Quando abbiamo iniziato, molti non capivano cosa fosse Snapchat e dicevano che era usata solo per sexting, ma noi sapevamo che poteva essere usata per molto di più" si legge nella descrizione della società nel documento.

Al quarto trimestre del 2016 gli utenti attivi giornalieri di Snapchat sono 158 milioni, di cui la maggioranza hanno età compresa tra i 18 e i 24 anni e stanno al di fuori degli Stati Uniti. Il tempo medio speso sull’app è tra i 25 e i 30 minuti al giorno nell’app, che viene aperta 18 volte al giorno mediamente.

Wall Street Journal aveva anticipato la mossa nello scorso mese di ottobre in un rapporto secondo il quale l’azienda dietro Snapchat era pronta per un’offerta pubblica iniziale che potrebbe portare il valore minimo della società a 25 miliardi di dollari. Secondo il WSJ, la società stava gia’ portando avanti la parte burocratica per l’IPO quattro mesi fa, per iniziare la vendita di azioni nel mese di marzo.

Nei documenti depositati alla Sec, la società si descrive come una società di fotocamere, e afferma che "reinventarle e’ la maggiore opportunità per migliorare le modalità in cui la gente vive e comunica".  Nel documento si legge anche che Snap Inc è una società in perdita, avendo nel 2015 registrato un passivo annuale di 372,9 milioni di dollari, aumentato a 514,6 milioni di dollari nel 2016. Il fatturato è cresciuto da 58,7 milioni di dollari del 2015 a 404,5 milioni di dollari nel 2016, soprattutto grazie alla pubblicità.

Con lo sbarco in Borsa della società, i suoi co-fondatori Evan Spiegel (e CEO) e Bobby Murphy (anche chief technology officer) controlleranno ciascuno una quota della società pari a 5,5 miliardi di dollari. Entrambi manterranno il controllo della società, in quella che Snap ritiene la prima IPO senza emissione di azioni con diritti di voto.

Snapchat è molto popolare tra i giovani, in particolare gli adolescenti e negli ultimi quattro anni è cresciuta moltissimo, partendo come semplice applicazione di condivisione di foto e video che scompaiono dopo un certo lasso di tempo. Nel 2016, la società che ha sviluppato Snapchat con il nome omonimo è diventata Snap Inc., mentre l’app ha mantenuto lo stesso nome – un cambiamento che ha portato gli esperti a pensare che l’IPO per la società era vicina.

Per chi di mercato azionario sa poco, un’offerta pubblica iniziale o IPO è un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato. Le offerte pubbliche iniziali sono promosse da un’impresa o da un gruppo di azionisti che decide di aprirsi ad un pubblico di investitori più ampio contestualmente alla quotazione in Borsa.

Se tutto andrà come dovrebbe andare, Snap Inc diventerà la più grande azienda a sbarcare a Wall Street dal 2014, anno in cui ha fatto il suo ingresso in Borsa, al New York Stock Exchange, il colosso cinese di Alibaba con una capitalizzazione di mercato di 168 miliardi di dollari.

Nel mese di dicembre è emerso che Snap aveva depositato una IPO riservata che secondo Business Insider ha valutato la società tra 20 e 25 miliardi di miliardi di dollari. Il fatto che Snap aveva in presentato tali documenti in via confidenziale significava che il fatturato di Snap era inferiore a 1 miliardo di dollari. Sempre alla fine dello scorso anno sono emerse indiscrezioni secondo cui Apple era interessata ad acquistare Snapchat. Queste voci sono state condivise sulla base della dichiarazione fatta dal CEO di Apple Tim Cook secondo cui la sua società con sede a Cupertino è disposta a esaminare e prendere in considerazione acquisizioni del valore di miliardi di dollari.

Nel 2013, il CEO di Snapchat Evan Spiegel ha rifiutato un’offerta di acquisizione del valore di 3 miliardi di dollari da Facebook nel 2013. Molti hanno considerato Spiegal un ‘pazzo’ per non avere accettato, mentre oggi si puo’ dire che ha fatto un affare e che Facebook sembra che avesse visto le potenzialità dell’applicazione.

Nel frattempo, Snapchat ha lanciato da alcune settimane Spectacles, un paio di occhiali smart con fotocamera che dovrebbero essere in vendita entro la fine dell’anno al prezzo di 130 dollari.

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