Facebook Paywall, news a pagamento in Italia entro 2017

Pagare per poter continuare a restare aggiornati tramite le notizie disponibili su Facebook? Entro quest'anno sarà cosi'.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Gli utenti di Facebook che sono abituati a mantenersi informati leggendo notizie partendo dal proprio News Feed dovranno cambiare abitudine, in quanto le indiscrezioni dei mesi scorsi secondo cui il Re dei social media stava testando una sorta di abbonamento a pagamento per l’accesso alle notizie si è rivelata vera. Facebook ha infatti annunciato che le notizie a pagamento su Facebook arriveranno, anche in Italia, "prossimamente" entro il 2017, con la collaborazione di partner editoriali.

Notizia che non coglie di sorpresa, in quanto Campbell Brown, responsabile delle partnership di news per Facebook, al Digital Publishing Innovation Summit in New York, aveva detto che Facebook stava testando le notizie a pagamento. 

Facebook, le notizie a pagamento come funzionano

In Italia – come nel resto del mondo – alcuni editori online hanno provato ad attivare il paywall nei propri siti web, permettendo ai visitatori di leggere gratuitamente un certo numero di articoli – ad esempio 5 articoli al giorno – prima di non rendere piu’ disponibile l’accesso alle news se non sottoscrivendo un abbonamento. Facebook sta puntando a fare lo stesso.

Cosa va a significare per gli utenti di Facebook la possibilità di leggere notizie direttamente sul social network pagando?

Quando Facebook attiverà il paywall agli utenti verrà chiesto di pagare un certo canone giornaliero/settimanale/mensile/annuale per avere accesso completo alle notizie dai partner selezionati attraverso il social network. Gli stessi partner potranno offrire in modalità "freemium" l’accesso alle proprie notizie, permettendo la lettura di un certo numero di news gratuitamente, ad esempio dieci al mese, con possibilità di proseguire a leggerne delle altre pagando un abbonamento. La transazione avrà luogo sul sito dell’editore che gestirà direttamente il pagamento e tratterrà il 100% dei ricavi.

Le notizie condivise dalle Pagine che non sono tra i partner di questo nuovo progetto continueranno ad essere visibili come lo sono ora, per cui inizialmente non ci dovrebbero essere grandi cambiamenti per gli utenti, considerato che Facebook sta lavorando con solo una decina di partner. 

Gli utenti già abbonati ad una testata coinvolta nel test, potrà autenticarsi all’interno degli Instant Article per ottenere l’accesso completo agli articoli di quell’editore.

Facebook Paywall, i Partner

Facebook prevede inizialmente di lavorare con una manciata di editori per introdurre un sistema che limita la visualizzazione gratuita ad un certo numero di articoli al mese da una stessa fonte, dopodichè l’utente potrà iscriversi ad un abbonamento per accedere a tutti gli articoli disponibili. Facebook permetterà al singolo editore di scegliere quali contenuti offrire gratuitamente (modalità freemium) e quali a pagamento (modalità paywall).

Il test di Facebook Paywall che prende il via entro il 2017 riguarda una decina di partner mondiali, tra cui in Italia La Repubblica. Il resto dei partner sono: Bild, The Boston Globe, The Economist, Hearst (The Houston Chronicle e The San Francisco Chronicle), Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, Tronc (The Baltimore Sun, The Los Angeles Times e The San Diego Union Tribune) e The Washington Post.

"Una delle cose che abbiamo sentito nelle nostre riunioni con giornali ed editori digitali è che vogliamo un prodotto di sottoscrizione – vogliamo essere in grado di avere un paywall in Facebook", aveva detto Brown, come riportato dal sito Cnet, in occasione del  Digital Publishing Innovation Summit. "E questo è qualcosa su cui stiamo lavorando adesso. Stiamo per introdurre un prodotto di sottoscrizione".

Considerando che la carta stampata viene sempre meno considerata in favore delle notizie disponibili rapidamente e comodamente online tramite un semplice smartphone, è normale che gli editori in risposta ad un calo del numeri di abbonati e lettori (e di conseguenza un calo dei guadagni dai ricavi pubblicitari) stiano puntando a forme di guadagno online, e con quale migliore piattaforma accordarsi se non Facebook, che oggi è una delle principali fonti di notizie utilizzata in tutto il mondo dalle persone?

Facebook lancerà dunque il paywall entro la fine di quest’anno, anche se date precise non sono state condivise, e funzionerà come parte del servizio Articoli Istantanei (Instant Articles). Le forme di pagamento potrebbero essere carta di credito oltre che Paypal (metodi accettati già da Facebook dagli inserzionisti).  Digiday riferisce che la rete sociale sta pensando di escludere i pagamenti attraverso Google Play e App Store di Apple per evitare un guadagno ridotto del 30 per cento che ogni operatore richiede dai pagamenti digitali.

Facebook è in trattative con altri diversi editori di notizie per il lancio del servizio di accesso alle news dietro abbonamento. "Come parte del Progetto Facebook Journalism, stiamo prendendo il tempo per lavorare a stretto contatto con i nostri partner e capire le loro esigenze", ha detto Brown in una dichiarazione.

Siete quindi pronti a pagare per leggere le notizie su Facebook? O sarà uno dei motivi per voi di lasciare il social network?

Secondo quanto dichiarato da Facebook riguardo al funzionamento del paywall sul social network, il rapporto tra editore e abbonato funzionerà esattamente nello stesso modo in cui avviene oggi sul sito dell’editore, dove quest’ultimo ha accesso diretto e completo controllo, tra le altre cose, sull’impostazione dei prezzi e della proprietà dei dati degli abbonati. Questi abbonamenti includono l’accesso completo al sito e alle app dell’editore.

Facebook inizierà a testare il paywall in Italia con La Repubblica entro il 2017, prima sui dispositivi Android.

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