Facebook, articoli correlati utili per trovare false news

Il blocco con gli articoli correlati disponibile in Facebook per ogni utente verrà utilizzato da Facebook per identificare se una storia puo' essere falsa oppure no.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il blocco degli articoli correlati in Facebook verrà utilizzato dalla società per identificare se una storia che viene condivisa puo’ considerarsi falsa oppure no.

Dopo aver analizzato i feedback ricevuti dagli utenti circa l’utilità degli articoli correlati di rendere facilmente accessibili ulteriori informazioni riguardanti il tema di un articolo appena letto, il social network ha deciso di utilizzare gli articoli correlati per aiutare le persone a capire quali storie sono reali e quali false. In futuro, l’azienda utilizzerà un algoritmo automatico aggiornato che consentirà di individuare le notizie false in base ai commenti e alle reazioni degli utenti con i singoli post, dopo la verifica finale da parte di una persona ‘umana’. 

"Dall’inizio del test, abbiamo sentito che gli articoli correlati aiutano a dare alle persone prospettive e informazioni aggiuntive e aiutano a determinare se le notizie che stanno leggendo sono fuorvianti o false" ha spiegato Facebook, in una nota con la quale il 3 agosto 2017 ha aggiornato il post pubblicato il 25 aprile nel quale ha annunciato un aggiornamento importante sul modo in cui seleziona gli articoli da mostrare nel blocco delle news correlate, inizialmente introdotto nel 2013. Considerati i feedback ricevuti, Facebook ha deciso di iniziare ad utilizzare un aggiornato sistema di apprendimento automatico per individuare più potenziali false notizie da inviare a controllori di terze parti per una analisi piu’ approfondita. Qualora un articolo correlato venisse etichettato poi come falso da controllori, questo sarà mostrato con in evidenza come articolo correlato ad altre news. Gli utenti potranno cosi’ vedere quali storie sono state contestate, cosi’ da avere un contesto più ampio per prendere decisioni informate su ciò che leggono e condividono. Lo scopo è comunque quello di impedire la diffusione di notizie false tramite uno strumento che dovrebbe essere utile per gli utenti per approfondire un tema, non leggere delle false informazioni.

Nel 2013, Facebook ha lanciato gli articoli correlati per aiutare le persone a scoprire nuovi articoli che potrebbero trovare interessanti sullo stesso argomento di un post principale. Questi articoli vengono visualizzati nel News Feed dopo che le persone hanno letto un articolo. 

Facebook ha successivamente iniziato ad Aprile del 2015 a testare un algoritmo aggiornato per la selezione degli articoli correlati al fine di "sostenere una comunità informata su Facebook", compreso "aiutare le persone a parlare delle notizie e dare alle persone più possibilità di vedere un quadro più completo di una storia o di un argomento". In particolare, Facebook ha iniziato a verificare gli articoli correlati che potrebbero apparire sotto un articolo nel News Feed. Questi articoli aggiuntivi, che appaiono per gli argomenti su cui molte persone stanno parlando su Facebook, appaiono in un blocco separato ma collegato al post principale. Ad esempio, quando molte persone stanno discutendo di un articolo su un nuovo avanzamento medico, Facebook potrebbe mostrare alcuni altri articoli sotto di esso da diversi editori sullo stesso argomento.

"Questo lavoro è importante per noi, quindi stiamo costruendo nuovi prodotti ed esplorando i modi per migliorare quelli esistenti" ha commentato Sara Su, Product Manager del News Feed di Facebook. Gli articoli correlati "dovrebbero consentire alle persone di accedere ad informazioni aggiuntive, inclusi gli articoli da parte di terzi" ha aggiunto Su.

Il nuovo algoritmo per gli articoli correlati è in test solo in America, in Germania, in Francia e nei Paesi Bassi. "Questo è uno dei tanti test a cui stiamo lavorando per migliorare le esperienze che le persone hanno su Facebook" prosegue la Su. "Apprenderemo dalla prova e applicheremo ciò che impareremo per migliorare il prodotto per tutti".

Impostazioni privacy