Sony compra SoftKinetic, fa sensori di rilevamento 3D

Sony ha comprato la startup francese Softkinetic specializzata in sensori per la visione artificiale e creatrice del sensore DepthSense che misura tempo di volo della luce. Sony potrebbe integrare la tecnologia in un proprio casco per la realtà virtuale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Sony ha annunciato di aver acquisito la startup Softkinetic con sede in Belgio. La società ha creato alcune tecnologie di sensing 3D per la visione artificiale tra cui telecamere di profondità in stile Kinect, sensori CMOS che rilevano la profondità e middleware per il monitoraggio dei gesti.

Softkinetic è stata fondata nel 2007 ed in passato ha collaborato con Sony portando le sue tecnologie di riconoscimento dei gesti in alcuni titoli per la PS4. Ha anche lavorato con il produttore di stampanti 3D MakerBot per lo sviluppo di prodotti per la scansione 3D.

Dettagli approfonditi dell’acquisizione come il prezzo di vendita non sono stati resi noti, ma Sony ha detto che quanto pagato per acquisire Softkinetic non si aspetta avrà un impatto significativo sui suoi risultati finanziari consolidati per l’anno fiscale che termina il 31 marzo 2016.

La tecnologia di Softkinetic è stata applicata su diversi sistemi di digital signage – una forma di comunicazione di prossimità sul punto vendita o in spazi pubblici aperti o all’interno di edifici come segnaletica digitale, videoposter o cartellonistica digitale – e Advergame – giochi interattivi per comunicare messaggi pubblicitari – oltre che su servizi interattivi per la televisione e nel campo della fisioterapia.

Softkinetic ha sviluppato DepthSense, il sensore che misura il time-of-flight (ToF), tradotto il ‘tempo di volo’, che è in grado di misurare la distanza tra il sensore e la sorgente di luce per un oggetto fisico tramite il tempo di ritardo di volo della luce. Nella pratica, la tecnologia rileva il tempo necessario impiegato dalla luce emessa da una sorgente di luce vicina al sensore d’immagine nell’essere riflessa da un oggetto e quindi ritornare al sensore di immagine.

L’acquisizione segue una ristrutturazione della divisione Devices di Sony che include attualmente lo sviluppo di sensori di immagine, batterie e memorie. E’ una delle unità in più rapida crescita di Sony con l’utile operativo che ha raggiunto i 30,3 miliardi di yen (249 milioni di dollari) nei tre mesi terminati il 30 giugno, per un incremento del 163,8 per cento su base annua.

SoftKinetic 3D Vision Technology

La tecnologia DepthSense potrebbe essere utilizzata da Sony per la realizzazione di un casco per la realtà virtuale, che quindi potrebbe essere in grado di tracciare le interazioni tra chi indossa il dispositivo di realtà aumentata e gli oggetti del mondo reale per sapere quando l’utilizzatore si sta avvicinando o sta interagendo con gli oggetti del mondo reale.

Sony ha un paio di occhiali di realtà aumentata in sviluppo, chiamati SmartEyeglass, che sono una specie di Google Glass. Sony sta anche lavorando su un casco di realtà virtuale che si chiama Playstation VR. Quindi Sony avrebbe già due prodotti su cui poter sfruttare le tecnologie 3D di Softkinetic.

Come riportato da Techcrunch, Sony ha detto che si concentrerà sulla combinazione delle sue tecnologie di sensori d’immagine con i sensori ToF di Softkinetic "con l’obiettivo di sviluppare la prossima generazione di sensori di immagine, non solo per prodotti di imaging, ma per altre applicazioni come il rilevamento".

Sony, come molti altri produttori di smartphone, si trova a dover investire in altri settori per compensare le perdite nel settore della telefonia mobile. Di fronte ad una concorrenza sempre più pressante da colossi come Apple e Samsung nel mercato della telefonia, Sony nei tre mesi terminati il 30 giugno, ha registrato 22.9 miliardi di yen (188 milioni di dollari) in perdita operativa solo nella sua divisione di telefonia mobile.

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