Powerline come funziona

Come funzionano i dispositivi chiamati Powerline, che sfruttano l'impianto elettrico per portare internet nelle stanze dove non arriva la connessione.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Da pochi anni a questa parte stanno entrando in sempre piu’ case i dispositivi chiamati Powerline, che sfruttano l’impianto elettrico per portare internet nelle stanze dove non arriva la connessione. Ma nella pratica come funzionano i Powerline? Come fanno a trasferire una connessione di rete da una stanza all’altra tramite l’impianto elettrico? E’ sicuro trasmettere dati di internet al fianco delle frequenze della corrente elettrica? Alla fine dei conti, è davvero conveniente usare i Powerline? Cerchiamo di scoprire la tecnologia che si cela dietro questi dispositivi, prima magari di fare un acquisto sbagliato.

La risposta piu’ immediata che possiamo dare alla domanda ‘che cosa sono i Powerline‘ è: dispositivi che permettono di portare la connessione internet dalla stanza in cui si trova il modem ad un’altra senza l’utilizzo del WiFi, ma sfruttando le prese elettriche.

Chi ha il modem in una stanza poco centrale rispetto agli ambienti domestici e quindi è abituato a connettere i propri device usando una connessione WiFi sa che ci saranno punti della casa dove la connessione internet arriva poco o addirittura non prende. Il problema potrebbe essere l’ampiezza della casa, che è di tanti metri quadrati al punto che il segnale WiFi del modem (magari un modello scarso fornito dall’operatore a noleggio) non arriva dappertutto, oppure abbiamo dei muri particolarmente spessi e contenenti del materiale che limitano il passaggio del segnale WiFi. Come rimediare? Sempre piu’ persone iniziano ad affidarsi ai PowerLine e Range Extender Wi-Fi. Mentre questi ultimi sono dei semplici ‘ripetitori’ di un segnale WiFi per estenderlo tramite una rete wireless, ci concentreremo in questo articolo a capire il funzionamento dei Powerline, che sulla carta sembrano essere miracolosi in quanto promettono di creare una rete internet cablata utilizzando l’impianto elettrico preesistente.

I dispositivi ‘Powerline’ altro non sono che due device che sono compatibili con la tecnologia powerline communication, che permette di trasportare dati sfruttando una rete di conduttori preesistente in casa, quella utilizzata per la rete elettrica. Senza i dispositivi Powerline non si potrebbe fare niente, e devono essere almeno due, in quanto uno deve incanalare il segnale nell’impianto di casa, mentre il secondo deve riceverlo. E qui si puo’ gia’ presumere quello che potrebbe essere un limite di questa tecnologia: i due dispositivi per riuscire a comunicare ‘bene’ e quindi essere in grado di trasmettere un segnale di buona qualità devono essere installati in modo che non ci sia troppa distanza tra essi (distanza non tra le prese in cui vengono messi, ma conta quanto lungo è il canale che deve percorrere il segnale).

I due adattatori Powerline, dunque, realizzano una propria rete di dati che si sovrappone alla rete elettrica che viene trasportata all’interno dello stesso percorso nel muro. Il segnale trasmesso dai Powerline e quello elettrico non vanno in conflitto, in quanto il trasporto di corrente elettrica, continua o alternata a bassa frequenza, si propaga ad una frequenza compresa tra i 50 e i 60 Hertz (50 Hz in Europa e gran parte dell’Asia e dell’Africa, 60 Hz in altre regioni del mondo), mentre i Powerline generano un segnale a frequenza più elevata che è modulato dall’informazione da trasmettere. La separazione dei due tipi di correnti si effettua grazie al filtraggio e separazione degli intervalli di frequenze utilizzate.

Ora che abbiamo capito perchè devono essere almeno 2 gli adattatori Powerline e come funzionano, quando si acquista un Kit Powerline usarlo è davvero semplice: è sufficiente collegare uno degli adattatori ad una presa elettrica, e collegarvi il router; allo stesso modo, si inserisce il secondo adattatore in un’altra presa elettrica nella zona della casa dove si vuole portare la connessione ad internet, e vi si collega il dispositivo che si desidera utilizzare (ad esempio un PC, uno Smart TV, una console di gioco).

I moderni Kit PowerLine arrivano a velocità fino a 2.000 Mbps, e rappresentano una soluzione veloce ed economica per le diverse esigenze della rete domestica, dalla semplice condivisione di file alla trasmissione in streaming di musica e film, al collegamento di uno Smart TV, e altro ancora.

Quando si compra un kit Powerline bisogna fare attenzione ai vari standard utilizzati: HomePlug 1.0, HomePlug AV, Powerline AV, Powerline AV500.

HomePlug 1.0 è stata la prima generazione di Powerline, introdotta nel 2001, in grado di creare una rete in cui far viaggiare dati ad una velocità massima di 14 Mbps. Nel 2005 è arrivato poi lo standard HomePlug AV, che ha alzato il limite della velocità a 200 megabit al secondo e aggiunto la crittografia AES a 128 bit. Powerline AV è invece lo standard piu’ diffuso, in quanto crea una rete che supporta velocità fino a 100 megabit al secondo. Lo standard piu’ recente è pero’ il Powerline AV500, in grado di offrire una velocità massima di trasmissione di 500 megabit al secondo.

Powerline – come si installano gli adattatori

Quali sono i limiti e a che cosa bisogna stare attenti quando si usano dei Powerline?

Da notare c’è che la velocità a cui viaggiano i dati nella rete elettrica e la distanza di propagazione dipende dalla qualità dei Powerline e dagli standard adottati dal costruttore.

Da sapere c’è che piu’ la frequenza usata dai Powerline è bassa piu’ il raggio di azione del segnale è grande ma meno dati possono essere scambiati (all’ordine di poche centinaia di bit al secondo), mentre piu’ alta è la frequenza usata, piu’ dati possono essere scambiati (quindi si ha una velocità maggiore) ma la copertura è inferiore. Paragonando questo ad una rete wireless, si potrebbe dire che nel primo caso sarebbe come avere un segnale WiFi a 2.5GHz (maggiore copertura ma velocità massima minore), mentre nel secondo caso sarebbe come avere un segnale WiFi a 5GHz (minore copertura ma velocità massima maggiore).

Anche se i cavi powerline sono intrecciati e schermati (grazie alla schermatura ed al fatto di essere molto vicini e non in linea retta producono un campo elettromagnetico debole), i dispositivi sono sostanzialmente delle antenne che teoricamente disperdono e assorbono energia sulle frequenze radio. La potenza elettrica irradiata da una rete powerline è comunque di pochi watt e il conseguente campo magnetico indotto è paragonabile a quello dei cellulari, ed è molto inferiore a quello di radio e TV.

Un limite degli adattatori powerline è che devono essere collegati direttamente alla presa della corrente e non a prese multiple (le famose ciabatte) per evitare interferenze e peggiorare la qualità del segnale. Da qualche tempo, tuttavia, si possono trovare sul mercato modelli di adattatori Powerline dotati di una presa di corrente aggiuntiva , quindi di fatto il dispositivo va di ad occupare la presa di corrente ma ne rende disponibile un’altra, come se ci fosse un filtro alla presa per far lasciare passare il segnale della rete dati.

Ricapitoliamo vantaggi e svantaggi dei Powerline: Il vantaggio immediato è la possibilità di creare una rete internet cablata senza dover creare un secondo impianto in casa. Svantaggi sono che serve una presa dedicata al powerline, e che bisogna fare attenzione al raggio di copertura del segnale.

IMPORTANTE: Da tenere a mente, quando si acquista un kit Powerline, c’è che la velocità dichiarata dal produttore è da intendersi teorica, quindi il massimo che il dispositivo puo’ supportare. Saranno poi fattori come la qualità dell’impianto e la distanza tra i due dispositivi a stabilire la velocità massima raggiungibile (per esempio un kit Powerline AV500 che teoricamente puo’ arrivare a 500 megabit al secondo potrebbe non garantire una velocità di oltre 100 Mbps). Inoltre, un kit powerline NON va a migliorare la velocità della propria connessione fornita dall’operatore (TIM, Fastweb, Vodafone, Infostrada o altro), in quanto se dalla rete telefonica vi arrivano 7 Mbps di velocità, questi vengono distribuiti su una ipotetica rete powerline da 60 Mbps, ma quest’ultima cifra deve essere intesa come la velocità che è in grado di raggiungere la rete interna creata dai powerline, per cui sempre al massimo di 7Mbps si potrà viaggiare su internet.

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