Pirate Bay torna online con nuovo logo

The Pirate Bay ha fatto ritorno online lo scorso Sabato, sette settimane dopo che la polizia ha oscurato il sito dopo aver condotto con successo un raid presso la sede centrale del sito di file-sharing. Una fenice che risorge dalle sue ceneri ha sostituito il solito logo di Pirate Bay nella homepage del sito.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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The Pirate Bay ha fatto un ritorno online lo scorso Sabato, sette settimane dopo che la polizia ha oscurato il sito dopo aver condotto con successo un raid presso la sede centrale del sito di file-sharing. Una fenice che risorge dalle sue ceneri ha sostituito il solito logo di Pirate Bay nella homepage del sito.

Il sito, che permette agli utenti di scaricare programmi televisivi, film, giochi e altri file illegalmente, era stato oscurato dal 9 dicembre 2014. Due settimane più tardi, una home page temporanea è tornata online con un conto alla rovescia che terminava il giorno 1 febbraio, secondo TorrentFreak, che per primo ha riportato la notizia che il sito era stato riaperto.

The Pirate Bay è conosciuto con l’accusa di favoreggiamento alla pirateria per la diffusione di materiale protetto da copyright, ed casi giudiziari per tentare di bloccare definitivamente il sito sono state in corso in diversi paesi da anni. Quando il sito è stato chiuso nel mese di dicembre, non era chiaro se sarebbe tornato online. Oggi, il sito funziona ed il nuovo logo simboleggia una fenice al posto del vecchio logo che ritraeva una nave pirata.

La Polizia svedese aveva usato la mano pesante nei locali di The Pirate Bay a Stoccolma durante il raid, cercando di sequestrare tutti i computer in cui il materiale protetto da copyright risiedeva. Il raid è stato fatto appena un mese dopo l’arresto dei co-fondatori della finale del sito sul confine tra Thailandia e Laos il 3 novembre, e solo un paio di giorni dopo che da Google Play sono sparite un certo numero di applicazioni legate a The Pirate Bay.

Non è chiaro come il sito sia riuscito a riapparire dopo il raid. Come cnet.com ricorda, dopo un precedente raid della polizia nel 2012 il sito ha iniziato ad ospitare il materiale in diversi fornitori di cloud hosting in diversi paesi in tutto il mondo, una sorta di backup nel caso in cui si verificassero situazioni come quella dello scorso dicembre. "I nostri dati fluttuano intorno a migliaia di nuvole, in forme profondamente crittografate, pronte per essere utilizzate in caso di necessità", il sito ha scritto in un post sul suo blog.

The Pirate Bay continua ad operare con un dominio ".se", che è il codice di dominio assegnato alla Svezia. Il sito ha, tuttavia, apparentemente falsificato il suo indirizzo in passato, utilizzando accorgimenti tecnici.

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