CyberCrime, Rubbly smantella rete che ha infettato 3,2 milioni di PC

La polizia postale e delle comunicazioni ha smantellato con l'operazione 'Rubbly' la rete di attacchi informatici che ha colpito tre milioni e duecento mila computer in tutto il mondo. I cyber criminali riuscivano ad infettare pc con un virus malevolo inviato attraverso link contenuti nelle e-mail di spam o siti web. Ecco i consigli per una maggior sicurezza in rete.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Gli esperti della polizia postale e delle comunicazioni hanno smantellato con l’operazione "Rubbly" la rete di attacchi informatici che ha attaccato tre milioni e duecento mila computer in tutto il mondo.

Così venivano infettati e PC. I computer venivano sottoposti agli attacchi informatici di cyber criminali attraverso una vera e propria rete di computer "zombie". In pratica, i cyber criminali riuscivano ad infettare pc con un virus malevolo (malware) inviato attraverso link contenuti nelle e-mail di spam o siti web, il cui contenuto e’ stato compromesso con l’inserimento di "exploit kit" che sono in grado di scaricare ed eseguire il codice malevolo sulla macchina dell’ignaro visitatore; una volta acquisito il pieno controllo da remoto dei computer infettati dal virus malevolo (malware), i cyber criminali riuscivano a rubare informazioni sensibili dei malcapitato come i dati di account bancari, password di accesso alla posta elettronica nonche’ credenziali dei piu’ noti social network.

In una nota ufficiale, la polizia postale ha detto che il server della rete pirata, localizzato nell’area milanese, è stato sequestrato dai poliziotti del CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) e verrà messo a disposizione dell’European Cyber Crime Center di Europol per gli approfondimenti dell’attività investigativa.

L’operazione chiamata "Rubbly" e’ il frutto di una collaborazione tra la polizia di Stato e l’European Cyber Crime Center (EC3) di Europol oltre alle unita’ specializzate nel cyber crime di Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.

Sempre piu’ malware mettono a rischio le Informazioni sensibili degli utenti

Per il 2015 gli esperti di G-Data, produttore di soluzioni antivirus e sistemi per la protezione degli endpoint, prevedono un aumento di malware per computer come Uroburos, spyware su smartphone Android, cyber spionaggio e trojan bancari. Nel 2014 si è stabilito il nuovo record di 3.5 milioni di ceppi di nuovi malware per computer trovati. Questo trend continuerà anche nel 2015 secondo gli esperti di sicurezza di G DATA che si aspettano anche di vedere un incremento nel malware multi-target, diretto sia contro dispositivi mobili e PC desktop. I Trojan bancari, su cui i cyber criminali continuano a fare affidamento per le frodi bancarie online raggiungeranno un livello molto alto. Per quanto riguarda la protezione di dati G DATA guarda con sospetto i gadget che consentono alle persone di tracciare e quantificare diversi aspetti della propria vita quotidiana (i cosiddetti Quantified Self Data).

Nel 2015 il cosiddetto malware multi-target – ossia il malware che può attaccare sia PC, sia smartphone – sarà utilizzato con maggior frequenza dai cyber criminali come porta di accesso ai network aziendali. I Trojan bancari sono un business molto lucrativo per i cyber criminali. L’autenticazione con fattori multipli e le tecnologie più moderne per i chip sono ancora una rarità tra le banche che sono quindi un obbiettivo privile-giato per i criminali.

In occasione della giornata Safer Internet Day 2015 organizzata da INSAFE a febbraio per promuovere un uso più sicuro e responsabile delle tecnologie e della telefonia mobile online, G DATA ha presentato i suoi suggerimenti per una maggior sicurezza in rete, davvero facili da implementare (scoprili tutti qui). Un’adeguata soluzione per la sicurezza dovrebbe essere parte della dotazione di base di qualsiasi PC con accesso ad internet. E’ consigliato quindi avere: una protezione efficace contro i virus, un filtro antispam, un firewall e un sistema di protezione in tempo reale contro le minacce online. Inoltre, tutte le mail non richieste (spam) andrebbero idealmente cancellate immediatamente, senza cliccare su alcun link e senza aprire assolutamente alcun allegato.

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