Ecobriks: realizzate 61 scuole con mattoni di plastica riciclata

EcoBricks è il progetto che prevede la costruzione di scuole utilizzando 'eco-mattoni' fatti di bottiglie di plastica riempiti di rifiuti inorganici. In 69 mesi, sono stati costruiti 60 istituti in diversi Paesi tra i più poveri del mondo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Attraverso il progetto EcoBricks, nei paesi interessati è stato distribuito nelle scuole locali un manuale nel quale vengono spiegati i vantaggi del riciclo e del modello di gestione dei rifiuti attraverso la creazione di questi ‘mattoni’. Nelle stesse scuole, inoltre, gli studenti hanno la possibilità di realizzare un EcoBrick a settimana descrivendo come lo hanno realizzato.

Gli ‘eco-mattoni’ del progetto EcoBricks non solo possono servire per creare delle scuole, ma anche per costruire degli alloggi per chi è disoccupato e non può permettersi un tetto sotto cui vivere. Grazie alla caratteristica di essere un materiale isolante, i rifiuti inorganici, ad esempio nella città di Greyton, in Sudafrica, vengono utilizzati per realizzare case abitabili per la popolazione più povera. 

Dall’ottobre 2009 le comunità hanno completato 61 progetti ‘scuola di bottiglia’ con successo, ad un costo medio di 6.500 dollari per classe. Nel maggio 2012 è stato completato il primo progetto al di fuori del Guatemala, a El Salvador. L’obiettivo è quello di condividere la tecnologia ‘scuola di bottiglia’ in modo che chiunque in qualsiasi parte del mondo possa creare la propria ‘scuola di bottiglia’, ovunque ci sia bisogno. Per favorire la realizzazione di questo obiettivo, i volontari di Hug It Forward hanno creato un manuale che è una guida gratuita open source da seguire passo-passo, scaricabile dal sito bottleschools.org.

Progetto ‘scuole di bottiglia’

Ecobrik

EcoBricks è il progetto ideato dall’ambientalista Susan Heisse, che prevede la costruzione di scuole utilizzando ‘eco-mattoni’ fatti di bottiglie di plastica riempiti di rifiuti inorganici. In 69 mesi, pari a 5 anni e 9 mesi, sono stati costruiti 60 istituti in diversi Paesi tra i più poveri del mondo, come Filippine, Guatemala e Sudafrica.

I mattoni composti da bottiglie di plastica e materiali non biodegradabili rappresentano una soluzione alternativa allo smaltimento dei rifiuti, con obiettivo il loro riutilizzo e riciclo.

Per chi è interessato a seguire le prossime fasi del progetto EcoBricks è stato aperto il sito web della sua organizzazione Hug It Forward (hugitforward.org).

Nel sito, l’organizzazione Hug It Forward si descrive come "una organizzazione di base che facilita l’educazione e la consapevolezza con il potenziamento delle comunità in America Latina per costruire ‘scuole di bottiglia’", ovvero "scuole costruite con ‘eco-mattoni‘: bottiglie di plastica ripieni di rifiuti inorganici. Intere comunità si riuniscono per costruire una infrastruttura educativa più sostenibile per il loro futuro. L’obiettivo di Hug It Forward è quello di condividere la tecnologia ‘scuola di bottiglia’ in modo che le comunità di tutto il mondo possano costruire la loro scuola bottiglia."

Le ‘scuole di bottiglia’ sono scuole costruite con bottiglie di plastica ripiene di rifiuti inorganici utilizzando "processi sperimentati e collaudati", spiega Hug It Forward. Le fondazioni, pilastri e travi sono realizzati in cemento armato con armatura. La differenza con la costruzione tradizionale è che invece di tradizionali mattoni, le pareti sono realizzate con "eco-mattoni". Le ‘scuole di bottiglia’ sono "molto più economiche da costruire rispetto alle scuole tradizionali, tengono pulito l’ambiente, sono un buon insegnamento sulla sostenibilità ambientale, e coinvolgono l’intera comunità per la loro costruzione, con un conseguente senso di orgoglio e di proprietà" continua a spiegare Hug It Forward.

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