Apple vs Samsung: Corte USA vieta vendita di alcuni smartphone Samsung

Apple perde vendite perché i prodotti Samsung contengono caratteristiche brevettate da Apple, secondo una corte d'appello degli Stati Uniti. Non ci dovrebbero essere conseguenze: i prodotti accusati di aver violato brevetti Apple sono ormai vecchi, già superati.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Non si era detto che le battaglie legali tra Apple e Samsung erano finite? Un accordo su questo in realtà c’è stato, ma riguarda l’apertura di nuovi casi, mentre quelli ormai intentati proseguono. In un nuovo episodio della guerra sui brevetti in corso tra Apple contro Samsung, il giudice distrettuale Lucy Koh di ha ordinato al produttore sudcoreano di smettere di vendere una manciata di suoi smartphone più vecchi negli Stati Uniti in quanto trovati violare dei brevetti di Apple. Questa volta Samsung non deve pagare somme di denaro, e in realtà non soffrirà di non poter vendere i telefoni ‘incriminati’ poichè sono ormai fuori mercato dal momento che sono tutti vecchi.

I telefoni bloccati. Nella sentenza, il giudice distrettuale Lucy Koh ha concesso ad Apple una mozione per un’ingiunzione permanente contro i dispositivi Samsung trovati ad utilizzare una tecnologia di sua proprietà. I telefoni in questione sono: Admire, Galaxy Nexus, Galaxy Note, Galaxy Note 2, Galaxy S2, Galaxy S2 Epic 4G Touch, Galaxy S2 Skyrocket, Galaxy S3, e Stratosphere.

Samsung non ci perde. Il dispositivo più recente della lista è il Galaxy S3, che Samsung ha introdotto nel 2012, quattro anni fa circa, ma da allora è stato sostituito dai telefoni di punta della stessa serie Galaxy S4, dal Galasy S5 e dal Galaxy S6 e tra un paio di mesi arriverà il Galaxy S7. Il resto dei dispositivi nella lista della Corte sono ancora piu’ vecchi, e non sono più in vendita negli Stati Uniti.

A conti fatti, questa sentenza non va a sfavorire troppo Samsung, anzi è alquanto inutile e si puo’ dire che è stata una perdita di tempo. Secondo gli analisti, infatti, l’azienda coreana non subirà perdite sul fatturato per non essere in grado di vendere i suddetti telefoni negli Stati Uniti.

Il commento di Samsung. Un portavoce di Samsung ha detto che "mentre questo non avrà un impatto sui consumatori americani, è un altro esempio di Apple in cui la società abusa del sistema giudiziario per creare inutili precedenti giuridici che possono danneggiare la scelta dei consumatori per le generazioni a venire". Apple non ha invece rilasciato commenti riguardo la sentenza.

Perchè l’ingiunzione. La richiesta di ingiunzione di Apple segue la vittoria della società di un caso chiuso nel maggio 2014, in cui la giuria ha stabilito che Samsung doveva pagare circa 119 milioni di dollari a Apple come multa per aver violato dei suoi brevetti – uno per i collegamenti rapidi, uno per la funzione slide-to-unlock e un altro per la correzione automatica delle parole in fase di scrittura. Apple aveva chiesto al tribunale di vietare la vendita dei prodotti Samsung che hanno usato tali brevetti, ma il giudice distrettuale Lucy Koh ha negato il blocco, ritenendo sufficiente un risarcimento dei danni per risolvere la questione.

Samsung deve pagare 119mln ad Apple per violazione di brevetto

Samsung deve pagare 119mln ad Apple per violazione di brevetto

La Corte d’Appello ribalta la precedente sentenza. Nel settembre 2015, come riportato in precedenza da Cnet, la Corte d’Appello del Federal Circuit degli Stati Uniti non si è espressa d’accordo col giudice, trovando che a Samsung bisognava vitare di utilizzare determinate caratteristiche brevettate da Apple nei suoi dispositivi. In particolare, tre giudici hanno riconsiderato le accuse e due dei tre giudici hanno detto che la "Violazione di Samsung ha danneggiato Apple, provocando [per la società di Cupertino] una perdita di quota di mercato e vendite perse e costringendo Apple a competere contro le proprie invenzioni brevettata" spiega la sentenza.

"Il diritto di escludere i concorrenti di utilizzare i propri diritti di proprietà è importante," ha spiegato il giudice Kimberly A. Moore nel parere della maggioranza. "E il diritto di mantenere esclusivo un brevetto è altrettanto importante."

La corte d’appello, un tribunale speciale con sede a Washington, che esamina gli appelli dei casi che riguardano i brevetti, ha detto che il giudice che in precedenza ha negato la richiesta di Apple di bloccare la vendita dei telefoni Samsung "ha abusato del suo potere discrezionale quando non ha ingiunto la violazione per Samsung" e che Apple è stata danneggiata perchè "le caratteristiche sotto accusa sono state il ​​motivo per cui i consumatori hanno acquistato i prodotti accusati."

"Apple perde vendite perché i prodotti Samsung contengono caratteristiche brevettate da Apple", ha detto la Corte lo scorso settembre. "Apple non ha bisogno di stabilire che queste caratteristiche sono la ragione per cui i clienti hanno acquistato cellulari Samsung, invece dei telefoni di Apple – è sufficiente che Apple dimostri che queste caratteristiche sono state importante per i clienti quando stavano scegliendo il loro prossimo telefono. "

Apple tra le mani ha ora un precedente giuridico. La decisione segna un precedente giuridico ed è comunque una vittoria per Apple, che ha sempre ritenuto che Samsung dovrebbe fare più che risarcire pagando dei soldi per la violazione delle tecnologie brevettate. Mentre Apple è stata in grado di ottenere risarcimenti in denaro da parte dei giudici in sentenze precedenti, questi hanno rifiutato di concedere a Apple il gusto di bloccare a Samsung la vendita dei telefoni messi sotto accusa. La nuova decisione ha cambiato questa tendenza.

Anche se Apple è riuscita a vincere, non ci dovrebbero essere delle conseguenze immediate, con gli utenti che non verranno privati di poter acquistare uno smartphone top di gamma di Samsung. E’ passato ormai troppo tempo da quando la lista dei telefoni accusati di violare i brevetti Apple è stata stilata, e Samsung non vende più tali prodotti. Apple potrebbe tuttavia sfruttare la sentenza per aprire nuove cause contro dispositivi più recenti di Samsung che hanno caratteristiche simili ai brevetti che, per la nuova sentenza, Samsung ha copiato. Ma i processi potrebbero essere lunghi al punto che, nel caso in cui Apple avrà ancora ragione, i dispositivi incriminati non saranno più sul mercato.

L’ultimo appello di Samsung. Come riportato dal Wall Street Journal, Samsung aveva chiesto alla corte d’appello di riconsiderare la sentenza, questa volta con un maggior numero di giudici partecipanti. "Vogliamo rassicurare i nostri milioni di clienti fedeli che tutti i nostri smartphone di punta, amati dai consumatori americani, resteranno in vendita negli Stati Uniti," ha detto un portavoce della società. Questo non è pero’ servito a ribaltare la situazione.

Apple, in un commento dello scorso settembre, ha detto che la sentenza "rafforza ciò che tribunali di tutto il mondo hanno già trovato, ossia che Samsung volontariamente ha rubato le nostre idee e copiato i nostri prodotti. Stiamo lottando per difendere il duro lavoro dietro i prodotti amati come l’iPhone, con i nostri dipendenti che dedicano la loro vita alla progettazione e realizzazione per i nostri clienti. "

La sentenza finale. Nella sua ultima sentenza in cui motiva la decisione di vietare la vendita dei dispositivi sopra menzionati, Koh ha scritto che "il tribunale ritiene che Apple subirà un danno irreparabile se Samsung continua a utilizzare le sue funzioni, e il risarcimento dei danni non puo’ compensare adeguatamente Apple per questo danno irreparabile".

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