Apple brevetta la regolazione automatica del volume su iPhone

Apple ha brevettato una funzione capace di sfruttare il collegamento tra un Apple Watch e un iPhone per regolare automaticamente i livelli di volume del telefono.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il mercato degli smartwatch dovrebbe crescere quest’anno o il prossimo in quanto i consumatori stanno ancora aspettando il momento giusto per acquistare il loro primo orologio intelligente, vale a dire che stanno aspettando che i produttori non buttino fuori sul mercato prodotti che hanno poca autonomia o che si limitano ad essere accessori secondari dello smartphone e che servono solo a mostrare notifiche e poco altro – l’attesa è piuttosto per quei prodotti che sono in grado di dare valore aggiunto allo smartwatch, che lavorino assieme ad esso.

Oggi abbiamo smartband che vibrano per svegliarci il mattino (funzione molto utile) o quando si riceve una notifica sul telefono di una chiamata o messaggio di Whatsapp, ma alla fine per rispondere ad una chiamata o al messaggio bisogna prendere in mano lo smartphone. E poi c’è la questione della batteria, troppo piccola e che non garantisce un’adeguata autonomia degli smartwatch/smartband piu’ evoluti. Apple e altri produttori stanno esplorando nuovi modi per differenziarsi dalla concorrenza integrando nei proprio smartdevices caratteristiche uniche (purchè siano utili).

Nell’ottica di migliorare cio’ che si puo’ fare con l’Apple Watch, alla società di Cupertino è stato concesso un nuovo brevetto che descrive una funzione che è capace di sfruttare il collegamento tra un Apple Watch e un iPhone per regolare automaticamente i livelli di volume del melafonino (suoneria, volume chiamata, multimedia, ecc in base all’ambiente in cui si trova l’utente.

Il brevetto descrive alcuni esempi pratici di come la funzione potrebbe essere utilizzata.

Il primo caso d’uso è il piu’ semplice: l’orologio potrebbe usare il microfono integrato per ascoltare quanto rumore ambientale c’è nel luogo in cui si trova l’utente, quindi invia i dati all’iPhone che li elabora e quindi regola i volumi di conseguenza. L’orologio dovrebbe controllare il livello di rumore nell’ambiente solo quando viene richiesto dall’iPhone oppure potrebbe essere impostato in modalità ‘always on’ per rilevare di continuo i rumori – questo pero’ implica che il microfono rimanga sempre acceso e quindi si scarica piu’ velocemente la batteria.

Il secondo caso d’uso spiegato nel brevetto prevede che sia il microfono dell’iPhone sia quello dell’Apple Watch rilevano il rumore ambientale. In questo caso, combinando i dati raccolti dai due device, il telefono sarebbe in grado di ‘capire’ se si trova in una tasca, in una borsa o altro luogo al chiuso – per determinare questo basterebbe confrontare il livello di rumore rilevato dall’Apple Watch con quello del melafonino; infatti, se l’iPhone si trova in una borsa il microfono rileva rumori meno forti rispetto a quelli che rilevati dall’orologio. A questo punto, una volta che il telefono sa di essere in un luogo come una borsa, potrebbe alzare al massimo il volume della suoneria per assicurarsi di essere ascoltato alla ricezione di una chiamata.

Purtroppo i due casi d’uso sopra implicano l’utilizzo per forza di Apple Watch assieme con l’iPhone.

Come per ogni brevetto, anche questo riguardo l’autoregolazione del volume dell’iPhone in base ai rumori ambientali potrebbe non arrivare mai sul mercato. Apple brevetta molte tecnologie che poi non utilizza, quindi solo il tempo ci dirà che fine farà questo nuovo brevetto.

Impostazioni privacy