Apple Watch, riconoscimento utente dal battito cardiaco

Apple ha brevettato un sistema di identificazione utente basato sul battito cardiaco, che potrebbe essere applicato anche sull'Apple Watch sul mercato avendo gia' i componenti hardware necessari.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Un nuovo brevetto pubblicato dal Patent and Trademark Office statunitense e concesso ad Apple rivela che la società di Cupertino ha brevettato un "sistema di identificazione utente basato sulla pletismografia / User identification system based on plethysmography" descrivendo un metodo per determinare e identificare l’utente attraverso il battito cardiaco.

Tanti termini tecnici per dire che cosa? Che Apple ha brevettato una tecnologia grazie alla quale in futuro probabilmente l’Apple Watch sarà in grado di riconoscere gli utenti dal loro battito cardiaco. Si tratterebbe di una nuova forma di autenticazione dell’identità che potrebbe aggiungersi al riconoscimento delle impronte digitali o dell’iride degli occhi.

Simile alla funzione touchID su iPhone e iPad, i dati del battito cardiaco rilevati dall’Apple Watch potrebbero quindi essere utilizzati per verificare l’identità di un utente, consentendo in tal modo l’accesso a un iPhone bloccato o per confermare un pagamento tramite Apple Pay.

Per chiarezza, la pletismografia è una tecnica diagnostica che permette di registrare graficamente le variazioni di volume di un organo o di una parte del corpo tramite le variazioni del rispettivo contenuto di sangue. 

Nel caso di Apple Watch, si trovano due sensori di luce LED posizionati sulla parte interna della scocca dello smartwatch, quella a contatto con la pelle, che emettono una luce verso la pelle, quindi misurano la quantità di luce assorbita e riflessa verso il dispositivo. La quantità di luce raccolta in ciascun sensore può essere calcolata per determinare la quantità di sangue presente in quel punto sotto la pelle dell’utente.

E questo è il sistema che gia’ Apple Watch utilizza per misurare il battito cardiaco dal polso. Nel brevetto, tuttavia, si legge che la luce raccolta dai due fotosensori puo’ essere convertita in dati da confrontare con delle informazioni salvate in precedenza per identificare con certezza l’identità dell’utente.

Ai dati provenienti dal riconoscimento del flusso sanguigno l’Apple Watch potrebbe combinare i dati provenienti da altri sensori come l’accelerometro, giroscopio e GPS per determinare il movimento dell’utente. Nel momento in cui viene chiesto lo sblocco dell’iPhone o il pagamento in un negozio la conferma dell’identità potrebbe avvenire solo con la corrispondenza di tutti i dati rispetto alle informazioni registrare nel momento dell’attivazione della protezione. Questa applicazione che prevede la combinazione dei dati da piu’ sensori garantirebbe una sicurezza maggiore, ma per casi di utilizzo piu’ semplici potrebbe anche bastare il solo riconoscimento del battito cardiaco.

Teoricamente Apple potrebbe gia’ adottare la tecnologia avendo gia’ l’Apple Watch i sensori per rilevare il battito cardiaco da polso, quindi la parte difficile potrebbe essere sviluppare il software in modo che correttamente e con precisione possa identificare l’utente dal battito cardiaco. 

AppleInsider fa notare che il sistema potrebbe sostituire il Touch ID – che si affida al riconoscimento dell’impronta digitale – per confermare i pagamenti di Apple Pay e ridurre ulteriormente la dipendenza dell’orologio dall’iPhone, anche se non è chiaro se i dati della frequenza cardiaca si possono considerare un identificatore univoco sufficiente per garantire lo stesso livello di sicurezza.

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