Qualcomm vs Apple: richiesto divieto di importare iPhone negli USA

Qualcomm evidenzia i tentativi di Apple volti a svalutare le tecnologie portanti di Qualcomm implementate negli iPhone.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il conflitto tra Qualcomm e Apple si fa sempre piu’ importante, con il produttore di chip che ha ora chiesto alla americana International Trade Commission (Commissione Internazionale di Commercio) di vietare l’importazione di iPhone dall’Asia negli Stati Uniti.

28 Aprile. Qualcomm ha annunciato il 28 aprile di essere stata informata da Apple che l’azienda sta trattenendo i pagamenti verso i costruttori partner circa le royalty che questi ultimi detengono in base alle licenze Qualcomm in riferimento alle vendite del trimestre chiuso il 31 marzo 2017. Apple ha dichiarato, inoltre, che intende adottare questa strategia fino a quando la sua controversia con Qualcomm non sarà risolta.

"Apple sta interferendo in modo improprio negli accordi tradizionali di Qualcomm con i propri licenziatari", ha dichiarato Don Rosenberg, Executive Vice President and General Counsel di Qualcomm. "Questi accordi di licenza restano validi ed efficaci. Nonostante Apple abbia riconosciuto che il pagamento è dovuto per l’utilizzo della proprietà intellettuale di Qualcomm, l’azienda continua a interferire nei nostri contratti. Contestualmente, Apple ha dichiarato unilateralmente inaccettabili i termini del contratto: gli stessi termini che sono stati applicati a iPhone e iPad con SIM integrata per un decennio. La continua interferenza di Apple negli accordi di Qualcomm – di cui Apple non fa parte – è ingiusta e rappresenta l’ultimo passo dell’attacco globale di Apple a Qualcomm. Continueremo a difendere vigorosamente il nostro modello di business e il diritto di proteggere e ricevere un equo compenso per i nostri contributi tecnologici all’industria.”

11 Aprile. Qualcomm – produttore che si occupa anche di progettazione e sviluppo di tecnologie mobili – ha risposto l’11 Aprile con una controquerela alla denuncia di Apple risalente al Gennaio 2017 depositata presso il tribunale distrettuale del Southern District della California in cui descrive "il valore delle tecnologie che Qualcomm ha sviluppato, offerto e condiviso" con l’azienda di Cupertino attraverso un programma di licenza, oltre al "fallimento di Apple a impegnarsi in negoziati con Qualcomm per ottenere la licenza di brevetti standard ed essenziali in ambito 3G e 4G a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie".

Con questa controquerela, Qualcomm ha voluto sottolineare come Apple abbia violato e qualificato in modo non corretto accordi e negoziazioni, oltre ad aver interferito con gli accordi pregressi intrapresi con Qualcomm – titolare di licenza – in merito alla produzione di iPhone e iPad per Apple.

Secondo Qualcomm, inoltre, Apple ha incoraggiato attacchi normativi ai propri business in diverse giurisdizioni nel mondo, riportando fatti in maniera errata e anche false dichiarazioni.

“Oggi, le tecnologie brevettate da Qualcomm rappresentano un valore chiave per i dispositivi mobili” ha dichiarato Don Rosenberg, Executive Vice President and General Counsel di Qualcomm. “Il valore delle nostre invenzioni è comprovato da centinaia di contratti di licenza, negoziati e rinegoziati in oltre tre decenni, potenzialmente con ogni produttore di telefonia della storia, comprese quelle aziende che in Asia hanno prodotto iPhone e iPad di Apple".

Qualcomm contesta, inoltre, ad Apple la decisione presa riguardo il non sfruttare il massimo delle potenzialità dei processori forniti da Qualcomm nel suo iPhone 7, "favorendo disparità in termini di prestazioni tra melafonini supportati da modem Qualcomm e da concorrenti" prosegue Qualcomm nella nota in cui lamenta anche di aver ricevuto "minacce" da parte della società di Cupertino con lo scopo di impedire qualsiasi confronto pubblico circa le superiori prestazioni degli iPhone con chip Qualcomm.

Qualcomm è consapevole del fatto che nel corso degli ultimi dieci anni Apple ha ricoperto un ruolo importante nel portare i benefici della tecnologia mobile ai consumatori attraverso i suoi prodotti e servizi, arrivando a registrare oltre il 90 per cento dei profitti in ambito smartphone. Allo stesso tempo, tuttavia, per il produttore di chip, Apple "non avrebbe potuto costruire l’incredibile mercato iPhone che le ha permesso di diventare l’azienda più redditizia al mondo senza poter contare sulle fondamentali tecnologie cellulari di Qualcomm".

Qualcomm non comprende come, dopo un decennio di crescita storica della società di Cupertino, Apple si rifiuti di "riconoscere il consolidato e continuo valore di tali tecnologie [di Qualcomm]".

Per il produttore di chip, Apple ha lanciato un attacco globale a Qualcomm provando a "sfruttare il suo enorme potere di mercato per pretendere da Qualcomm condizioni di licenza sleali e non ragionevoli". Per questo motivo, Qualcomm ha comunicato la propria intenzione di difendere il proprio modello di business, oltre a perseguire il proprio diritto di "proteggere e ricevere il giusto valore per il contributo reso al settore della tecnologia finora”.

Quella che si prospetta è una lunga battaglia legale che vedra Apple e Qualcomm a confronto.

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