Apple cambia Bing per Google per le ricerche di Siri

Uniformare l'esperienza fornita agli utenti e' il motivo per cui Apple ha deciso di cambiare Bing come fornitore dei risultati delle ricerche su iOS scegliendo Google.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Apple ha deciso di cambiare il fornitore predefinito delle ricerche web che gli utenti richiedono a Siri e per la funzione Cerca all’interno dei dispositivi alimentati dalla piattaforma mobile iOS (ex-Spotlight) e Spotlight sul Mac. Al posto di Bing di Microsoft, Apple ha deciso di optare per Google. Da ora in poi, quando gli utenti Apple chiederanno qualcosa a Siri, l’assistente vocale di Cupertino invece che andare a cercare le informazioni da restituire su Bing le cercherà su Google.

Un portavoce di Microsoft a Techcrunch a dichiarato quanto segue alla richiesta di commentare la decisione di Apple di preferire Google a Bing: "Valutiamo il nostro rapporto con Apple e ci auguriamo di continuare a collaborare [con Apple] in molti modi, incluso Bing Image Search in Siri, per offrire la migliore esperienza possibile per i nostri clienti. Bing è cresciuta ogni anno dal suo lancio, ora alimentando oltre un terzo di tutto il volume delle ricerche a PC negli Stati Uniti e continua a crescere in tutto il mondo. Inoltre, potenzia le esperienze di ricerca di molti altri partner, tra cui Yahoo (Verizon), AOL e Amazon, nonché le abilità multilingue di Twitter. Mentre guardiamo avanti, dato il nostro lavoro per avanzare nel campo dell’IA [Intelligenza Artificiale], siamo sicuri che Bing sarà all’avanguardia nell’offrire un’esperienza di ricerca più intelligente per i nostri clienti e partner".

"Passare a Google come provider di ricerca web per Siri, Search in iOS e Spotlight su Mac permetterà a questi servizi di avere un’esperienza di ricerca coerente con le ricerche web con l’impostazione predefinita in Safari", è la dichiarazione ufficiale di Apple. "Abbiamo stretti rapporti con Google e Microsoft e siamo impegnati a fornire la migliore esperienza possibile agli utenti".

I risultati delle ricerche che includono immagini da Siri saranno ancora fornite da Bing, per il momento, mentre i risultati delle ricerche video saranno forniti direttamente da Youtube (di Google). Il resto dei risultati delle ricerche attraverso Siri, Ricarca in iOS e Spotlight su Mac saranno forniti direttamente da Google.

La "coerenza" dell’esperienza fornita agli utenti è dunque il motivo per cui Apple ha deciso di cambiare Bing come fornitore dei risultati delle ricerche scegliendo al suo posto Google. Safari su Mac e iOS attualmente utilizzano la ricerca di Google come fornitore predefinito, grazie ad un accordo tra Apple e Google. Passare a Google come provider di ricerca web per Siri, Cerca in iOS e Spotlight su Mac consentirà a questi servizi di avere un’esperienza di ricerca web alla pari con quella predefinita in Safari.

La scorsa Estate è emerso che Google sta pagando miliardi di dollari a Apple per rimanere il motore di ricerca predefinito in Safari. E’ stato riportato che Google pagherà a Apple circa 3 miliardi di dollari quest’anno, quasi tre volte quanto pagato (1 miliardo di dollari) tre anni fa. "I documenti della Corte indicano che Google ha pagato Apple 1 miliardo di dollari nel 2014 e stimiamo che il totale dei pagamenti da Google a Apple nell’anno fiscale 2017 possa avvicinarsi a 3B miliardi di dollati" ha detto l’analista A.M. Sacconaghi Jr. di Bernstein. "Dato che i pagamenti di Google sono quasi tutti profitti per Apple, Google da sola solo rappresentare il 5% dei profitti operativi totali di Apple quest’anno e può rappresentare il 25% della crescita complessiva della società negli ultimi due anni".

Non si sa se la modifica fa parte dell’accordo del valore di 3 miliardi siglato tra Apple e Google che ha portato quest’ultimo a diventre il provider delle ricerche in Safari o è un’idea che è venuta in mente alla società di Cupertino piu’ di recente. In ogni caso, il cambiamento da Bing a Google come provider delle ricerche per Siri ha iniziato ad essere distribuito il 25 settembre, per cui la vostra ultima richiesta di informazioni a Siri nelle ultime ore potrebbe essere stata alimentata dai dati forniti da Google.

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