Google, lenti contatto per sbloccare lo smartphone entro 2019

Google ha depositato un nuovo brevetto per una lente a contatto che scansiona l'iride di una persona e la fa autenticare per sbloccare lo smartphone. Il brevetto segue l'accordo con la multinazionale farmaceutica Novartis per realizzare lenti a contatto in grado di monitorare il diabete e correggere la presbiopia.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google ha annunciato un anno fa l’accordo con la multinazionale farmaceutica Novartis per realizzare lenti a contatto ‘smart’ in grado di monitorare il diabete e correggere la presbiopia. Inoltre, Google ha depositato un nuovo brevetto per una lente a contatto che scansiona l’iride di una persona e la fa autenticare per sbloccare lo smartphone.

Con i progetti Glass e Android Wear Google ha già investito un sacco di tempo e risorse nello sviluppo della prossima generazione di dispositivi indossabili, rispettivamente da indossare in testa e sul polso, ma è arrivato oggi un annuncio importante per un altro dei suoi progetti.

Attraverso la partnership con la multinazionale farmaceutica Novartis, Google mira a commercializzare lenti a contatto ‘smart’ dotate di una tecnologia in sviluppo per un prodotto che potrà migliorare la cura degli occhi e aiutare le persone a gestire le proprie malattie e condizioni di salute. Le lenti avranno diverse funzioni tra cui la misura dei livelli di insulina nei pazienti diabetici.

Secondo l’accordo, Google[X], il laboratorio di ricerca dell’azienda californiana, e Alcon, la divisione di Novartis che si occupa di tutto ciò che riguarda l’occhio umano, collaboreranno per sviluppare le lenti intelligenti con il potenziale di curare e monitorare patologie attraverso gli occhi grazie ad una serie di sensori, microchip e altri dispositivi elettronici miniaturizzati, tutti inseriti nella lente.

Sarà solo un primo passo quello di permettere ai pazienti diabetici di tenere sotto controllo il livello di glucosio, e questo sarà possibile grazie a dei sensori posti nella lente che analizzeranno il livello di zucchero presente nel liquido lacrimale. I dati raccolti dalle lenti potranno essere visualizzati sul display di uno smartphone o tablet.

Le lenti hanno anche un secondo obiettivo: contribuire a ripristinare la messa a fuoco naturale dell’occhio per chi fatica a vedere da vicino, restituendo una visione chiara a coloro che soffrono di presbiopia.

Le aree principali di interesse all’inizio saranno appunto il monitoraggio dell’insulina e la possibilità di correggere la presbiopia ‘in tempo reale’.

L’amministratore delegato di Novartis Joe Jimenez ha detto che le lenti potrebbero arrivare sul mercato entro cinque anni. ”Il nostro sogno è quello di usare questa tecnologia per migliorare la vita di milioni di persone… siamo molto entusiasti di collaborare con Novartis per realizzare questo sogno”, ha dichiarato Sergey Brin, co-fondatore di Google.

Inoltre, Google ha di recente depositato un nuovo brevetto, relativo ad una lente a contatto che è in grado di scansionare l’iride al fine di identificare una persona e farla autenticare per sbloccare il telefono o altre azioni legate all’Internet of Things, come aprire la porta di casa. Dopo password e impronte digitali, quindi, nel futuro sarà possibile autenticare la propria identità attraverso gli occhi. Le nuove lenti a contatto saranno in grado di scansionare l’iride e riconoscere l’utente.

Non sappiamo se le lenti a contatto brevettate da Google corrispondono alle stesse lenti che Google sta preparando con l’azienda farmaceutica Novartis, ma potrebbe essere. Le prime lenti a contatto intelligenti di Google sono comunque attese sul mercato entro il 2019.

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