Google dedica doodle al ballo swing e al Savoy Ballroom

Google rende omaggio alla famosa sala da ballo Savoy Ballroom considerata un centro di innovazione culturale e rimasta aperta nel quartiere Harlem di New York tra gli anni '20 e gli anni '50.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Google con il doodle speciale di oggi, mercoledi 26 maggio 2021, va ad onorare il ballo swing e il Savoy Ballroom, un’iconica sala da ballo dell’era in cui lo swing prosperò, dagli anni ’20 agli anni ’50, nel quartiere Harlem di New York.  Perchè onorare proprio oggi, 26 maggio? Perchè in questo giorno del 2002, Frankie Manning e Norma Miller, due membri dei Whitey’s Lindy Hoppers, hanno svelato una targa commemorativa dove un tempo si trovava l’ingresso della famosa sala da ballo considerata un centro di innovazione culturale. E’ un doodle interattivo, più precisamente un gioco che si può fare da soli oppure con fino ad un massimo di due giocatori. Ma per scoprire cosa si cela dietro al doodle odierno, e come si può giocare con esso, è stato anche realizzato il video che si può vedere qui sotto.

Dietro al doodle di Google del 26 Maggio 2021

Il Savoy Ballroom

Come spiegato dalla descrizione del doodle, il Savoy Ballroom è entrato nella storia come uno dei primi spazi pubblici razzialmente integrati negli Stati Uniti quando ha aperto le sue porte con una politica di non discriminazione nel 1926. All’inizio del XX secolo, Harlem ospitava una comunità prevalentemente nera, con il quartiere che prosperava come luogo di creatività e cultura e sede del Savoy Ballroom. Sebbene sia un’istituzione di proprietà dei bianchi, la comunità nera di Harlem ha reso il Savoy il cuore culturale del quartiere e un epicentro dell’innovazione per la danza e la musica swing in tutto il mondo.

La sala da ballo Savoy Ballroom attendeva gli ospiti su due scale di marmo al secondo piano, con una pista da ballo di 10.000 piedi quadrati su cui si ballava al ritmo di jazz e jive. Veniva suonata musica dal vivo senza interruzioni da molti dei musicisti jazz acclamati al mondo, inclusi artisti del calibro di Chick Webb, Count Basie ed Ella Fitzgerald – si dice che hanno suonato la colonna sonora per migliaia di ballerini ogni notte (e oltre 700.000 all’anno). Si ballavano qui stili di danza swing in continua evoluzione. Charleston, Big Apple e negli anni successivi il Mambo furono tra i balli più popolari al Savoy, ma il più amato fu il vivace Lindy Hop, nato e cresciuto in sala da ballo. Il Lindy Hop  si balla prevalentemente in coppia ma esistono varianti che prevedono dei passi da eseguire da soli; è un ballo caratterizzato da una connessione ritmica oscillante tra i partner, una raffica di passaggi aerei acrobatici nella versione performance e un lavoro di gambe che ha contribuito a uno dei soprannomi distintivi dei Savoy: "The Home of Happy Feet" (‘La casa dei piedi felici’).

Il Savoy Ballroom ha avuto un grande successo ad Harlem durante il periodo di segregazione razziale per i successivi tre decenni. Ha chiuso definitivamente nel 1958. Nella sua posizione storica tra la 140esima e la 141esima Strada sulla Lenox Avenue di New York City, una targa commemorativa onora oggi la sala da ballo e la sua eredità come sede di innovazione culturale. 

Dietro al doodle – accessibile da google.it sul web o dall’app Google sui dispositivi mobili- che Google ha dedicato allo swing ma particolarmente al Savoy Ballroom ci sono: Nate Swinehart e Kevin Laughlin (Art); Conner Lane, Stephanie Gu, Jacob Howcroft, Audrey Lovan e David Lu (Engineering); Anthony Irwin (UX Design); Colin Duffy e Greg Capuano (Producers); Perla Campos, Sierra Menzies (Marketing); Madeline Belliveau (Business Affairs & Partnerships); Joy Edgar (Music Legal Manager); Jessica Yu, Brian Kaas, Tom Tabanao (Doodle Team Leads).

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