Google doodle per Quino, creatore del fumetto Mafalda, nel 90o anniversario della nascita

Il Doodle consiste in un disegno in bianco e nero dell'artista Joaquà­n Salvador Lavado Tejà³n mentre disegna un fumetto.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google dedica il suo doodle di oggi, domenica 17 luglio 2022, a Joaquín Salvador Lavado Tejón, meglio conosciuto con il suo pseudonimo Quino. E’ colui che ha creato l’iconico fumetto Mafalda, dando con questo ‘una voce’ per l’America Latina in tempi di instabilità politica e censura. Il Doodle odierno celebra, in particolare, il 90esimo compleanno del fumettista argentino-spagnolo ed è illustrato dall’artista ospite di Buenos Aires Azul Portillo. Il Doodle consiste in un disegno in bianco e nero di Quino mentre è impegnato nel disegnare un fumetto. 

Joaquín Salvador Lavado Tejón è nato a Mendoza, in Argentina, nel 1932. Figlio di immigrati spagnoli pro-democrazia, è cresciuto cercando di dare un senso al governo e alle istituzioni instabili del suo paese. La sua ambizione artistica è stata incoraggiata da suo zio Joaquin, pittore e grafico. Quino è stato così soprannominato per distinguerlo da suo zio che condivideva lo stesso nome.

All’età di 12 anni, Quino si è iscritto alla scuola d’arte abbandonando gli studi tre anni dopo, alla morte di suo padre. Si è quindi trasferito in quel di Buenos Aires, con il sogno di diventare un fumettista. Dopo aver svolto il servizio militare obbligatorio, Quino ha pubblicato il suo primo cartone animato nel 1954. Ha poi trascorso un decennio affinando la sua arte e pubblicando una raccolta di cartoni animati chiamata "Mundo Quino". Grazie al successo di questa raccolta, Quino ha ricevuto la commissione di realizzare un fumetto nell’ambito di una campagna pubblicitaria per un marchio di elettrodomestici. Nello sviluppo di questa campagna, Quino ha creato il personaggio di "Mafalda", una curiosa ragazza argentina di sei anni con un talento per notare le ingiustizie del mondo e confondere i suoi genitori. La campagna è stata cancellata, ma Quino ha mantenuto il personaggio per dei cartoni animati. Nel 1964, "Mafalda" ha debuttato su Buenos Aires Weekly e ha rapidamente guadagnato popolarità nei paesi di lingua spagnola di tutto il mondo. Il fumetto utilizzava personaggi infantili per fornire commenti umoristici e feroci sull’autoritarismo, la censura e la disuguaglianza. Mafalda ha catturato il mutevole panorama politico dell’America Latina fino al 1974, quando il governo militante argentino ha iniziato a prendere di mira e detenere gli oppositori dello stato. A causa della situazione politica instabile, Quino ha terminato di lavorare al fumetto per andare in esilio autoimposto a Milano.

Fino al suo ritiro nel 2006, Quino ha creato cartoni animati dividendo il suo tempo tra Madrid e Buenos Aires. Anche se non ha fatto rivivere Mafalda, il suo lavoro successivo ha seguito un tono simile incentrato sui temi del privilegio e della difficile situazione della classe operaia raccontati attraverso l’uso del dark humor.

Le vignette di Quino sono state tradotte in 26 lingue diverse e Mafalda si stampa ancora oggi. Nel 2014, Quino ha ricevuto il Prince of Asturias Award in Spagna e la Legion of Honor in Francia. I suoi cartoni sono venduti online e nelle librerie di tutto il mondo. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel Settembre del 2020, molti argentini hanno onorato la sua vita lasciando fiori ai piedi della statua di Mafalda a Buenos Aires.

Il doodle che Google dedica al 90esimo compleanno del fumettista Quino è visibile nella homepage del motore di ricerca Google localizzato in Italia, Brasile, Honduras, Argentina, Paraguay, Cile, Bolivia, Perù, Venezuela, Colombia, Panama, Portorico, Repubblica Dominicana, Nicaragua, Messico, Francia, Spagna, Bulgaria, Islanda e Svezia, tra gli altri. 

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