TIM e Vodafone firmano accordi per condividere la rete mobile

Vodafone e TIM hanno trovato accordi per condividere la componente attiva della rete 5G, gli apparati attivi della rete 4G e ampliare l'attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Vodafone e TIM hanno annunciato la firma degli accordi relativi alla condivisione della componente attiva della rete 5G, alla condivisione degli apparati attivi della rete 4G e all’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle rispettive infrastrutture di rete passive con INWIT. Il piano è di consentire di ridurre sensibilmente il gap di sviluppo tecnologico tra i grandi centri urbani e le aree rurali del Paese e permette l’accelerazione dello sviluppo di soluzioni innovative per le imprese.

Questa firma segue l’annuncio congiunto fatto lo scorso febbraio da Vodafone e TIM riguardante la sottoscrizione di un Memorandum d’Intesa non vincolante in relazione ad una potenziale partnership per condividere la rete attiva ed ampliare l’accordo in essere di condivisione della infrastruttura passiva e alla valutazione della fattibilità e contenuti di una possibile aggregazione in una sola entità delle rispettive torri di trasmissione in Italia. Per consentire la valutazione di queste iniziative, Vodafone e Tim si erano prese un periodo di esclusiva nella negoziazione, che si è ora concluso. Con la firma del 26 luglio 2019, è nata la piu’ grande Tower Company in Italia.

Nella foto Luigi Gubitosi (Ad TIM), Giovanni Ferigo (Ad INWIT), Aldo Bisio (Ad Vodafone Italia)

Riguardo il progetto di condivisione della rete attiva, Vodafone e Tim hanno sottoscritto un accordo che consentirà uno sviluppo congiunto della infrastruttura 5G, cosi’ da permettere una implementazione piu’ rapida della tecnologia 5G su un’area geografica più ampia e ad un costo inferiore. Vodafone e Tim individueranno le migliori modalità tecniche e commerciali per l’installazione congiunta dei propri apparati attivi 5G con esclusione delle grandi città, assicurando una più ampia e capillare diffusione della nuova tecnologia sul territorio nazionale. TIM e Vodafone gestiranno separatamente ciascuna la propria dotazione di frequenze e il controllo della qualità e funzionalità della propria rete, garantendo la flessibilità per innovare e competere sul mercato per soddisfare i bisogni dei rispettivi clienti.

Per Vodafone l’accordo comporterà sinergie per oltre 800 milioni di euro, oltre ai benefici indiretti derivanti dalle sinergie di INWIT, e riceverà un corrispettivo di 2.140 milioni di euro e si aspetta di ricevere proventi incrementali nel tempo pari a oltre 1 miliardo di euro che intenderà utilizzare per ridurre il debito. Per TIM l’effetto finanziario delle sinergie attese sarà dell’ordine di oltre 800 milioni di euro che si aggiungono alle sinergie stimate per la nuova INWIT in termini di miglioramento dell’Ebitda per 200 milioni di euro l’anno entro il 2026 grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità mentre l’effetto di deleverage sull’indebitamento è atteso nel tempo in diminuzione di oltre 1,4 miliardi di euro.

Vodafone e TIM si sono impegnate a condividere gli apparati attivi anche delle rispettive reti 4G esistenti, a supporto della condivisione attiva della rete 5G. Inoltre, Vodafone e Tim intendono adeguare le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità ("Fiber-to-the-Site" o “backhauling”) per consentire ai clienti di trarre vantaggio dalle nuove caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la bassa latenza, e genererebbe maggiori economie di scala per le società.

Vodafone e TIM si sono impegnate anche ad estendere l’attuale accordo di condivisione delle loro infrastrutture passive di rete, passando dagli attuali 10.000 siti (circa il 45% del totale delle torri delle due società) a una copertura su base nazionale, col fine di accelerare e rafforzare lo sviluppo della tecnologia 5G e utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura di rete, sia in zone urbane sia in aree rurali. 

L’accordo prevede anche un’operazione societaria articolata in più fasi che ha lo scopo di consolidare le infrastrutture passive di rete di Vodafone in INWIT che diventerà così la più grande Towerco italiana con un portafoglio di oltre 22.000 torri di telecomunicazione in Italia, e la seconda a livello europe. Vodafone comprenderà la propria infrastruttura passiva di rete in una nuova società che sarà poi incorporata in INWIT. Ad anticipare la fusione è previsto l’acquisto da parte di INWIT di una quota della nuova società cosicchè le azioni che Vodafone riceverà con la fusione possano portare Vodafone e TIM ad avere la stessa partecipazione del 37,5% nel capitale di INWIT e pari diritti di governance, controllando insieme INWIT mediante la stipula di un patto parasociale. TIM e Vodafone sottoscriveranno un accordo di lock-up triennale delle rispettive partecipazioni e valuteranno una riduzione della loro partecipazione sino al 25% ciascuna. Attualmente INWIT è soggetta a direzione e coordinamento di TIM ma dopo la fusione Vodafone e TIM non eserciteranno alcuna direzione e coordinamento su INWIT e controlleranno insieme la società. L’operazione dovrà essere approvata in assemblea da parte degli azionisti di minoranza di INWIT (c.d. procedura di “white wash”) e pertanto non prevede offerta pubblica di acquisto sulle azioni di INWIT.

L’operazione complessiva verrà perfezionata una volta ottenute le autorizzazioni necessarie.

Per Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM, la conclusione di questa operazione è "fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale e tecnologico del Paese e permetterà di accelerare ulteriormente l’introduzione del 5G, che già vede l’Italia tra gli Stati più avanzati nella sperimentazione di questa nuova tecnologia.”.

Per Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia, questo accordo con TIM oltre a consentire di accelerare la strategia di sviluppo del 5G, una piattaforma tecnologica che "apre la strada a una nuova era di servizi che renderanno più efficienti i modelli di business e miglioreranno la produttività di tutte le filiere, creando i presupposti per una economia digitale più competitiva".

Resoconto accordi TIM e Vodafone annunciati il 26 Luglio 2019

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