Xiaomi vale moltissimo: 45 miliardi di dollari

Xiaomi, il produttore di smartphone cinese, negli ultimi quattro anni ha raccolto 1,1 miliardi di dollari di fondi Venture Capital, con un valore della società stimato oggi a 45 miliardi di dollari. Valore quadruplicato dal 2013.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Non c’è apparentemente alcun segno di arresto alla crescita di Xiaomi, il produttore di smartphone cinese che negli ultimi quattro anni ha raccolto 1,1 miliardi di dollari di fondi di capitale di rischio, con un valore della società stimato a 45 miliardi di dollari. Bin Lin, co-fondatore e presidente di Xiaomi, ha pubblicato la notizia Lunedi sul profilo Facebook.

La valutazione fa di Xiaomi una delle start-up più promettenti, superando il valore stimato di Uber che all’inizio di questo mese è stata valutata a poco più di 40 miliardi di dollari, secondo il Wall Street Journal. I continui finanziamenti ricevuti da Xiaomi sottolineano il rapido successo dell’azienda, che ha trovato il terzo posto nel 2014 nella classifica dei maggiori produttori di smartphone per la vendita di dispositivi a basso costo.

In un anno in cui Samsung ha visto calare fortemente i suoi profitti a favore di diversi concorrenti affermati – da Motorola a HTC – Xiaomi spiccava. La valutazione della società è più che quadruplicata dal suo valore precedente stimato dopo i finanziamenti ricevuti nel 2013.

Xiaomi, comunque, non è senza problemi. Nonostante la presenza significativa in Asia – Cina in particolare – si trova ad affrontare problemi di espansione verso i mercati sviluppati a causa delle preoccupazioni per la proprietà intellettuale. Ericsson ha citato in giudizio Xiaomi per violazione di suoi brevetti all’inizio di questo mese, portando al divieto di vendita dei suoi smartphone in India. Il divieto è stato temporaneamente revocato, ma il contenzioso legale continua.

La società è stata criticata per le similitudini tra i suoi dispositivi – sia smartphone che tablet – con i prodotti della Apple. Il responsabile del design dei prodotti di Apple, Jony Ive, ha accusato Xiaomi di "furto" del design dei suoi prodotti e di "essere pigra". Hugo Barra, vicepresidente di Xiaomi e un ex dirigente di Google, ha detto che mentre i suoi progettisti sono ispirati da molte cose, Xiaomi è a posto dal punto di vista legale (per ribadire che non ha copiato ma si è solo ispirata).

Mentre Apple fa un grande profitto dalla vendita di dispositivi di alto profilo come iPhone 6, Xiaomi vende prodotti a lotti, in vendite ‘flash’ ricavando un profitto molto piccolo da ogni prodotto venduto. Il suo obiettivo primario è quello di ottenere più dispositivi nelle mani delle persone, al fine di vendere poi software e servizi per questi dispositivi.

"Ci impegneremo a continuare a portare l’innovazione a tutti, con l’obiettivo di produzione di [smartphone] di alta qualità, dispositivi ad alte prestazioni, per una grande esperienza utente", ha detto Lin.

Xiaomi è attesa a gennaio di presentare il suo prossimo dispositivo di punta.

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